TMNews - Istanbul, 6 giu. La Turchia va alle urne domenica per il rinnovo del parlamento, appuntamento che arriva sulla scia di una crescita economica senza pari in Europa, ma anche in un clima di tensione nel Sud-est curdo e sulla scia di scandali e arresti che hanno colpito alcuni partiti in corsa. Circa 50 milioni di elettori sono chiamati a scegliere chi occuperà i 550 seggi del Parlamento monocamerale. Si voterà dalle 7 alle 16 nell'Est, dove le urne chiudono prima per permettere l'invio per tempo dei risultati ad Ankara, e dalle 8 alle 17 nel resto del Paese.
L'Alta Commissione Elettorale renderà note le primissime proiezioni dopo le 18, le 17 ora italiana. I sondaggi dell'ultima ora non prevedono grossi cambiamenti nella composizione del Parlamento, sempre che i partiti ammessi all'assemblea - superando la soglia di sbarramento del 10% - siano quattro come la volta scorsa: Partito per la Giustizia e lo sviluppo (Akp, orientamento islamico-moderato), Partito repubblicano del Popolo (Chp, orientamento laico), Mhp (Partito nazionalista), Bdp (Partito curdo per la Pace e la Democrazia). Gli ultimi sondaggi davano l'Akp fra il 43 e il 48%, sostanzialmente in linea con il 46,6% conseguito al voto politico del 2007, il Chp in rimonta fra il 25 e il 27% e il Mhp intorno all'11%, quindi in parlamento, nonostante lo scandalo sessuale che lo ha travolto di recente. Come di prassi, i curdi si presentano come candidati indipendenti per poi formare un gruppo parlamentare una volta eletti.