venerdì 30 settembre 2011

Donna ferita dalla polizia a Karliova

Gli agenti del dipartimento di polizia di Karliova (Bingöl) hanno sparato ad una donna di 30 anni, Gulistan Tosun, che non ha risposto all'ordine di fermarsi. La donna, gravemente ferita al petto è stata portata allo State Hospital di Bingöl. Secondo le informazioni ricevutela donna, sposata e madre di sette figli, è stata colpita dalla polizia perché non sapeva il turco e non aveva capito l'ordine. I media turchi cercarono in modo inquietante di assolvere la polizia, scrivendo che la donna avrebbe potuto essere un "kamikaze" o possa aver sofferto di "problemi mentali" e quindi rappresentava una minaccia per la polizia. ANF ​​/Bingöl

mercoledì 28 settembre 2011

Riparte la campagna LIBERI TUTTI!

Ass. Verso il Kurdistan - Dal 5 al 10 dicembre, in Kurdistan, per partecipare al “processo KCK” e incontrare le associazioni della società civile kurda.

martedì 27 settembre 2011

La comunità kurda alla marcia Perugia-Assisi

Donne si incontrano in Mesopotamia

Le associazioni italiane Europa Levante e Pangea Mundi in collaborazione con Baglar Kadin Koperatifi organizzano un campo di lavoro e conoscenza nella città di Diyarbakir-Amed, nella regione del Kurdistan turco (Sud-Est dell’Anatolia), dal 15 al 26 settembre 2011.

Primi appunti dal campo. İncontro alla Bağlar Kadın Kooperatifi – Cooperativa delle donne di Bağlar dopo la prima notte in famiglia. Chi ha dormito nel cuore pulsante di Diyarbakır, entro le mura basaltiche vicino alla Porta di Mardin comunicando attraverso il dizionario kurdo tascabile; chi e’ andato a Cezaevi, il quartiere della prigione, in una famiglia affollatissima “conversando” per qualche ora in una lingua nuova. leggi tutto  

sabato 24 settembre 2011

Arrestati i sindaci di Sırnak, Idil e Silopi

ANF NEWS AGENCY - Hanno cominciato con l'arrestare i membri del partito, poi hanno continuato con i dirigenti ed ora iniziano a trattenere anche i sindaci. La macchina repressiva dello stato turco è come un bulldozer, distrugge tutto ciò che trova sulla sua strada. Tutto questo accade senza nessuna voce di protesta dalla 'democratica' Europa. Oggi è stata la volta di tre sindaci del BDP (Partito della pace e la democrazia). Vale a dire, Ramazan Uysal (sindaco di Şırnak), Resul Sadak (sindaco di Idil) e Emin Toğurlu (sindaco di Silopi). Sono stati presi in custodia insieme al presidente della BDP di Silopi, Bahattin Alkis. I politici curdi sono stati arrestati per sospetti legami con le KCK (Unione delle comunità kurde). Il KCK è diventata la foglia di fico dietro la quale lo Stato turco cerca di nascondere la repressione costante contro il BDP e gli attivisti kurdi. "Sospetti legami con la KCK" viene ripetuto come un mantra per giustificare l'ingiustificabile: la prevenzione, attraverso l'incarcerazione - vale a dire, privando migliaia di uomini e donne - di una sana e franca discussione politica sulla questione kurda, ma non solo. In realtà ciò che la costituzione turca vuole impedire è qualsiasi tipo di discorso politico che dissenta con il principale discorso islamico all'ordine del giorno del partito di governo AKP (partito della Giustizia e Sviluppo).

