martedì 30 giugno 2009

Mesopotamia Social Forum

Amed (Diyarbakir), Nord Kurdistan (Turchia), Settembre 2009
Invitiamo tutti gli attivisti a partecipare al primo “Campo Internazionale/Mesopotamia Social Forum (MSF)” ad Amed, e/o a partecipare all’organizzazione del campo, sia a livello logistico che a livello dei contenuti. Il campo, che durerà circa una settimana, si rivolge principalmente alle persone impegnate nel movimento kurdo e nella sinistra turca ed europea. leggi
visita il sito international-amed-camp.org

lunedì 29 giugno 2009

Operations against DTP

Tunceli - At around 4 am in the night from 22 June to 23 June, homes and workplaces of members of the pro-Kurdish Democratic Society Party (DTP) were raided by the police and 30 party members were taken into custody.
leggi su bianet.org

sabato 27 giugno 2009

Viaggio in Kurdistan 25 luglio - 8 agosto 2009

Programma del viaggio estivo in Kurdistan organizzato dall'associazione onlus "Verso il Kurdistan".
leggi versoilkurdistan.blogspot.com

Iğdir, corridoio verso la pace

Osservatorio Balcani - Il confine chiuso. Viaggio verso l'Armenia attraverso la provincia turca di Iğdir, dove il partito filo curdo DTP ha vinto le ultime elezioni con lo slogan “Viva la fratellanza tra i popoli”. Ai piedi del monte Ararat, in attesa di poter incontrare il vicino.
Prima parte del reportage su osservatoriobalcani.org

venerdì 26 giugno 2009

Turkish Generals to the Kurdish Freedom Struggle: We Will Annhilate You!

Since the announcement by the Kurdish Freedom Movement of the unilateral military ceasefire, to give a chance of developing an initiative to solve the Kurdish Question in Turkey, there has been a lot of words written.
leggi su hevallo.blogspot.com

giovedì 25 giugno 2009

Anonymous Iran

Segnaliamo la sezione video su the persian bay con aggiornamenti in tempo reale da Teheran.

Tornano in Grecia 50 curdi arrivati il 21 giugno al porto di Venezia

L’ennesima nave per la Grecia è partita dal porto di Venezia con a bordo decine di profughi. Stavolta ci sono tra loro tante donne e moltissimi bambini, circa trenta su cinquantanove.
leggi su globalproject.info

martedì 23 giugno 2009

Kurdistán: Viaje al país prohibido

Kurdish blogger in Spain: zinarala.blogspot.com

Il dolore degli iraniani

Lettera aperta di un'iraniana al suo popolo e all'Occidente
Tutto è nero.Tutto ha perso il significato. Anche la lotta virtuale su internet. Su Facebook vedi tutti gli utenti con la stessa foto con i nomi cambiati. Non riconosci più gli amici. Ti dicono di fare la stessa cosa. Ti dicono che gli studenti che in Italia hanno partecipato alle manifestazioni al rientro in Iran sono stati arrestati o si sono visti ritirare il passaporto. "Non tornare in Iran", ti dicono e tu senti un vuoto nel cuore. Fino a poche settimane fa ti sentivi soffocata perche' avevi paura di dire quello che pensavi. Oggi tremi ... »
notizie, video e aggiornamenti su globalproject.info

giovedì 18 giugno 2009

Turchia 53 persone uccise dalla polizia in due anni

Una relazione della Turkey Human Rights Foundation (TİHV), elenca le violazioni dei diritti umani effettuate da agenti di polizia nel corso degli ultimi due anni.
Secondo il rapporto, 53 persone sono state uccise da agenti di polizia, dal giugno 2007 quando la legge sulle funzioni e poteri della polizia è stata modificata. Queste persone sono state uccise in strada o sono morte in stato di detenzione.
Un totale di 40 persone sono state uccise dai proiettili della polizia in attacchi a manifestazioni o durante incursioni nelle case. 53 persone sono rimaste ferite in altri casi del genere.
Secondo TİHV, "Le norme internazionali impongono alle forze di sicurezza l'uso di armi o altri strumenti se sussiste reale pericolo di morte. Tuttavia, con le modifiche apportate al diritto di polizia, le forze di sicurezza hanno interpretato il diritto di utilizzare le armi in senso più ampio possibile, anche quando non vi è assolutamente alcuna minaccia".
Istanbul - BIA News Center

mercoledì 17 giugno 2009

Congresso della società democratica

Kurdi, Yezidi e Aleviti Uniti nella richiesta di una Costituzione Civile. Al terzo Congresso della Società Democratica tenutosi a Diyarbakir, i delegati hanno chiesto Pace e cambiamenti alla Costituzione.

