giovedì 30 giugno 2011

Seicento intellettuali firmano a sostegno di Hatip Dicle

Oltre 610 intellettuali hanno firmato una lettera a sostegno dei deputati del Blocco Lavoro, democrazia e libertà in carcere. İbrahim Kabaoğlu, Baskin Oran, Taner Timur, Nuray Mert, Julide Kural, Derya Alabora, Aydın Çubukçu sono solo alcuni dei 610 intellettuali, scrittori, artisti, attori che hanno firmato una lettera a sostegno del candidato di Diyarbakir Hatip Dicle. Dicle è stato privato del suo mandato la scorsa settimana quando la Commissione elettorale suprema ha stabilito che non poteva prendere il suo posto in parlamento. La campagna degli intellettuali chiede di rispettare la volontà del popolo che ha eletto Dicle. Allo stesso tempo la campagna mette in evidenza l'ingiustizia fatta ad altri 5 deputati del blocco che sono ancora in prigione, dopo che vari giudici hanno negato loro la libertà. firatnews.com

La Turchia arresta la democrazia

Rete Kurdistan Roma
sit-in venerdì 1 luglio, dalle ore 15.30
Piazza della Repubblica (Roma)

Dopo le elezioni politiche del 12 giugno, la situazione nel Paese al momento è molto tesa. Le tensioni sono aumentate in seguito alla decisione del Consiglio Supremo delle Elezioni (YSK) di dichiarare ineleggibile Hatip Dicle (del partito kurdo BDP) e respingere la richiesta di scarcerazione di altri 8 deputati (5 del BDP, 2 del CHP, 1 del MHP ) attualmente in carcere ed eletti nelle elezioni del 12 giugno. Manifestazioni pro-Kurde in tutto il Paese sono state affrontate con durezza dalla polizia. Nel corso della prima seduta della 24esima legislatura turca, circa un terzo dei deputati (171 parlamentari, 36 del BDP e 135 del CHP) non ha prestato giuramento in segno di protesta per la mancata scarcerazione di 8 parlamentari eletti.

Erdogan respinge appello al dialogo

Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha respinto un appello al dialogo da parte del BDP (partito kurdo per la pace e la democrazia). Per superare la crisi dopo la decisione dell'Alto Consiglio elettorale, i deputati indipendenti hanno istituito un comitato che sta progettando di condurre un numero di visite ad Ankara per affrontare la crisi e hanno deciso di tenere i loro incontri settimanali di gruppo parlamentare a Diyarbakir. Nel frattempo ad Ankara, i membri del BDP continuato a incontrare gli ambasciatori di paesi esteri per promuovere il caso di Hatip Dicle.

Turchia, incontro tra i leader di maggioranza e opposizione per risolvere la crisi parlamentare

Circa un terzo dei deputati ieri non ha prestato giuramento nel corso della prima seduta, in segno di protesta per la mancata scarcerazione di alcuni parlamentari eletti. leggi su peacereporter

mercoledì 29 giugno 2011

Turchia / Boicottaggio avvelena avvio nuovo parlamento

Turchia/Boicottaggio avvelena avvio nuovo parlamento Laici e curdi non partecipano, scontro Erdogan-Kilicdaroglu. Istanbul, 28 giu. (TMNews) - La 24ma legislatura turca inizia fra le polemiche e gli attacchi incrociati. I laici del Chp, il Partito repubblicano del Popolo e i curdi del Bdp, il Partito per la pace e la democrazia non hanno prestato il giuramento. Il Partito repubblicano del Popolo ha partecipato alla cerimonia, senza giurare, i curdi invece si sono simbolicamente riuniti a Diyarbakir, la città nell'est del Paese dove la minoranza è più numerosa. A giurare sono stati solo i 327 deputati dell'Akp e i 53 deputati del Mhp, il Partito nazionalista. leggi su www.tmnews.it 

O tutti o nessuno: è con questo spirito che i 135 deputati turchi del principale partito di opposizione hanno rifiutato di prestare giuramento, per solidarietà a 2 dei loro eletti che si trovano in detenzione preventiva. La magistratura non aveva infatti concesso la liberazione dei carcerati che sono usciti vincitori dalle elezioni, per sospetta appartenenza a gruppi terroristici. Unendosi ai 35 colleghi curdi, che già la scorsa settimana avevano annunciato il boicottaggio per la stessa ragione, la mossa ha avuto l’effetto di creare una vera e propria crisi istituzionale. Di fatto, solo i 2/3 dei parlamentari hanno giurato, assumendo il ruolo ufficiale. Gli altri si trovano in un limbo costituzionale per cui non possono esercitare le proprie funzioni, né tantomeno dimettersi. Una prima assoluta, a cui il Premier Erdogan dovrà trovare presto una soluzione, in un momento cruciale per le relazioni con la minoranza curda del Paese, dopo la scadenza della tregua di sei mesi attuata dal PKK. Copyright © 2011 euronews.it

martedì 28 giugno 2011

Il partito di opposizione CHP non presta il giuramento parlamentare

Mentre i deputati del Blocco Lavoro, Democrazia e Libertà hanno deciso di boicottare l'apertura della nuova assemblea parlamentare, il principale partito di opposizione, CHP (Partito Repubblicano del Popolo) non presterà il giuramento parlamentare. Dopo un drammatico incontro la direzione del CHP ha deciso che i deputati saranno presenti all'apertura, ma non presteranno il giuramento.