giovedì 22 settembre 2011

Roj TV non può essere vietata

NEWSCENTRE (DİHA) - Oggi, la Corte Europea di giustizia ha deciso che la Germania non può imporre un divieto totale di trasmissione sulla televisione satellitare in lingua kurda, Roj TV. La decisione della corte ha indicato che la Germania potrebbe chiudere la stazione se questa si trovasse all'interno dei suoi confini, ma non può imporre un divieto totale in quanto la sede della televisione kurda si trova in Danimarca. Il caso nasce da un incidente avvenuto nel 2008, quando il ministero degli interni tedesco aveva vietato le trasmissioni del canale televisivo affiliato a Roj-TV, NBC Mesopotamia, con l'accusa di "danneggiare l'armonia delle nazioni". Roj TV per obbiettare a queste accuse fece appello alla Corte federale tedesca, che a sua volta ha rinviato la causa alla Corte di giustizia europea.

mercoledì 21 settembre 2011

L'oppressione contro i kurdi aumenta in tutta la Turchia

NEWSCENTRE (DİHA)- Sirnak, la polizia ha arrestato İsmail Erk membro dell'Unione dei lavoratori dei servizi sociali (SES) e Remzi Kadırhan dell'associazione degli studenti (SÖDER). Ciò ha portato il numero dei fermi a Sirnak a 20. In un comunicato stampa, l'Assemblea per la Pace in Turchia ha dichiarato: "L'aumento della violenza, delle operazioni militari e dei morti è inquietante". Le proteste contro l'isolamento di Ocalan e le operazioni militari continuarono a Adiyaman, Batman, Malazgirt, Dogubeyazit e Bismil. I tribunali continuano ad attaccare il BDP (Partito della Pace e la Democrazia). Il presidente del BDP di Adana, Mehmet Zeki Karatas, è stato condannato a 12 anni e sei mesi di carcere per "favoreggiamento dell'organizzazione", il vicepresidente Kenan Büyüktaş e i membri del partito Musa Mese e Senar Abi sono stati condannati a sei anni e tre mesi di prigione. La polizia ha arrestato due cittadini di Bitlis ed uno di Siirt. Manifestazioni di protesta sono state disperse con la forza a Nusaybin e Yüksekova.

martedì 20 settembre 2011

25 arresti a Urfa

Urfa (DİHA) - A Urfa, la polizia ha arrestato 25 persone durante la visita ad una tenda allestita per la famiglia di Hilal Uğur, membro della YJA (unione delle donne libere) morta in un incidente il 27 novembre, a Diyarbakir. La polizia ha attaccato duramente i visitatori, tra cui alcuni dirigenti del BDP (Partito della Pace e la Democrazia) e la famiglia Uğur, compresa la madre e i fratelli, che sono stati trascinati a terra, picchiati e presi in custodia. La polizia ha poi circondato la tenda per evitare altre visite per le condoglianze.(gu)

lunedì 19 settembre 2011

Oltre 300 arresti nel mese di agosto

Nell'ultimo mese oltre 300 attivisti curdi sono stati arrestati e 148 sono stati sottoposti a custodia cautelare. Solo la settimana scorsa il primo ministro Recep Tayyip Erdogan aveva avvertito, in seguito alla pubblicazione su internet della registrazione di un incontro tra funzionari dei servizi segreti turchi e membri del PKK, che il PKK e i politici kurdi non devono aspettarsi alcun trattamento di favore. In realtà alle parole è seguita la pratica. Ieri a Istanbul un totale di 161 persone che protestavano pacificamente contro l'isolamento dei leader kurdo Abdullah Ocalan sono state prese in custodia dopo che la polizia ha attaccato la folla con decine di lanci di gas lacrimogeni. Nella notte è stato confermato che su 161 persone in custodia solo 20 erano state liberate. Il ​​primo ministro aveva detto che "dopo il Ramadan le cose cambieranno, e lo Stato agirà per porre fine al Pkk". L'esercito e Erdogan non hanno aspettato la fine del Ramadan. Infatti le operazioni militari sono state effettuate durante il periodo di digiuno con l'invasione di diverse zone della Regione del Kurdistan federale da parte delle truppe turche. I raid aerei si sono fermati solo dopo il 17 di agosto. Sette civili, compresi 4 bambini, sono stati uccisi. Per protestare contro le operazioni militari centinaia di scudi umani hanno messo in scena dimostrazioni alla frontiera. Sono stati costantemente e violentemente attaccati dalla polizia e dall'esercito. Il 28 agosto un giovane politico kurdo, Yıldırım Ayhan, democraticamente eletto e membro del consiglio del BDP è stato ucciso quando la polizia ha aperto il fuoco sulla folla che cercava di raggiungere la zona delle operazioni militari. Il 1° settembre, Giornata Internazionale della Pace, la manifestazione di Istanbul doveva essere improvvisamente sospesa dopo i numerosi attacchi da parte della polizia. In questa occasione 55 persone sono state prese in custodia e 38 sono state sottoposte a custodia cautelare. L'ultima misura repressiva adottata a Istanbul è stato il divieto della Preghiera Civile del Venerdì, un'azione di disobbedienza civile. N. C. - DESK ANF / NEWS

