venerdì 28 gennaio 2011

PROCESSO KCK

 di Carlotta Grisi - Il processo cominciato il 18 ottobre scorso contro 151, ora 153, membri della società civile e politica Kurda, e la cui conclusione era programmata per il 12 novembre (24 giorni totali), è ripreso il 13 gennaio 2011 dopo una pausa di due mesi.

sabato 22 gennaio 2011

Processo KCK nessun microfono per la difesa in kurdo

Anche la 17a udienza del caso KCK è stata bloccata dal rifiuto della Corte di permettere la difesa in kurdo. Gli avvocati della difesa Beştaş e Aktar hanno sostenuto che la resistenza della Corte alla lingua kurda è diventata senza senso. La 17a udienza del processo riguardante la Confederazione Democratica del Kurdistan (KCK) si e' svolta martedi (18 Gennaio). Ancora una volta la richiesta per una difesa in kurdo come madre lingua dei 151 imputati è stata respinta. Gli imputati che attendevano di parlare in kurdo sono stati messi a a tacere dalla Corte che ha fatto spegnere i loro microfoni sostenendo che: "gli imputati hanno fatto la loro difesa in una lingua che dovrebbe essere kurdo".

mercoledì 19 gennaio 2011

Quattordici persone arrestate a Istanbul e Bitlis

Durante incursioni casa per casa a Istanbul e Bitlis, 14 persone sono state arrestate dalle squadre antiterrorismo, tra cui un corrispondente della Dicle News Agency (Diha) Sinan Aygül e un bambino.
Secondo il rapporto ricevuto, le squadre di polizia hanno perquisito alcune abitazioni questa mattina a Tatvan in provincia di Bitlis, arrestando 12 persone tra cui Yüksel Ozan presidente del Egitim Sen, Kerem Kat vice Presidente della sezione del BDP. Altre due distinte perquisizioni sono state effettuate nei distretti di Bagcilar e Maltepe a Istanbul ed hanno portato all'arresto del corrispondente della Dicle News Agency (Diha) Sinan Aygül e di un ragazzino di 17 anni.

lunedì 17 gennaio 2011

Manifestanti kurdi si scontrano con la polizia ad Istanbul

ISTANBUL - Agence France-Presse La polizia turca ha usato idranti e gas lacrimogeni per disperdere decine di giovani kurdi che lanciavano pietre e bottiglie incendiarie dopo una manifestazione nel centro di Istanbul. Gli scontri sono scoppiati dopo che 2000 persone si sono mosse in corteo per la Istiklal Kaddesi,la principale area pedonale,per denunciare il processo a 150 persone accusate di legami con KCK la presunta sezione urbana del Partito dei lavoratori del Kurdistan PKK.

domenica 16 gennaio 2011

Proteste contro le violenze della polizia

Diyarbakir (Diha) - Migliaia di persone hanno protestato contro la brutalità della polizia a Diyarbakır, Cizre, Batman, Hakkari e Şırnak per le violenze avvenute il giorno della ripresa del processo di Diyarbakir. Il BDP e l'IHD (Associazione per i diritti umani) di Diyarbakir hanno indetto le manifestazioni. I manifestanti chiedono al governo di rispettare i diritti dei cittadini a protestare pacificamente senza subire la violenza della polizia. Ieri, in migliaia hanno marciato per chiedere l'immediato rilascio dei 153 politici curdi incriminati nel processo di massa di Diyarbakir e per l'autonomia democratica, mentre la polizia ha cercato di fermarli con gli idranti e i lacrimogeni. Si registrano molti feriti tra i manifestanti.

Condannato un altro sindaco kurdo

SIRNAK (DIHA) - Il sindaco di Şırnak, Ramazan Uysal e altri 8 politici del Partito per la pace e la democrazia (BDP) sono stati condannati peraver partecipato ad una conferenza stampa l'anno scorso.  Il Tribunale penale in primo grado ha ritenuto il Sindaco di Şırnak Ramazan Uysal, il sindaco di Uludere Sükran Sincar e 7 assessori provinciali colpevoli di "violazione della legge sulle riunioni e manifestazioni" e per questo puniti con 18 mesi di reclusione ciascuno.

venerdì 14 gennaio 2011

Processo alla società civile kurda

Ieri alla ripresa del processo di Diyarbakir, all'interno dell'aula i politici curdi sotto processo ancora una volta hanno ribadito la loro richiesta di difendersi nella propria lingua madre, cioè in kurdo. Salih Uysal, avvocato di uno degli imputati, ha dichiarato: "Non si può ignorare una lingua che milioni di persone parlano." Allora il capo del tribunale, ha dichiarato: "Sappiamo che milioni di persone parlano curdo. Sappiamo che è una lingua. Noi non ci opponiamo a questo". Ma gli stenografi della Corte non hanno registrato le parole dei 31 uomini politici perché parlavano in kurdo.
Più di 150 politici kurdi e attivisti sono accusati di vari reati, tra cui l'appartenenza a un gruppo armato illegale, diffusione di propaganda per un gruppo illegale, minaccie all'integrità territoriale della Turchia e violazione delle leggi sulle manifestazioni pubbliche.