Proteste contro l'esclusione dei candidati del Blocco

NEWSCENTRE (DİHA) - I deputati neo eletti del Blocco lavoro, democrazia e libertà sono riuniti a Diyarbakir per rivedere il metodo da seguire in parlamento. I deputati discuteranno 'l'organizzazione del blocco' e la distribuzione dei ruoli. Dopo la riunione sarà emesso un comunicato stampa. Le reazioni contro la decisione del YSK (alta corte per le elezioni) continuano a Mardin e Cizre dove i negozianti non ha aperto i battenti. Nel terzo giorno di proteste, gli organizzatori hanno spiegato che non permetteranno al governo di ignorare il loro voto e i deputati. La polizia ha attaccato una manifestazione ad Adana. Secondo informazioni molte persone sono rimaste ferite. A Nusaybin, brutale intervento della polizia contro i manifestanti, due cittadini sono rimasti gravemente feriti.

lunedì 27 giugno 2011

I deputati del Blocco non andranno in Parlamento

I deputati del Blocco lavoro, democrazia e libertà domani non parteciperanno alla cerimonia del giuramento in parlamento, invece si incontreranno a Diyarbakir. I deputati del Blocco hanno deciso di boicottare il parlamento come risposta alla decisione del Consiglio elettorale supremo (YSK) di togliere il mandato al deputato di Diyarbakir Hatip Dicle e per protestare contro il mancato rilascio di altri 6 candidati ancora in prigione. Il partito di opposizione, CHP (Partito Repubblicano del Popolo) ha deciso di andare in Parlamento domani, anche se non è ancora chiaro se si uniranno alla cerimonia di giuramento. Due dei deputati CHP rimarranno in carcere, a seguito della reiezione della richiesta di rilascio da un tribunale di Istanbul.

domenica 26 giugno 2011

Istanbul la polizia attacca manifestazione per Dicle

Istanbul - La polizia ha attaccato pesantemente una manifestazione promossa dal Blocco Lavoro, Democrazia e Libertà per protestare contro la decisione del consiglio elettorale di non accettare il mandato di Hatip Dicle. Migliaia di persone stavano dimostrando quando la polizia ha attaccato con gas lacrimogeni e idranti. Almeno 32 persone sono state arrestate, mentre la deputata del Blocco Sebahat Tuncel è stata colta da malore a causa dei gas.

 

Golpe in Turchia

Appello della Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo.
Il 22 giugno, in Turchia, il Consiglio supremo delle elezioni ha deciso di negare al deputato Hatip Dicle il suo legittimo mandato parlamentare. Hatip Dicle è il deputato che ha ottenuto più voti a Diyarbakir, circa 80.000; già deputato negli anni ’90, condannato a dieci anni di carcere insieme all’altra parlamentare Leyla Zana, per aver parlato di fratellanza e pace in kurdo -  è attualmente in carcere dal 24 dicembre 2009, accusato di sostegno al terrorismo per aver chiesto una soluzione negoziale alla questione kurda. Al suo posto entrerà in parlamento una candidata dell'AKP, il partito di governo, in spregio alla volontà degli elettori.

sabato 25 giugno 2011

Respinto il rilascio di 4 deputati del Blocco lavoro, democrazia e libertà

Diyarbakır - La 6a Alta Corte penale ha respinto la richiesta di rilascio dei neo eletti deputati del Blocco lavoro, democrazia e libertà: Hatip Dicle, Selma Irmak, Faysal Sarıyıldız e Kemal Aktas. I quattro sono reclusi nel carcere di Diyarbakır per il cosiddetto processo KCK (Confederazione delle Comunità Kurde). La 6a Alta Corte penale di Diyarbakir ha concluso che l'auto-difesa in lingua kurda resa dagli imputati, ha precluso il rilascio. ANF ​​/ DIYARBAKIR

Il Presidente Abdullah Gül chiede al blocco di andare in parlamento

Il parlamento è il luogo in cui risolvere i problemi, dice il presidente Gül. Nel ripetere quanto affermato da alcuni esponenti di spicco dell'AKP (partito della Giustizia e dello Sviluppo) nei giorni scorsi, il presidente Abdullah Gül ha oggi fatto appello al BDP (partito kurdo della Pace e della Democrazia) e ai deputati del blocco Lavoro, Democrazia e Libertà per andare in parlamento e risolvere i problemi. "Il parlamento – ha detto Gül – è il luogo naturale dove risolvere tutti i problemi. Non si possono risolvere problemi al di fuori dell'assemblea generale", ha aggiunto il presidente chiedendo al blocco di rinunciare al boicottaggio parlamentare che il gruppo ha deciso di attuare durante questa settimana. Il presidente Gül ha inoltre evidenziato che nonostante le controverse decisioni dei giorni scorsi (ed in particolare l'esclusione da parte del consiglio delle elezioni di Hatip Dicle dal parlamento) c'è una possibilità di venire in parlamento e discutere importanti modifiche alla normativa. Il presidente ha aggiunto che “il parlamento, e solo il parlamento, è il luogo in cui le riforme possono essere discusse e approvate”. Gül ha inoltre rimarcato che esiste una possibilità di discutere la nuova costituzione in parlamento, Ha altresì aggiunto che la nuova costituzione potrebbe essere discussa e approvata rapidamente se ognuno farà la sua parte. Gül ha terminato il suo messaggio con un appello diretto ai deputati del blocco per “entrare in parlamento e discutere i problemi nell'assemblea". ANF / ANKARA

venerdì 24 giugno 2011

Solidarietà con Hatip Dicle

Una dichiarazione di solidarietà con Hatip Dicle è stata lanciata da un gruppo di deputati del partito tedesco Die Linke. e dal parlamentare europeo Jürgen Klute insieme ai deputati Ingrid Remmers, Harald Weinberg, Andrej Hunko, Bärbel Beuermann (tutti da Die Linke) che sono tra i primi firmatari. La dichiarazione può essere letta e firmata nel sito: www.solidarity-dicle.blogspot.com La dichiarazione afferma tra l'altro che "Hatip Dicle, come tutti i politici del blocco elettorale Lavoro, Democrazia e Libertà, è pienamente impegnato nel lavoro continuo per una soluzione pacifica della questione kurda e la democratizzazione della Turchia. Perciò siamo convinti che il riconoscimento del suo mandato e il riconoscimento della volontà democratica della popolazione kurda, sono passi necessari nella direzione della democratizzazione e la stabilizzazione del paese ".