domenica 18 settembre 2011

Sit-in contro l'isolamento di Ocalan

NEWSCENTRE (DİHA) - Oggi in tutta la Turchia si sono tenuti numerosi sit-in di protesta contro la detenzione dei politici kurdi e il continuo isolamento del leader del PKK Abdullah Ocalan. Le proteste si sono tenute a Batman, Diyarbakir, Viranşehir, Urfa, Ceylanpınar e Suruç. Oggi la co-presidente del BDP Gültan Kışanak durante la marcia delle donne ad Ankara ha dichiarato che "l'isolamento di Ocalan significa insistere sul conflitto in Turchia. La nostra azione continuerà fino a quando finirà questo atteggiamento da parte delle autorità turche". Ad Istanbul la polizia ha attaccato ancora una volta i parlamentari kurdi, la vice presidente del BDP Sebahat Tuncel (nella foto) è stata ferita e portata in ospedale. La polizia ha attaccato i manifestanti con bombe a gas lanciate anche da elicotteri. Almeno 120 persone sono state fermate.

venerdì 16 settembre 2011

Militari turchi bloccano delegazione tedesca

VAN (DİHA) - Soldati turchi hanno fermato un comitato di avvocati tedeschi, medici, politici e membri di ONG turche, che cercavano di raggiungere il distretto di Çatak (Van) alla ricerca di una fossa comune dove sono stati depolti 41 corpi di guerriglieri del PKK tra cui una cittadina e sociologa tedesca Andrea Wolf. Il comitato è giunto a Van ieri e ha avuto una serie di incontri con numerose ONG. Le delegazioni, comprese le Madri per la pace di Van, l'Associazione di solidarietà delle famiglie della mesopotamia vittime di sparizioni forzate (Meya-DER) erano in attesa all'ingresso del villaggio di Narlı a Çatak. La sociologa tedesca Wolf è stata uccisa in Turchia orientale il 23 ottobre 1998, mentre stava conducendo una ricerca con alcuni membri del PKK. La famiglia e gli avvocati tedeschi hanno portato il caso alla Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), dove la Turchia è stata giudicata colpevole.

Arrestati dirigenti del BDP di Semdinli

VAN (DİHA)  Semdinli - Questa mattina la polizia ha arrestato vari dirigenti del BDP e il Vice-Sindaco di Semdinli durante una serie di raid nei villaggi e nei quartieri. Anche alcuni cittadini Iracheni sono anche arrestati e trasferiti nel Dipartimento di Sicurezza del Distretto.