giovedì 13 gennaio 2011

Scontri a Batman, Diyarbakir e Yuksekova

NEWSCENTRE (DIHA) – Scontri sono scoppiati a Batman, Diyarbakir e Yuksekova tra la polizia e il popolo kurdo che protestava contro il processo di Diyarbakir. Queste città si sono trasformate in un campo di battaglia sin da quando i manifestanti hanno risposto ai lacrimogeni e agli idranti della polizia con fuochi d'artificio, pietre e molotov. Ad Hakkari, due manifestanti sono stati feriti da lacrimogeni e tre di loro sono stati posti sotto detenzione. Secondo i locali, i manifestanti non cesseranno le iniziative fino a qundo gli imputati kurdi non saranno rilasciati. Oltre ad Hakkari, anche Batman si è trasformata in un campo di battaglia quando la polizia ha bloccato una conferenza stampa del Partito per la Pace e la Democrazia (BDP).

Violenze della polizia a Diyarbakir

Ultim'ora Attaccata con i lacrimogeni e idranti la manifestazione contro la ripresa del processo alla società civile kurda. In particolare è stata attaccata con lacrimogeni la sede della polizia municipale di Diyarbakir, all'interno molti uomini, donne e bambini che cercavano riparo dalle cariche della polizia. Molte persone sono rimaste ferite nel primo intervento della polizia di fronte al giardino comunale. Lo stesso sindaco di Diyarbakir, Osman Baydemir, si è prodigato per aiutare i feriti.

15a udienza del processo KCK

Diyarbakir - Al via la 15a udienza del processo KCK. I politici kurdi sotto processo, tra cui sindaci e difensori dei diritti umani, sono stati portati in tribunale con veicoli della polizia e sotto scorta militare. Accolti con applausi e slogan dalla gente in attesa davanti al palazzo di giustizia, i politici sono entrati nell'edificio mostrando con le mani segni di vittoria.
Separatamente, un gran numero di agenti di polizia sono stati posizionati di fronte al palazzo di giustizia dove si trovano i co-presidenti del BDP Ahmet Turk e Aysel Tuğluk, le famiglie dei detenuti, le delegazioni provenienti dall'Europa, i rappresentanti delle organizzazioni della società civile, intellettuali e scrittori.

mercoledì 12 gennaio 2011

Riprende il processo ai politici kurdi

DIYARBAKIR (DIHA) - Lo storico processo di massa ai 153 politici kurdi riprenderà con la seconda udienza il 13 gennaio nella sesta sezione penale della Corte di Diyarbakir. Il processo è stato rinviato a causa della confusione seguita dopo la proibizione dell'utilizzo della lingua Kurda all'interno della Corte. I kurdi che sostengono gli imputati hanno tenuto una manifestazione di massa per salutarli e protestare contro il governo e la magistratura per la proibizione della lingua kurda. A fianco molti osservatori stranieri e rappresentanti della stampa estera, molti deputati, dirigenti del partito della Pace e della Democrazia (BDP), leader di ONG, intellettuali, avvocati e sindacalisti hanno partecipato alla manifestazione, condannando il processo e presenziando come osservatori.

Migliaia  di donne hanno manifestato a Batman e a Urfa per la liberta' dei politici kurdi la cui udienza avrà luogo il 13 Gennaio. Il Movimento delle donne libere e democratiche (DÖKH) ha tenuto una manifestazione per attirare l'attenzione sul caso. Le donne hanno criticato il governo accusato di agire in modo razzista e ultranazionalista contro i kurdi e in particolare contro i politici kurdi. Le donne hanno anche sostenuto la campagna per il bilinguismo nella regione.

lunedì 10 gennaio 2011

Il Primo Ministro turco Erdogan accusato di crimini contro l’umanità

Il KNK (Congresso Nazionale del Kurdistan) ha scritto alla Presidenza dell’Unione europea, alla presidenza della Commissione europea e alla Segreteria generale delle Nazioni unite per mettere in luce le violazioni dei diritti umani commesse dal governo turco con riferimento al divieto di utilizzo e di istruzione pubblica nella lingua kurda che è una questione essenziale per la popolazione kurda di Turchia. Nel documento presentato dal KNK alle autorità internazionali è scritto: “il diritto dei kurdi ad essere inclusi nel sistema educativo è negato per sottomettere la lingua all’assimilazione.  Questo processo di assimilazione è in corso in maniera sistematica dalla creazione della Repubblica”. www.kurdish-info.eu

A Mersin servizi comunali multilingue

Il comune di Akdeniz a Mersin, governato dal BDP, ha pubblicato il suo calendario 2011 in lingua araba, turca e curda.  Gli ordini del giorno del comune saranno pubblicati in tutte e tre le lingue. Circa 300.000 curdi vivono attualmente in Akdeniz. Akdeniz è anche sede di alcune comunità di lingua araba. Il Sindaco di Akdeniz, Fazil Turk ha dichiarato che Akdeniz è una città etnicamente mista dove turchi, curdi e arabi vivono pacificamente. "Useremo tre lingue per proteggere la nostra popolazione multi-culturale e abbiamo iniziato con la pubblicazione di un calendario in turco, curdo e arabo."
I Comuni governati dal BDP hanno iniziato ad usare ufficialmente la lingua turcha e curda dopo che il governo turco ha rifiutato di apportare le modifiche necessarie per consentire l'utilizzo di lingue diverse dal turco nei servizi dello Stato.