giovedì 23 giugno 2011

Comunicato del BDP

Comunicato dell’ Ufficio di Rappresentanza Europeo del BDP, PARTITO DELLA PACE E DELLA DEMOCRAZIA
Ritirato illegalmente il mandato parlamentare ad Hatip Dicle L’Alto Consiglio Elettorale ha deciso di ritirare il mandato parlamentare alla Grande Assemblea Nazionale Turca (TBMM) al candidato Hatip Dicle del Blocco Lavoro Libertà e Democrazia supportato dal BDP a causa della sua condanna a 20 mesi di prigione. Questa condanna è stata emessa dall’undicesima Alta Corte Criminale di Ankara tre giorni prima delle elezioni nazionali. La decisione dell’Alto Consiglio Elettorale è stata presa all’unanimità il giorno 21 giugno 2011. Dicle è stato eletto ad Amed (Diyarbakir) con un numero di voti record: circa l‘11,17 per cento dei voti in Amed. Questa decisione rappresenta il rifiuto di ascoltare la volontà del popolo ed è una dichiarazione di guerra contro il popolo kurdo.

I deputati del Blocco Lavoro, Democrazia e Libertà decidono di non entrare al Parlamento

I deputati del Blocco Lavoro, Democrazia e Libertà hanno concluso il loro incontro a Diyarbakir con la decisione di non entrare al parlamento. Come preannunciato, i deputati del Blocco del BDP non entreranno al parlamento come risposta alla decisione del Consiglio supremo delle elezioni di negare al deputato Hatip Dicle il suo legittimo mandato parlamentare. Nel leggere un comunicato del gruppo, il deputato di Diyarbakir Serafettin Elçi ha dichiarato che il gruppo "non entrerà al Parlamento fino a quando l'ingiustizia contro il nostro popolo non cesserà. La violenza e le operazioni contro la nostra gente – ha detto Elçi – sono continuate senza sosta. L'ultima goccia è la decisione del consiglio delle elezioni di rifiutare il mandato di Hatip Dicle. E' per questo che abbiamo preso la decisione di non entrare al parlamento fino a quando queste ingiustizie e violenze non cessino". ANF / DIYARBAKIR

Congresso della Società Democratica

La riunione del DTK (Congresso della Società Democratica) si è conclusa con una dichiarazione in sette punti rilasciata dall'organizzazione.  Ahmet Türk, il co-presidente del filo-kurdo Congresso della Società Democratica (DTK), ha definito la decisione del consiglio supremo delle elezioni “né morale né legale. Questa è una decisione – ha aggiunto – che trascinerà la Turchia nel caos”. E ha aggiunto: “la nazione è responsabile del mantenimento di questa mentalità, che blocca gli sforzi per la democrazia”.

mercoledì 22 giugno 2011

Il KCK chiama alla resistenza

L'unione delle comunità kurde (KCK) chiede a tutti i kurdi di protestare contro la decisione del consiglio delle elezioni di escludere Dicle dal Parlamento. Il KCK (Unione delle Comunità Kurde) ha rilasciato un comunicato scritto in cui etichetta la decisione del consiglio supremo delle elezioni (YSK) come un atto di guerra contro i kurdi. Il KCK chiama tutti gli elettori kurdi e turchi a far sentire la propria voce dal governo turco. L'organizzazione ha chiesto al governo turco di intervenire e fare le necessarie rettifiche per dare ad Hatip Dicle il suo diritto di rappresentare i suoi elettori nel parlamento turco. Il comunicato afferma che la decisione è una provocazione diretta contro gli sforzi del leader kurdo Abdullah Ocalan per iniziare un dialogo con lo stato turco. Il KCK afferma che la decisione dell'YSK è contro l'etica politica. Il KCK ha avvertito che gli esiti di questa decisione potrebbero essere nefasti in relazione a un possibile processo di pace e ha chiesto alla Turchia di correggere questo “errore politico”. L'organizzazione ha detto che rispetterà la decisione del partito della Pace e della Democrazia (BDP) contro la cancellazione del mandato di Hatip Dicle. Hatip Dicle, che è ancora in prigione, è stato eletto nel nuovo parlamento turco alle elezioni legislative del 12 giugno. Il consiglio delle elezioni lo ha escluso dal suo mandato elettorale e ha dichiarato che non farà parte del parlamento turco.ANF / NEWS DESK

Istanbul: attaccata dalla polizia la manifestazione per Hatip Dicle

Attaccata dalla polizia la manifestazione indetta ad istanbul per protestare contro la decisione della Commissione elettorale suprema (YSK) di annullare l'elezione di Hatip Dicle.

Migliaia di persone in strada per protestare contro l'annullamento del mandato parlamentare di Hatip Dicle.