Le donne in marcia per la pace

La marcia delle donne di Ankara decolla oggi sotto la guida del DÖKH con lo slogan: "soluzione democratica della questione curda, Libertà per Ocalan". Il Vice Sindaco di Sur (Diyarbakir) Gülbahar Örmek ha invitato tutti gli uomini ad unirsi alla marcia, osservando che il loro obiettivo è quello di ottenere la pace. La marcia sarà inoltre affiancata da donne turche delle province occidentali, che sfileranno con lo slogan "Le donne a piedi da Ankara per la pace". Femministe, Madri della Pace, membri DÖKH e decine di organizzazioni femminili convergeranno nel punto di incontro finale in piazza Kizilay ad Ankara sabato 17 settembre. ANF / DIYARBAKIR/AMED

giovedì 15 settembre 2011

Report delegazione italiana in Kurdistan

Report completo della delegazione in Kurdistan di quest'estate 2011 che ha monitorato i progetti in corso, in alcuni casi completato, e, in un caso, quello del Centro di socio-assistenza migranti di Istanbul gestito dall'associazione degli avvocati di TOHAV, con i Medici del Mondo francesi, abbiamo deciso, come associazione Verso il Kurdistan, di entrarvi a farne parte, finanziando l'acquisto di medicinali presso una farmacia convenzionata. Il report tratta degli incontri che si sono tenuti con le associazioni, le municipalità e il partito filokurdo BDP e si conclude con il nostro resoconto alla riapertura del processo KCK. leggi tutto su versoilkurdistan 

Delegazione del BDP e DTK in visita a Semdinli

La co-presidente del BDP (Partito della Pace e la Democrazia) Gulten Kışanak e Ahmet Türk del DTK (Congresso della Società Democratica) saranno oggi a Semdinli. L'11 settembre i soldati e la polizia hanno aperto il fuoco a caso uccidendo quattro civili e ferendone molti altri. La sparatoria è seguita agli attacchi simultanei a postazioni di polizia e militari da parte di guerriglieri kurdi. Oggi a Semdinli e Yüksekova i negozi non hanno aperto in segno di rispetto per le vittime. L'ultima vittima, Resul Çetin sarà sepolto domani. Osman Erbaş di 14 anni, Necdet Güreli e Tayyar Güreli sono stati uccisi domenica, la notte degli scontri, mentre Resul Çetin è morto ieri in ospedale. ANF / SEMDINLI

mercoledì 14 settembre 2011

Incontro con le donne in Mesopotamia

Le associazioni italiane Europa Levante e Pangea Mundi in collaborazione con Baglar Kadin Koperatifi organizzano un campo di lavoro e conoscenza nella città di Diyarbakir-Amed, nella regione del Kurdistan turco (Sud-Est dell’Anatolia), dal 15 al 26 settembre 2011.  Il campo si terrà presso la sede della Baglar Kadin Koperatifi - cooperativa di donne situata nella municipalità di Baglar - che dal 2005 si occupa di fornire corsi di formazione, sostegno legale e psicologico alle donne appartenenti a famiglie disagiate. Scopo del campo è di far conoscere e condividere le attività della Baglar Kadin Koperatifi e di partecipare insieme a loro al Mesopotamia Social Forum (MSF) di Diyarbakir 20-25 settembre 2011.

Ancora sfollati dai villaggi kurdi

Hakkari (DİHA) - 2500 abitanti dei villaggi di Günyazı (Qelaşkê) e Yiğitler (Nêrkule) stanno lasciando le loro case in fuga dai bombardamenti delle forze militari turche (TSK). I raid sono in corso da tre giorni. Secondo un abitante del villaggio di Yiğitler, Nedima Yasar, i raid aerei hanno causato incendi boschivi e ucciso gran parte del bestiame. Ieri un comitato formato dal Partito della Pace e la Democrazia (BDP) ha convinto alcuni abitanti a rimanere sulla loro terra. Tuttavia, secondo una dichiarazione del Comitato stesso, i raid sono proseguiti la scorsa notte ed i residenti non hanno avuto altra scelta che lasciare le loro case.