Diyarbakır - Bia News Agency
Il Congresso della Società Democratica, tenutosi per due giorni a Diyarbakir, la maggiore città kurda del sud-est della Turchia, si è concluso con una dichiarazione finale. Era il terzo congresso di questo genere che ha visto la partecipazione di 600 delegati, molti dei quali appartenenti ai partiti politici kurdi.

Appello a porre fine alle operazioni
Hatip Dicle, l’ex segretario del Partito Democratico (DEP) e deputato eletto a Diyarbakir per il partito filo-kurdo DTP (Partito della società democratica) ha detto tramite una dichiarazione letta a Kosuvolu Park che il cessate-il-fuoco unilaterale dichiarato dal Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) è un’opportunità importantissima. E ha chiamato lo Stato e il Governo a porre immediatamente fine alle operazioni militari.
Almeno 10mila persone hanno preso parte alla Marcia della Pace che si è tenuta prima della dichiarazione, gridando slogan di sostegno a favore di Abdullah Ocalan e ballando le danze popolari. Dicle ha detto che il congresso è stato l’occasione per elaborare una “dettagliata mappa” per un processo di pace. I delegati del Congresso hanno fatto appello affinché venga stilata una Costituzione civile che elimini ogni discriminazione di lingua, cultura e identità nei confronti dei kurdi e delle altre popolazioni, così come la fine di ogni forma di ostruzionismo alla politica democratica. Al Congresso ha preso parte Ahmet Turk presidente del DTP, i deputati del partito e i 98 sindaci, il rappresentante siriano Yakup Gabriel, l’ex Ministro Adnan Erkmen, Ahmet Guvener rappresentante della Chiesa protestante di Diyarbakir, Feyzullah Deniz della famiglia dello Shaikh Said, leader dell’importante rivolta kurda del 1925, Kemal Bulbul dell’Unione delle Federazioni Alevite, Ibrahim Biro rappresentante degli yezidi, il fratello di Abdullah Ocalan, il sig. Mehmet Ocalan, ex deputati, accademici, artisti e scrittori. Non hanno invece partecipato i membri del Partito dei diritti e delle libertà (HAK-PAR) e del Partito della Democrazia Partecipata (KADEP) che erano stati invitati.

Serve più coraggio

Parlando all’apertura del Congresso, Ahmet Turk ha detto “Non sono i kurdi ad avere in mano la chiave che risolve il problema” e ha criticato il Governo per la mancanza di “approcci coraggiosi”.
Sottolineando che i kurdi stanno insistendo per una soluzione pacifica della Questione kurda, egli ha anche affermato che i kurdi sono stati trattati come terroristi dall’opinione pubblica nazionale ed internazionale.
Un resoconto con i suggerimenti per una soluzione della questione kurda sarà consegnato al Presidente Abdullah Gül, ai partiti politici e alle NGOs. (EZÖ/EK/AG)

martedì 16 giugno 2009

Iran: la voce della piazza

Intervista a uno degli studenti che guida la protesta di piazza contro la vittoria elettorale di Ahmadinejad.
leggi su peacereporter.net

domenica 14 giugno 2009

Iranian Election Riots 2009

Violent Scenes as Mahmoud Ahmadinejad is re-elected as President of Iran,Police Beat Protesters
Protest against fake elections TEHRAN IRAN 13 June 2009