Diyarbakir - Il popolo kurdo, gli elettori del blocco Lavoro, Democrazia e Libertà e i suoi neo-eletti deputati hanno cominciato a manifestare contro la decisione della Commissione elettorale suprema (YSK) di annullare l'elezione di Hatip Dicle. Le persone si sono radunate a Diyarbakir davanti alla sede del BDP per un sit-in illimitato. Ahmet Türk co-presidente del Congresso della Società Democratica (DTK) rivolto ai partecipanti dell'Assemblea Permanente dei DTK in Congresso straordinario a Diyarbakir ha dichiarato: "La decisione ha rivelato le vere intenzioni del governo sulla questione kurda. Ora il governo deve rendere conto davanti al popolo che ha scelto Dicle". In generale, la decisione è stata valutata come una replica del 2 Marzo 1994 quando dieci parlamentari kurdi furono arrestati e dal parlamento mandati in prigione. Quattro di loro, Hatip Dicle, Leyla Zana, Orhan Dogan e Selim Sadak trascorsero 10 anni in prigione fino al 2005 quando furono rilasciati. Hatip Dicle è stato di nuovo incarcerato dal dicembre 2009.

O tutti o nessuno

Il DTK (Congresso della società democratica) ha lanciato un'appello ai candidati del BDP a non entrare in parlamento dopo l'esclusione di Hatip Dicle.  I primi rapporti della riunione di emergenza del DTK indicano che il DTK ha invitato il BDP (Partito della pace e la democrazia) e i suoi eletti a non entrare in Parlamento, a seguito della decisione da parte del Consiglio elettorale di escludere dal gruppo Hatip Dicle (eletto deputato a Diyarbakir). Al mattino, aprendo la riunione, il co-presidente del DTK, Ahmet Türk aveva ricordato all'assemblea che diversi parlamentari hanno già dichiarato nei giorni scorsi la loro volontà di non entrare in parlamento se anche uno solo degli eletti fosse stato escluso.

Sale tensione su neoeletti curdi: Uno fuori da parlamento

Istanbul, 22 giu. (TMNews) - Lo Ysk, l'Alta commissione elettorale turca, ha dichiarato ineleggibile Hatip Dicle, uno dei sei candidati indipendenti curdi in carcere, ma candidati alle elezioni dello scorso 12 giugno, e che al momento si trova nel penitenziario di Diyarbakir.

martedì 21 giugno 2011

Donna di 75 anni picchiata dalla polizia

BATMAN (DİHA) - Picchiata dalla polizia durante i festeggiamenti per i risultati delle elezioni del 12 giugno a Siirt, Kayar Halime di 75 anni è finalmente fuori pericolo dopo essere stata in terapia intensiva per otto giorni. La donna ha raccontato che quattro agenti di polizia, tra cui due poliziotti in borghese, l'hanno picchiata con i manganelli causandole oltre 100 punti di sutura in testa. Sua figlia Fatma Kayar ha presentato una denuncia contro gli agenti. Lo stesso giorno altre 11 persone furono ferite dalla polizia.

In attesa della libertà

NEWSCENTRE (DİHA) - Occhi puntati su Diyarbakir dove l'Alta Corte penale sta esaminando i casi dei parlamentari del Blocco Lavoro, Democrazia e Libertà: Hatip Dicle, Kemal Aktas, İbrahim Ayhan, Faysal Sarıyıldız, Gülser Yıldırım e Selma Irmak eletti il 12 giugno ma ancora in carcere. L'avvocato della difesa Muharrem Şahin ha sottolineato che non vi è alcuna situazione anomala riguardo agli sviluppi relativi al rilascio dei deputati. Şahin ha detto: "Normalmente, il giudice può chiedere tre giorni prima di prendere la decisione se non ci sono ostacoli al processo decisionale. Inoltre i parlamentari una volta eletti devono essere rilasciati. Non vi è alcun motivo per protrarre la loro detenzione ".

lunedì 20 giugno 2011

KCK: due condizioni da soddisfare per estendere il cessate il fuoco.

Nel dichiarare che l'attuale situazione di conflitto dovrebbe assolutamente cessare per assicurare un solido progresso verso una soluzione costituzionale, la presidenza del Consiglio Esecutivo della Confederazione Democratica del Kurdistan (KCK) ha dichiarato che gli sforzi unilaterali non sono sufficienti per portare all'inizio di un processo che porti ad una soluzione, almeno fino a quando esercito e polizia non pongano fine alle loro operazioni.

venerdì 17 giugno 2011

Le elezioni in Turchia dal web

Curdi di Costituzione Turchia, la minoranza chiede ad Ankara maggiori diritti. di Antonella De Biasi da Diyarbakir. Nel Kurdistan turco, ragazzi e ragazze sono scesi in strada la sera del 12 giugno agitando bandiere dai finestrini delle auto e suonando festosi i clacson. leggi su lettera43.it
La seconda volta di Leyla Alle elezioni in Turchia della scorsa domenica, risultato storico del Blocco per il lavoro, la democrazia e libertà, sostenuto dal principale partito kurdo, il BDP, che ottiene 36 seggi. Eletta anche Leyla Zana, che torna così nel Parlamento turco, per la seconda volta dal 1991, che gli costò 10 anni di prigione. leggi su nena-news.com
Turchia: i curdi ottengono 36 deputati di Shorsh Surme. Domenica gli elettori turchi hanno votato per eleggere 550 parlamentari. Queste elezioni dovevano essere decisive per il futuro della Turchia, ma soprattutto per la modifica della costituzione. Nonostante il trionfo dell l’Akp del premier Erdogan nei consensi, ma non nei seggi. leggi su oltrelostretto.blogsicilia.it
Turchia: sei parlamentari pro Kurdi ancora in prigione L'Associazione per i popoli minacciati chiede l'immediato rilascio Secondo le informazioni giunte all'Associazione per i Popoli Minacciati, sei politici eletti al parlamento turco come candidati indipendenti tra le file dell'Alleanza pro-kurda per il lavoro, la libertà e la democrazia sono tuttora in carcere. leggi su gfbv.it