Manovra a tenaglia contro i curdi. Ma la pacificazione va avanti…

Istanbul, Avrupa - Tutti contro il Pkk. Mentre l’opinione pubblica internazionale è catturata dalla crisi turco-israeliana e attende con preoccupata impazienza le iniziative del primo ministro Erdoğan durante la sua visita in Egitto, in Tunisia e in Libia, la Turchia guarda con trepidazione soprattutto verso est: verso le regioni a maggioranza curda, verso le posizioni della guerriglia nell’Iraq settentrionale. Almeno da due mesi: da quando, il 14 luglio, uno scontro a fuoco tra l’esercito e i miliziani – un’operazione dai contorni però contestati: pianificata o fortuita? – ha fatto 13 morti tra i soldati, ha spazientito il premier turco, ha innescato una spirale di violenza con più di 60 vittime in divisa – le ultime 5 martedì – e con oltre 150 membri del Pkk uccisi dai bombardamenti – tra aviazione e artiglieria – al di là del confine. leggi tutto su:  istanbulavrupa.wordpress.com 

martedì 13 settembre 2011

1980 Colpo di Stato in Turchia

archivio storico de l'Unità - Galleria fotografica del Colpo di Stato del 1980 in Turchia.
vedi le foto: archiviofoto.unita.it

Protesta kurda al CTP di Strasburgo


Sit-in des jeunes kurdes au CPT di cptstrasbourg

L'esercito turco potrebbe lanciare un'operazione di terra in qualsiasi momento

ANF / NEWS DESK La Turchia ha dichiarato che l'esercito potrebbe lanciare un'offensiva di terra contro gli obiettivi del Pkk nel Nord Iraq in ogni momento, in conformità con i colloqui in corso con i funzionari kurdo iracheni nel quadro della cooperazione contro il PKK. Il Ministro degli Interni Idris Naim Şahin ha risposto alle domande dei giornalisti circa una possibile operazione di terra nel nord dell'Iraq, affermando che i colloqui con l'amministrazione regionale curda nel nord dell'Iraq sono ancora in corso e che un offensiva di terra potrebbe essere lanciata in qualsiasi momento, come anche attacchi aerei. Un vertice sulla sicurezza si è svolto lunedi con il Primo Ministro Recep Tayyip Erdogan prima che lasciasse il paese per una visita in Egitto.

La Turchia in trattativa per ospitare Droni statunitensi

REUTERS 09/12/2011 19:06 Il vice primo ministro Bulent Arinc lunedì ha dichiarato che la Turchia è in trattative con gli Stati Uniti per fornire una base ad una flotta di droni Predator americani ora di stanza in Iraq. Domenica The Washington Post ha riferito che il governo americano stava considerando una richiesta dalla Turchia per una flotta di droni di sorveglianza da disclocare in Turchia per effettuare operazioni contro i separatisti kurdi di base nel nord Iraq. Citando anonimi alti funzionari militari statunitensi, il giornale ha scritto che Washington non aveva ancora preso una decisione in merito alla richiesta. Sappiamo che la Turchia ha bisogno di utilizzare veicoli aerei senza equipaggio per scopi di intelligence. Per avere questi predatori in Turchia, il ministero degli Esteri ci sta lavorando." Lo ha affermato Aric durante una conferenza stampa quando gli è stato chiesto di riferire in merito. Ha aggiunto che questo accordo non è ancora concluso. Secondo il Washington Post, l'esercito statunitense ha utilizzato i Predators in sorveglianza disarmata sopra il nord dell'Iraq dal 2007 e ha condiviso le immagini con la Turchia come parte di un "giro di vite comune segreto" contro i ribelli del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK).

lunedì 12 settembre 2011

12 settembre 1980 colpo di stato in Turchia

www.balcanicaucaso.org - La mattina del 12 settembre 1980 la Turchia si svegliava con il fragore dei carri armati nelle strade ed uno scarno comunicato radiofonico: "Le forze armate hanno assunto il controllo dello stato per proteggere l'incolumità delle cose e delle persone". Si trattava del terzo colpo di stato militare nella storia della Repubblica, con il quale una giunta guidata dal generale Kenan Evren prendeva il potere "per mettere fine alla guerra fratricida" che da anni insanguinava il paese. Tre anni dopo, al momento del graduale ritorno a libere elezioni, i militari si lasciavano alle spalle un bilancio drammatico: 650.000 persone fermate, 230.000 sottoposte a procedimento penale, 50 condannate a morte, 171 morti in seguito alle torture in carceri dai nomi diventati tristemente famosi - Mamak, Metris, Diyarbakir - 300 "morti sospette", 14.000 persone private della cittadinanza, 30.000 lavoratori licenziati, 30.000 esuli all'estero, 4.000 docenti espulsi dalle università.