domenica 9 gennaio 2011

Trenta persone arrestate a Van

Manifestazione a sostegno dell'attivista curdo Karadag brutalmente attaccata dalla polizia a Van.
L'attivista Sedat Karadag, membro della Gioventù democratica e patriottica (DYG), ha perso un occhio dopo essere stato colpito alla testa ad un checkpoint militare ad Hakkari il 10 dicembre, ed è stato arrestato il 30 dicembre prima che il suo ricovero medico fosse effettivamente completato. Karadag, che è ancora in una situazione di pericolo di vita, ha iniziato uno sciopero della fame contro la sua detenzione. Ieri la popolazione curda di Van ha voluto protestare contro l'arresto Karadag ma la polizia è intervenuta con violenza contro i manifestanti lanciando bombe a gas e utilizzando gli idranti per disperdere la folla. I giovani manifestanti si sono rifiutati di sciogliere la manifestazione e hanno marciato verso l'ospedale cantando slogan. La Polizia ha arrestato almeno 30 manifestanti. en.firatnews.com

venerdì 7 gennaio 2011

Partecipa come osservatore alle delegazioni per il Newroz 2011

Verso un 2011 di pace e libertà in Turchia!
Lanciamo con questo appello alla mobilitazione ed organizzazione, da ogni parte d’Italia delle delegazioni che parteciperanno al Newroz nelle diverse città kurde dal 17 al 23 marzo (date da confermare) e alle elezioni politiche nel mese di giugno (nelle fasi pre e post-elettorali).
La partecipazione alle delegazioni di solidarietà è una straordinaria occasione di conoscenza e di fratellanza, per promuovere i valori della democrazia e la libertà in Turchia e in tutto il mondo. Non lasciamoli soli! Costruiamo reti di solidarietà senza confini, per la pace, la giustizia, e la libertà dei popoli!

mercoledì 5 gennaio 2011

Violenze della polizia contro gli studenti ad Ankara

ANKARA (Diha) - La polizia è intervenuta con violenza per fermare una marcia degli studenti contro la politica del governo e la violenza della polizia. Gli studenti chiedevano inoltre l'insegnamento nella lingua madre. Centinaia di giovani si sono riuniti davanti alla Medio Oriente Technical University (ODTÜ) con l'intenzione di raggiungere la sede centrale dell'AKP, il partito del premier Erdogan. Molti studenti tra cui due cameramen sono rimasti feriti quando la polizia ha attaccato con gli idranti. Gli scontri continuano.
Diha  Dicle news Agency

Continua la campagna per il diritto all’istruzione nella lingua madre

(DIHA)  Continua la campagna per il bilinguismo lanciata due settimane fa dal BDP (Partito per la pace e la democrazia) e dal DTK (Congresso della Società Democratica).
Gli studenti delle scuole superiori di Batman hanno preso parte alla campagna rompendo le loro matite, mentre alcune città hanno già cominciato a praticare il bilinguismo. Gli studenti hanno chiesto l'istruzione nella loro lingua madre. Dirigenti e membri del BDP hanno supportato gli studenti così come i residenti di Batman.

martedì 4 gennaio 2011

Il vicepresidente del partito curdo Dtp chiede asilo politico in Grecia

it.peacereporter.net Attualmente le autorità elleniche lo hanno incarcerato, in attesa che la Repubblica di Cipro decida sulla richiesta d'asilo di Mustafa Sarikaya, imprigionato per 20 anni in Turchia. Mustafa Sarikaya, ex vicepresidente del partito curdo Dtp, dichiarato illegale da Ankara nel 2009, è in stato di detenzione in Grecia dove aveva chiesto asilo politico dopo esservi entrato illegalmente.

Ondata di arresti ad Istanbul

Istanbul - Come risultato di un raid negli uffici del BDP (Partito per la Pace e la Democrazia) la polizia ha arrestato 8 persone tra cui il presidente provinciale del BDP Besim Yılmaz.
Arresti anche a Sirnak
Due membri del BDP sono stati arrestati a Balveren (Şırnak) e tre membri dell'organizzazione giovanile DYG ad Erciş (provincia di Van).

lunedì 3 gennaio 2011

138 anni di carcere a giornalista curda

agenziaradicale.com Propaganda in favore dei ribelli curdi: con questa accusa Emine Demir, ex redattrice del quotidiano curdo Azadiya Welat, è stata condannata a 138 anni di carcere. La sentenza è stata emessa da un tribunale di Diyarbakir - città della Turchia sud-orientale, a maggioranza curda proprio nel giorno della visita del presidente Abdullah Gul. La giornalista, a carico della quale è scattato un mandato d'arresto, si sarebbe macchiata della colpa di avere difeso nei suoi articoli la causa del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) considerato da Ankara - come pure dagli Usa e dall'Unione Europea - un'organizzazione terroristica.