Festa della città che resiste

17 - 18 e 19 giugno 2011
La Comunità kurda e la Rete Kurdistan Roma alla "Festa della città che resiste” 
Parco Schuster via Ostiense (Basilica di S. Paolo) romacheresiste.it

Le donne elette del Blocco lavoro democrazia e libertà si sono incontrate a Diyarbakir

Newscenter (DİHA) - Le deputate elette nel Blocco lavoro democrazia e libertà si sono incontrate oggi a Diyarbakir. La copresidente del BDP (Partito per la Pace e la Democrazia) Filiz Koçali ha aperto la riunione dedicata alla valutazione delle elezioni del 12 giugno. Tutti i deputati neo eletti si incontreranno a mezzogiorno. Undici sono le deputate donne del Blocco: a Diyarbakir Leyla Zana, Nursel Aydogan e Emine Ayna a Siirt, Gulten Kışanak a Istanbul, Sebahat Tuncel a Van, Aysel Tuğluk a Iğdır, Pervin Buldan a Batman, Ayla Akat Ata a Kars, Mülkiye Birtane a Mardin, Gülser Yıldırım (che è attualmente in carcere) a Şırnak e Selma Irmak (anche lei in carcere).

La corte ha accolto le richieste degli avvocati di Hatip Dicle

NEWSCENTRE (DİHA) - La Corte ha accettato la richiesta degli avvocati di Hatep Dicle di non scontare l'ultima condanna a 1 anno e 8 mesi di prigione. Il deputato neoeletto ha già scontato 10 anni di carcere (incluso 4 anni di carcerazione preventiva). La Corte accogliendo la richiesta degli avvocati ha dichiarato "non c'è ostacolo sulla strada di Hatip Dicle, deputato eletto a Diyarbakir, per entrare in parlamento".

mercoledì 15 giugno 2011

Dino Frisullo

Damiano Giovanni Frisullo, Dino per gli amici, nasce a Foggia nel 1952. Si trasferisce ancora ragazzo a Perugia, al seguito dei genitori. Dal 1987 al 1991 partecipa ad un’esperienza di cooperazione con i palestinesi tramite l’associazione Al Ard (La Terra), costruendo il Comitato che riesce a sviluppare iniziative in tutta Italia ed a sensibilizzare sul problema della Liberazione del Popolo Palestinese. leggi su senzaconfine.org

La Turchia va… e i kurdi pure

Di Fabio Marcelli 15 Giugno 2011 - Il Fatto Quotidiano
Visitai la Turchia per la prima volta nel 1994, per assistere al processo contro i deputati del partito filokurdo Dep, che si tenne ad agosto ad Ankara. Al ritorno mi fermai un giorno ad Istanbul, che non conoscevo, e i servizi segreti mi frugarono nel safe e mi fotografarono all’uscita dell’albergo. E’ un Paese bellissimo, ma non ci sono mai stato da turista, anche se ovviamente fra un convegno, un processo e una manifestazione, si trovava sempre il tempo per qualche attività più ricreativa e per conoscerne le bellezze naturali e artistiche e la gente cordiale e ospitale. Ci tornai in un’altra occasione memorabile, per la celebrazione del Newroz, il Capodanno kurdo, a Diyarbakir (che i kurdi chiamano Amet), nel marzo 1998, quando fu arrestato Dino Frisullo, che faceva parte con me ed altri della delegazione italiana, mentre tentava di opporsi al pestaggio di alcuni bambini da parte della polizia antisommossa. leggi su ilfattoquotidiano.it 

Rientrata le delegazione italiana di osservatori per le elezioni in Turchia

(ANSA) - FIUMICINO, 14 GIU - "Nelle scorse elezioni politiche della Turchia che si sono svolte il 12 giugno 2011, durante la giornata di monitoraggio, le varie delegazioni che hanno preso parte, per un totale di 150 rappresentanti provenienti da Paesi dell'Ue, tra cui l'Italia, Usa e Canada, per monitorare l'area del Sud Est del Paese (Kurdistan turco) hanno registrato irregolarità nelle procedure di voto". A sostenerlo, all'aeroporto Leonardo Da Vinci, sono alcuni componenti della delegazione italiana composta da rappresentanti della società civile tra giornalisti, giuristi e membri di Onlus e associazioni per i diritti umani, appena rientrati da Diyarbakir, dopo il monitoraggio in particolare dell'area di Tunceli (Dersim).

Nuova ondata di arresti

BATMAN (Diha) - La polizia ha condotto perquisizioni e arrestati a Batman, fermando 25 cittadini kurdi, tra cui molti membri del BDP, il partito kurdo. Una nuova ondata di arresti ha colpito Ankara, questa mattina presto, 30 persone, tra cui studenti e membri del Partito Socialista Democratico (SDP) sono state arrestate a seguito di perquisizioni. La procura di Dogubeyazit ha chiesto 20 anni di carcere per i dirigenti del BDP locale colpevoli di aver autorizzato striscioni scritti in turco e kurdo durante un iniziativa per il bilinguismo.

martedì 14 giugno 2011

Biji Kurdistan!



Vittoria storica del Blocco “lavoro, democrazia e libertà”

UIKI onlus - Il Blocco “lavoro, democrazia e liberta” sostenuto dal principale partito kurdo BDP, raggiunge un traguardo di storica importanza ottenendo 36 seggi in Parlamento contro i 22 del 2007. Tra i candidati indipendenti vincitori figurano Leyla Zana, premio Sakharov e Hatip Dicle, attualmente in prigione, ma anche Ertugrul Kurkcu, leader del movimento studentesco del 1968.