sabato 10 settembre 2011

Ventisette anni fa moriva in esilio Yilmaz Güney

Nato da genitori curdi, Yilmaz Güney (Yilmaz Putun all'anagrafe) inizia presto a svolgere l'attività letteraria (il suo primo romanzo è "Boyno bübük oldüler", I campi di Yureghir) senza disdegnare qualsiasi tipo di lavoro gli venisse offerto. Inizia presto anche la sua militanza politica e il credo comunista lo metterà subito nei guai. La Turchia è sempre stato un paese pieno di contraddizioni e Güney le ha vissute tutte sulla propria pelle pagando col carcere il fatto di non essersi mai tirato indietro di fronte alla possibilità di manifestare il proprio dissenso contro la dittatura del regime militare turco.

venerdì 9 settembre 2011

Le donne in marcia per Ocalan

DIYARBAKIR (DIHA) - Le donne kurde, sotto la guida del Movimento democratico delle donne libere (DÖKH) marceranno su Ankara da cinque diversi luoghi il 16 e il 17 settembre, per protestare contro l'isolamento prolungato del leader del PKK Abdullah Ocalan. Con l'intenzione di fare di "Ankara un posto libero per le donne kurde," le manifestanti verranno da Amed (Diyarbakir), Cukurova, Marmara, Egeo e Serhat. In una dichiarazione, il DÖKH ha spiegato che saranno in marcia per la "libertà per Ocalan e per una soluzione democratica alla questione kurda". "Il Partito Giustizia e Sviluppo (AKP) e il Primo Ministro Erdogan stanno trasformando la Turchia in un inferno. Per la vera pace e una soluzione democratica della questione kurda, il sig. Ocalan deve essere libero di incontrare i suoi avvocati e la famiglia".

Mesopotamia Social Forum

"Per l'umanità, contro il capitalismo e lo sfruttamento, la libertà prevarrà"

giovedì 8 settembre 2011

Dieci biblioteche invece di dieci prigioni

VAN (DİHA) - In reazione alle dichiarazioni del procuratore di Van, Mustafa Alper, che tre nuove carceri saranno costruite nella zona di Van, il Presidente dell'Associazione degli avvocati, Hesin Dursun ha chiesto la costruzione di dieci biblioteche. "Non ci dovrebbero essere 10 prigioni in una città che non ha nemmeno 10 biblioteche". Ed ha chiesto se questa situazione è legata ai resoconti della stampa che parlano di "1500 persone che saranno arrestate nei prossimi giorni". Il presidente dell'IHD (associazione per i diritti umani) di Van, Sami Görendağ ha detto che l'AKP dovrebbe costruire nuovi spazi abitativi invece delle carceri. "Vogliono criminalizzare il popolo di Van. Non è una soluzione. I cittadini di Van non si aspettano nuove prigioni."

Gli aerei turchi tornano a terrorizzare le famiglie sfollate

8 Erbil, Sept. 7 (AKnews) - Arerei da guerra turchi hanno sorvolato i territori della Regione del Kurdistan del nord terrorizzando le famiglie sfollate kurde che hanno abbandonato le loro case nei villaggi confinanti con la Turchia, dove nel corso delle due settimane passate le incursioni aeree hanno ucciso sette persone.

mercoledì 7 settembre 2011

Raid della polizia a Başkale-Van

VAN-(DİHA) - la scorsa notte la polizia ha condotto raid a Başkale, in provincia di Van, arrestando sette cittadini, tra cui cinque minorenni. I detenuti, Sezer Asan (16), Habib Güngör (17), Kadir Karaman (16), Aykut Elter (16), Ferhat Atli (16) Cevat Atli (32) e Suat Tezel (24), sono stati portati al dipartimento di polizia con l'accusa di aver lanciato pietre contro la polizia durante scontri avvenuti nei giorni precedenti.