La voce dei curdi iraniani
Intervista a due dirigenti del Pjak, che dai monti del Kurdistan iracheno combattono il centralismo di Teheran.
leggi su peacereporter.it

sabato 13 giugno 2009

Terrorismo di Stato in Turchia

Terrorismo di Stato in Turchia. Tratto da una puntata di Report del 2003 su Rai3.

martedì 9 giugno 2009

Bambini iniziano sciopero della fame in prigione

İSTANBUL (DİHA) - Sei bambini nel carcere per bambini di Maltepe hanno iniziato uno sciopero della fame a causa delle violenze in prigione.
A Istanbul vi sono bambini di età inferiore ai 18 anni che sono stati arrestati dopo le manifestazioni del 15 febbraio.Sei bambini nel carcere di Maltepe hanno sostenuto che erano sotto attacco fisico delle guardie e che hanno iniziato uno sciopero della fame. Il padre di V.B di sedici anni Şerif Bulut ha sostenuto che è venuto a conoscenza dell'inizio dello sciopero della fame attraverso una conversazione telefonica con suo figlio.Egli ha notato di essere venuto a conoscenza da suo figlio che loro erano sotto attacco fisico e uno dei bambini è stato posto in una cella singola.Loro sono in sciopero della fame da tre giorni.Egli ha sostenuto che la conversazione è stata tagliata immediatamente.V.B ha detto informate tutti. Bulut si è rivolto alla sezione di Istanbul di IHD (Associazione dei diritti umani). E' preoccupato circa le condizioni dei bambini e chiede a tutti di essere sensibili.

lunedì 8 giugno 2009

Planet Kurdistan alla Biennale d'arte di Venezia

Planet Kurdistan è un laboratorio d’idee, proposte e progetti con l’obiettivo di contribuire alla discussione sulla identità culturale kurda. È un processo di immaginazione collettiva in grado di rappresentare tutte le complessità e diversità di questo popolo e a stimolarne un futuro condiviso.
leggi su planetk.org

sabato 6 giugno 2009

Mesopotamya - Kurdistan turco

Diyarbakır, conosciuta anticamente col nome di Amida, è situata su un altopiano di basalto in prossimità delle sponde del fiume Tigri ed è considerata la capitale del Kurdistan turco...

Mesopotamya - Hasankeyf
Mesopotamya - Mardin
Mesopotamya - Nusaybin
Mesopotamya - Dogubayazit
Mesopotamya - Van

mercoledì 3 giugno 2009

Turchia, centinaia di minori arrestati per terrorismo

Pochi classificherebbero Hebun Akkaya, diciassettenne dalla acuta voce nasale e dalle maniere educate, come sostenitore di una organizzazione terroristica. Ma il tribunale di Diyarbakir lo ha fatto. Capo d'accusa: l'aver protestato per le condizioni carcerarie di Abdullah Ocalan, capo del Partito dei Lavoratori Curdi (Pkk) attualmente in prigione.
leggi su peacereporter.net

martedì 2 giugno 2009

Sosteniamo la resistenza democratica del popolo curdo

Giovedì 4 giugno Un ponte per… organizza un presidio davanti all’Ambasciata Turca a Roma per protestare contro la violazione dei diritti della minoranza curda.
leggi su unponteper.it

lunedì 1 giugno 2009

Amnesty International rapporto 2009 Turchia

I diritti umani hanno risentito del contesto di instabilità politica e di scontri militari. Sono aumentate le segnalazioni di tortura e altri maltrattamenti, mentre le voci del dissenso hanno subito persecuzioni e intimidazioni. Il diritto di riunione pacifica è stato negato e le forze dell'ordine hanno impiegato forza eccessiva per disperdere i manifestanti. Le disposizioni di legge anti-terrorismo sono state usate anche per ridurre la libertà di espressione.
leggi il rapporto annuale 2009 sulla Turchia: amnesty.it

Azadiya Te Azadiya Me Ye

La tua libertà è la nostra libertà

Report video della delegazioni italiane presenti nel Kurdistan turco per il Newroz 2009 e le elezioni amministrative. Il Newroz, la vittoria del DTP, i brogli di Agri, la marcia di Amara, l'operazione contro il DTP, la violenza della polizia sui bambini.