Attentato a Sirnak

(AGI/REUTERS) - Diyarbakir (Turchia), 13 giu. - Una bomba esplosa nel sud-est della Turchia, domenica notte, ha causato il ferimento di 11 persone che festeggiavano la vittoria dei candidati curdi nelle elezioni parlamentari. L'esplosione e' avvenuta alle 23 ora locale, nella provincia di Sirnak, vicino al confine con l'Iraq.

lunedì 13 giugno 2011

Il popolo kurdo ha votato per la pace e la giustizia

en.firatnews.org  L'AKP (partito della Giustizia e dello Sviluppo) di Erdoğan ha guadagnando il 3,3% in più rispetto alle elezioni generali del 2007. Ma questo non l'ha portato dove voleva: al punto in cui avrebbe potuto decidere sulla nuova Costituzione senza andare a un referendum. L'AKP non ha ottenuto la maggioranza dei due terzi richiesta per essere in grado di modificare la Costituzione. Queste elezioni hanno dimostrato che se davvero la Costituzione deve essere messa all'ordine del giorno del Parlamento, l'altra questione espressa con forza è la questione kurda. Dando un'occhiata ai risultati a oriente e nelle regioni del Sud-Est, la richiesta delle persone che vi abitano è chiara come il cielo: pace e diritti per il popolo kurdo. Nel Sud-Est i candidati indipendenti sono andati molto bene, guadagnando il 32,37% dei voti. Il 27,13% in più rispetto alle precedenti elezioni generali del 2007.

Leyla Zana

Leyla Zana tornerà nel Parlamento turco. Prima donna curda ad entrare nel Parlamento turco nel 1991 poi condannata a 15 anni di prigione per terrorismo e separatismo ne scontò 10, dal 1994 al 2004. Da allora Leyla è divenuta la paladina della causa kurda, due volte candidata al Premio Nobel e vincitrice del premio Sakharov per i diritti umani.

11 donne elette nel blocco kurdo

11 donne candidate del Blocco Lavoro, Democrazia e Libertà sono state elette e andranno al parlamento: Sebahat Tuncel, Pervin Buldan, Aysel Tuğluk, Leyla Zana, Nursel Aydoğan, Emine Ayna, Mülkiye Birtane, Ayla Akat Ata, Gültan Kışanak, Selma Irmak, Gülseren Yıldırım.

Il Blocco lavoro, democrazia e libertà conquista 36 seggi in parlamento

NEWSCENTRE (Diha) - Anche se funestate da diverse violazioni e brogli elettorali in queste elezioni i candidati del Blocco lavoro, democrazia e libertà hanno battuto il record nel sud-est della Turchia, così come a Istanbul, Mersin e Adana. Alle ultime elezioni 21 candidati erano stati eletti nel blocco pro-curdo e non c'era nessun candidato ad İstanbul. Secondo i risultati ancora non ufficiali, i candidati del blocco conquistano due posti a Batman, uno a Bingöl, uno a Adana, una a Mersin, tre a Istanbul, tre ad Hakkari, quattro a Van, uno a Bitlis, due a Mus, uno a Kars, uno ad Agri, uno a Iğdır e sei a Diyarbakir.

domenica 12 giugno 2011

Vittoria storica per i candidati del Blocco lavoro, democrazia e libertà

Trentasei deputati del Blocco lavoro, democrazia e libertà sono stati eletti, questo risultato per il popolo kurdo e per la sinistra è una vittoria storica.

Turchia, la cronaca delle elezioni politiche 2011

LA TURCHIA RIELEGGERÀ L'ISLAMISTA MODERATO RECEP TAYIP ERDOĞAN COME PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, O DOPO 9 ANNI DI GOVERNO L'AKP CEDERÀ IL PASSO ALL'OPPOSIZIONE REPUBBLICANA E NAZIONALISTA E CHE RUOLO AVRANNO I CURDI? CRONACA IN TEMPO REALE CON FOTO E NOTIZIE IN DIRETTA DA ISTANBUL SULLE ELEZIONI POLITICHE TURCHE DEL 12 GIUGNO (ESEGUI IL REFRESH DELLA PAGINA PER LEGGERE I NUOVI AGGIORNAMENTI)

sabato 11 giugno 2011

Grandi aspettative per le elezioni di domenica

Diyarbakir ieri ha offerto uno spettacolo incredibile di affetto per i candidati del Blocco Lavoro, Democrazia e Libertà. La città si è fermata per salutare i candidati e aderire all'ultimo convoglio elettorale. In meno di dieci minuti Diyarbakir si è vestita di rosso, giallo e verde, i colori del Kurdistan per una città dove le aspettative sono molto elevate. Tutti sanno che dopo domenica una nuova pagina verrà scritta, nessuno sa veramente se sarà buona o cattiva, migliore o peggiore di quella che sta per essere girata, ma il morale è alto. E la manifestazione di affetto per i sei candidati di Diyarbakir, dimostra pienamente che le persone non hanno solo apprezzato la scelta dei candidati Leyla Zana, Hatip Dicle, Tan Altan, Serafettin Elci, Emine Ayna e Aydogan Nursel, ma anche il programma presentato.