Quattordici mesi di carcere senza processo

Ö.S. di 15 anni è stato trasferito in cinque diversi carceri negli ultimi quattordici mesi. Ö.S., è stato arrestato a Erzurum il 20 luglio 2010 e messo in prigione con l'accusa di essere "un membro di organizzazione terrorista". Una volta arrestato Ö.S. è stato inviato in cinque prigioni diverse per 14 mesi e tenuto in condizioni di isolamento. La Corte per i Minorenni ha stabilito la prossima udienza al 29 settembre 2011. Secondo un rapporto dell'agenzia Bianet, il giurista Müşir Deliduman ha osservato che il giudice del Tribunale per i Minorenni ha accettato la sua petizione per chiedere che Ö.S.  sia rilasciato in attesa diel processo. Ricordando che il Dipartimento di Giustizia di Erzurum ha assegnato il giudice del tribunale temporaneamente ad un altro distretto, l'avvocato Deliduman ha osservato che l'udienza è proseguita con un nuovo giudice che non sapeva nulla sull'argomento e che ha stabilito il proseguimento della detenzione. Deliduman ha aggiunto che il Dipartimento di Giustizia di Erzurum ha violato la Convenzione sui diritti del fanciullo, che è vincolante per la Turchia,  la Convenzione sui diritti del fanciullo, l'articolo 5 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo concernenti il ​​diritto alla libertà e alla sicurezza e l'articolo 6, relativo al diritto ad un giusto processo. D.F. - ANF / ERZURUM

martedì 6 settembre 2011

Stato di emergenza a Dersim

Dersim (DİHA) - Dopo il recente attacco della polizia a Dersim, le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza nella regione implementando misure di sicurezza estreme. Oggi la polizia ha effettuato una serie di raid a Yolkonak (Sorpiyan) un villaggio vicino Dersim. Durante il raid, la polizia ha arrestato Ercan Muc. Fino ad ora quindici persone sono state prese in custodia, e le autorità non hanno fornito agli avvocati nessuna informazione riguardo i loro clienti. Inoltre, nell'ambito dello stato di emergenza, polizia e militari stanno presidiando le entrate e le uscite da tre parti della città.

lunedì 5 settembre 2011

Protocollo risolutivo presentato al congresso del BDP

La parlamentare BDP di Siirt Gülten Kışanak ha presentato un protocollo risolutivo al Congresso del BDP in corso ad Ankara. Il protocollo chiede il riconoscimento della realtà multi-identitaria nella nuova Costituzione e dei progressi verso un governo decentralizzato sulla base della legge sull'autonomia e all'interno della cornice di una nazione democratica.

Cinque giovani kurdi aggrediti nella Giornata internazionale della pace

L'agenzia DIHA ha riferito che un gruppo di nazionalisti turchi ha brutalmente aggredito cinque giovani kurdi nella giornata internazionale della pace – 1° settembre – nel villaggio di Zeytinli nel distretto Selçuk di Izmir. Mentre i cinque giovani, Kemal Ünsal, Orhan Yakal, Mahsum Esen, Azad Esen e Ömer Sezak, stavano girando per negozi, un gruppo di nazionalisti li ha aggrediti verbalmente. I cinque non hanno risposto agli insulti e si sono diretti a casa sulle loro motociclette. Gli aggressori hanno quindi seguito i cinque in taxi. Quando i nazionalisti hanno raggiunto i cinque, il taxi si è scontrato con le moto, buttando i ragazzi a terra, e a quel punto gli aggressori hanno cominciato a picchiare i ragazzi con tirapugni, catene e bastoni. Pensando di aver picchiato a morte Ünsal, gli aggressori lo hanno lasciato sul ciglio della strada e sono scappati. Una famiglia che passava dalla strada ha trovato Ünsal e lo ha portato in ospedale, dove i gendarmi hanno arrestato i quattro ragazzi kurdi che erano scappati durante l'aggressione portandoli al Comando provinciale della Gendarmeria di Selçuk. Minacciati sia dal gruppo di nazionalisti sia dalla gendarmeria, i cinque ragazzi kurdi si sono rivolti alla sezione di Izmir dell'associazione per i diritti umani (İHD) per un sostegno legale. ANF / IZMIR