Grave provocazione a Mardin
Mardin (Diha) - Un gruppo composto da circa 30 persone, tra cui Hüseyin Çelebi, del partito di governo AKP e Adnan Demirbag, fratello di Edip Demirbag, che è candidato Mardin sempre nell'Akp, ha attaccato 2 veicoli dove viaggiavano alcuni militanti del BDP. Utilizzando mannaie, coltelli e bastoni, gli assalitori hanno gravemente ferito Ramazan Toprak membro del BDP locale, altre 2 persone sono rimaste leggermente ferite.

venerdì 10 giugno 2011

Turchia alle urne, le minoranze sperano (timidamente)

Il 12 giugno il Paese vota per le elezioni parlamentari. Tra i candidati, per la prima volta alcuni cristiani e curdi, tra cui l’attivista Zana, che ha fatto la campagna nella lingua madre. leggi su www.missionline.org 

Turchia al voto

Osservatorio balcani e caucaso - Il 12 giugno si svolgono in Turchia le elezioni politiche. Una prova che secondo tutti i sondaggi vedrà la riconferma del Partito della giustizia e dello sviluppo AKP del premier Recep Tayyip Erdoğan. In gioco con queste elezioni c'è anche l'attesa riforma costituzionale promessa da Erdoğan che potrà realizzare se otterrà la maggioranza dei 2/3 dei seggi parlamentari. Rimane perciò l'attesa per il risultato del principale movimento d’opposizione, il Partito repubblicano del popolo CHP fedele all’idea di Turchia tracciata da Kemal Atatürk. Il Partito della pace e della democrazia BDP, pro-curdo, presenta candidati indipendenti per bypassare lo sbarramento e ottenere una rappresentanza parlamentare. Analisi, dati e materiali nel dossier www.balcanicaucaso.org

La Corte suprema blocca la candidatura di Hatip Dicle

ANKARA (Diha) - tre giorni prima delle elezioni generali il 9° Dipartimento Penale della Corte Suprema ha bloccato la candidatura di Hatip Dicle per Diyarbakir. Hatip Dicle è attualmente recluso nella prigione di Diyarbakir e coinvolto nello storico processo denominato KCK con con 20 mesi di reclusione da scontare per "propaganda a favore del PKK". Se avesse preso parte alle elezioni sarebbe stato liberato, il suo seggio in parlamento è sicuro per quanto riguarda i voti del "Blocco lavoro, democrazia e libertà" a Diyarbakir. Dicle è sotto processo dal 31 marzo 2008 per una intervista fatta all'agenzia stampa ANKA il 23 ottobre 2007. Durante l'intervista aveva dichiarato: "Questo cessate il fuoco (in riferimento al cessate-il-fuoco unilaterale del PKK) è invalidato quando le Forze militari turche (TSK) continuano nelle operazioni armate contro il PKK che deve usare il diritto all'auto-difesa".

giovedì 9 giugno 2011

La Turchia riuscirà a entrare nell’Unione Europea? | euronews, the network

La Turchia riuscirà a entrare nell’Unione Europea? | euronews, the network

Turchia - elezioni 2011 dal web

TMNews - Istanbul, 6 giu. La Turchia va alle urne domenica per il rinnovo del parlamento, appuntamento che arriva sulla scia di una crescita economica senza pari in Europa, ma anche in un clima di tensione nel Sud-est curdo e sulla scia di scandali e arresti che hanno colpito alcuni partiti in corsa. Circa 50 milioni di elettori sono chiamati a scegliere chi occuperà i 550 seggi del Parlamento monocamerale. Si voterà dalle 7 alle 16 nell'Est, dove le urne chiudono prima per permettere l'invio per tempo dei risultati ad Ankara, e dalle 8 alle 17 nel resto del Paese.

Le candidate del Blocco lavoro, democrazia e libertà


martedì 7 giugno 2011

Delegazioni italiane per le elezioni in Turchia

Il prossimo 12 giugno si terranno in Turchia le elezioni politiche. Il partito curdo BDP (Partito della Pace e della Democrazia) si presenta con il blocco “Lavoro, Democrazia, Libertà”, una formazione di 64 candidati indipendenti che riunisce voci della società civile curda e turca. Dall’Europa partirà una delegazione di 150 rappresentanti della società civile – 10 dall’Italia tra giornalisti e rappresentanti della società civile - per vigilare sul corretto svolgimento del processo elettorale.
La società civile curda ha avviato una campagna di azioni pacifiche di disobbedienza civile: sit-in, tende per la soluzione democratica, raggruppamenti assembleari pacifici, in sostegno ai propri candidati. La risposta dello stato turco è stata una campagna di terrore da stato di polizia, con più di 2500 attivisti e rappresentanti del mondo politico attualmente in carcere e altre 3200 persone poste in stato di arresto solo negli ultimi due mesi.

lunedì 6 giugno 2011

Turchia al voto. Intervista a Mehmet Yuksel, presidente dell'Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia

Di Antonella De Biasi - «In Turchia la legge elettorale prevede uno sbarramento al 10% pensato apposta per impedire alla minoranza curda di entrare in Parlamento. Per questo motivo nell'ultima tornata elettorale del 2007 il partito curdo (il Dtp, Partito della società democratica ndr) ha deciso di presentarsi alle elezioni con candidati indipendenti. Così 22 deputati curdi sono entrati nella Grande Assemblea Nazionale turca». A parlare è Mehmet Yuksel, presidente dell'Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia (Uiki). Il prossimo 12 giugno si terranno le elezioni politiche in Turchia, un Paese candidato a diventare membro dell'Unione europea, cerniera tra Occidente e Oriente per la sua posizione strategica. La minoranza curda di Turchia, circa 15 milioni di persone, lotta da anni per guadagnare riconoscimenti e diritti al pari dei cittadini turchi. Le libere elezioni sono fondamentali anche in vista della riforma della Carta costituzionale, varata dopo il colpo di Stato del 1980.

Genova: 12 giugno 2011 "Kurdistan, il Paese che non esiste"

"Kurdistan, il Paese che non esiste" 12 GIUGNO 2011
dalle ore 18 presso la sede di Music For Peace in via Balleydier 7 a Genova
www.senzapaura.org L'evento si tiene nel giorno delle elezioni politiche in Turchia, elezioni precedute da gravi tensioni e repressione del Governo turco contro la campagna di disobbedienza civile della minoranza Kurda (minoranza relativa in quanto sono quasi 20 milioni) che subisce da anni la negazione dei diritti umani, primo fra tutti il diritto ad usare la propria lingua madre e ad avere una adeguata rappresentanza democratica.

domenica 5 giugno 2011

Leyla Khaled a sostegno del Blocco lavoro, democrazia e libertà

NEWSCENTRE (Diha) - L'ex comandante della guerriglia palestinese Leyla Khaled ha partecipato a Mersin ad una manifestazione a sostegno del candidato Ertuğrul Kürkçü del Blocco lavoro, democrazia e libertà. Rivolgendosi alla folla l'attivista palestinese ha dichiarato: "Condividiamo la stessa lotta, se io sono qui con voi oggi è perché vedo la vostra lotta come la mia lotta. Saremo testimoni della gioia della vittoria il 12 giugno. "

Sei attivisti kurdi arrestati a Parigi

La polizia francese ha effettuato due raid nelle sedi di due associazioni kurde a Villiers-le-Bel e Evry, arrestando almeno sei persone tra cui un esponente politico kurdo. Altri cinque sono stati feriti durante i violenti scontri con la polizia scoppiati dopo gli arresti. Ufficialmente sono stati arrestati e ammanettati 4 kurdi a Villiers-le-Bel. Almeno una trentina di altri, tra cui donne e bambini sono stati bloccati all'interno dell'edificio durante l'operazione. Tra gli arrestati vi era Nedim Seven, un attivista kurdo noto nella diaspora kurda europea. Decine di kurdi si sono riuniti davanti alla sede dell'Associazione per denunciare l'operazione di polizia. Gli scontri sono scoppiati in Villiers-le-Bel quando i manifestanti hanno tentato di occupare la stazione ferroviaria. La polizia ha usato gas lacrimogeni e manganelli, ferendo almeno cinque manifestanti. Sono 66 i kurdi arrestati in Francia dall'inizio del 2010.

venerdì 3 giugno 2011

L'autonomia democratica è già realtà a Şırnak e Mardin.

Migliaia di persone sono scese per le strade di Şırnak e Mardin e nei propri distretti mercoledì nel quadro di una nuova campagna lanciata per accelerare l'instaurazione dell'autonomia democratica. Il messaggio è stato chiaro: “Il popolo kurdo si autodeterminerà senza aspettare il permesso. Il popolo kurdo deciderà per se stesso”.  Il consiglio comunale di Batman ha deciso di promuovere la campagna per l'autonomia democratica lanciata in principio dai consigli comunali di Amed (Diyarbakir) e Mardin.

giovedì 2 giugno 2011

Hatip Dicle, candidato attualmente in prigione, scrive ai suoi elettori

Il candidato kurdo del blocco per il Lavoro, la Democrazia e la Libertà Hatip Dicle ha inviato una lettera ai suoi elettori diffusa in un incontro pubblico in suo favore a Dicle, un distretto di Diyarbakır. Zübeyde Zümrüt, attivista del Movimento delle donne libere e democratiche (DÖKH) ha letto la lettera. Dicle nella lettera si è rivolto ai cittadini di Lice definendoli “persone di onore e combattenti”, e ha continuato: “Questa elezione è diversa dalle precedenti dal momento che il movimento per la libertà vi sta prendendo parte con altri partiti politici kurdi e turchi. Abbiamo dato vita a una organizzazione-ombrello che ci rende più forti. Il partito di governo (AKP, partito della giustizia e del progresso) continua a fare molte promesse. Ma non ne hanno mai mantenuta una. D'altra parte, lo stesso AKP sta facendo uno sforzo enorme per distruggere il nostro movimento per la libertà. E' tempo di dare una lezione all'AKP dentro le urne. Dobbiamo mostrare che ne abbiamo abbastanza”.

Kurdistan a Roma

La tenda democratica a Roma
Venerdì 3 giugno e Sabato 4 giugno 2011 
Largo De Matha (Trastevere) - Roma - dalle 15 alle 20

mercoledì 1 giugno 2011

Le proteste a Diyarbakir

Manifestazioni di protesta a Diyarbakir

Manifestazioni di protesta a Diyarbakir prima del comizio elettorale del primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan. Copertoni in fiamme e scontri nel quartiere di Baglar. I manifestanti hanno scandito slogan "la gente del PKK è qui". Manifestazioni in corso nei veri quartieri di Diyarabkir con un elevato numero di veicoli blindati della polizia che affluiscono in città. La tensione è alta e le proteste continuano. ANF ​​/ DIYARBAKIR

Diyarbakir sotto assedio

Diyarbakir è oggi una città sotto assedio. Il comizio elettorale del primo ministro Recep Tayyip Erdoğan avrà inizio alle 14:00. E sì, è abbastanza normale che venendo il PM in città la sicurezza è maggiore. Il problema è camminare per le strade questa mattina presto, i testimoni riferiscono che era come camminare in una città in guerra. Nessuno in giro, come quando c'è il coprifuoco. Decine di poliziotti armati, veicoli corazzati, il senso di una città presa in ostaggio. Tutto questo perché il Primo ministro deve fare il suo discorso elettorale. Le autorità hanno vietato qualsiasi altra iniziativa. I cittadini di Diyarbakir hanno risposto, come avevano annunciato: i negozi sono chiusi, le serrande sono giù.