Si è aperto il congresso del BDP

ANF NEWS AGENCY - Pace e Autonomia Democratica tra i temi principali del Congresso. Il secondo congresso del Partito della Pace e della Democrazia (BDP), descritto come il congresso dell'Autonomia Democratica, si è aperto oggi ad Ankara, nel palazzo dello sport Ahmet Taner Kışlalı.  E' un importante congresso nel quale saranno prese decisioni sia sul progetto di autonomia democratica sia sull'idea di un congresso-partito che raccolga molte organizzazioni della società civile.  Il congresso inevitabilmente si è aperto parlando di guerra. Infatti l'Iran ha cominciato una nuova operazione e giungono notizie di nuove vittime fra la popolazione civile.Anche la Turchia è sul piede di guerra, sebbene non abbia mai realmente fermato le sue operazioni militari. Morti e feriti sono nell'agenda politica, ma non in quella del governo.

venerdì 2 settembre 2011

Turchia espelle ambasciatore Israele

La Turchia riduce la sua rappresentanza diplomatica in Israele al livello di un secondo segretario e sospende anche tutti gli accordi militari con Israele. MA NON CESSA DI UCCIDERE I SUOI CITTADINI KURDI CHE CHIEDONO DIRITTI E LIBERTA'!
Il 28 agosto Yıldırım Ayhan consigliere provinciale del BDP (Partito della pace e della democrazia) della provincia di Van viene ucciso da militari turchi durante un’azione di interposizione pacifica al confine tra Turchia e Iraq.

giovedì 1 settembre 2011

Istanbul manifestazione per la pace attaccata dalla polizia

Oggi è la Giornata Internazionale della Pace, ad Istabul la manifestazione organizzata a Kadıköy (nella parte asiatica della città) per chiedere la pace è stata violentemente attaccata dalla polizia. Lacrimogeni sono stati sparati su manifestanti pacifici. Solo la settimana scorsa un giovane assessore, Yildirim Ayhan, è stato ucciso dalle forze di sicurezza durante una manifestazione delle Madri della Pace organizzata al confine per chiedere la fine delle incursioni aeree. Considerando che la polizia stava continuando ad attaccare i manifestanti pacifici gli organizzatori hanno deciso di terminare la manifestazione in anticipo. Si contano diversi feriti. L'incontro era stato organizzato dal BDP, ESP, EMEP, Parti Socialiste, EDP, SODAP, KESK, Madri della Pace ed altri. ANF / ISTANBUL

Turchia, è guerra con il Pkk

L'escalation di violenza tra esercito turco e guerriglieri curdi e le voci di un probabile intervento di terra dopo la festa di fine Ramadan non fermano la società civile turca che si mobilita a favore della pace e di una soluzione politica della questione curda. leggi su www.balcanicaucaso.org

Kurdish Social Media Warriors

Hevallo. Turkey and The Kurdish Question
For use by Kurdish Social Media Warriors!

L'esercito iraniano prepara l'attacco di terra

Mentre viene riferito che l'esercito iraniano continua i preparativi per un attacco di terra a Kandil, una operazione di terra potrebbe essere lanciata stanotte o domani dal regime iraniano. E' stato dichiarato che l'Iran continuerà la campagna militare fino al 5 di settembre e che l'attacco di terra si estenderà per 5-7 chilometri all'interno del Kurdistan meridionale.