venerdì 29 luglio 2011

Turchia: tra le 800 e le 1400 persone verranno arrestate dopo il Ramadan

Il giornalista Fatih Altaylı ha affermato che dopo il mese di Ramadan, saranno arrestate fra le 800 e le 1400 persone, inclusi i deputati kurdi. Parlando ad Habertürk ieri, il giornalista Fatih Altaylı ha aggiunto alcuni nuovi dettagli al presunto piano del Primo Ministro Recep Tayyip Erdogan per distruggere il movimento politico kurdo. Secondo Altaylı, la Turchia porterà avanti una operazione congiunta con la regione del Kurdistan federale (Iraq) e gli Stati Uniti d'America. Dalle colonne del suo giornale, Altaylı ha oggi affermato che tra le 800 e le 1400 persone verranno arrestate. Altaylı ha detto che c'è una lista di nomi di persone da arrestare, fra cui anche i membri, amministratori e portavoce del Congresso della Società Democratica (DTK). La lista includerebbe anche nomi di membri del BDP (Partito della Pace e della Democrazia) e alcuni deputati che sono stati eletti alle elezioni del 12 giugno ma che non hanno ancora giurato in parlamento. D'altro canto, si è detto anche che il governo lancerà una “operazione di sicurezza” molto pesante che molto probabilmente verrà appoggiata dagli Stati Uniti e dal Governo kurdo del Nord Iraq. ANF / ISTANBUL ANF NEWS AGENCY

14 giorni di bombardamenti iraniani

Secondo fonti del PKK e del PJAK, l'operazione dell'esercito iraniano lungo la linea di confine, 10-15 km, impiega 30 mila soldati e ha concluso il suo 14° giorno di attacchi. La comunità internazionale è ancora in silenzio. Il presidente del Consiglio Esecutivo del KCK (Unione delle comunità kurde) Murat Karayilan osserva che l'Iran intende invadere il centro di Qandil e sottolinea che l'operazione è "un piano di invasione nato dalla cooperazione Turchia-Iran". Fonti kurde registrano che l'Iran e la Turchia intendono escludere i kurdi dal nuovo disegno del Medio Oriente, indebolendoli con questa operazione militare.

giovedì 28 luglio 2011

Le Madri della Pace come scudi umani

Sirnak / Diyarbakir (DİHA) - Le Madri della Pace di Silopi hanno dichiarato l'intenzione di andare verso la frontiera con la Regione federativa del Kurdistan (Iraq) come scudi umani per condannare gli attacchi dei militari iraniani ai villaggi kurdi. Domani i deputati del BDP (Partito della Pace e della Democrazia), sindaci e rappresentanti delle ONG terranno una marcia per protestare contro l'attacco che ha costretto molte famiglie kurde a  lasciare la loro patria. Sono 12 giorni che i soldati iraniani bombardano i villaggi kurdi al confine con l'Iraq nei pressi del monte Qandil.

Kurdistan map

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mercoledì 27 luglio 2011

Attacchi Iraniani nei territori Kurdi

UIKI-ONLUS Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia - L’Iran tramite l'Iranian Revolutionary Guards Corps (IRGC) ha varcato i confini nell' Kurdistan iracheno bombardando i villaggi kurdi, causando centinaia di sfollati e molti feriti, inclusi donne e bambini. Tali azioni militari hanno danneggiato irrimediabilmente anche molti terreni adibiti ad allevamento e numerose coltivazioni, compromettendo così l’economia del luogo e la sopravvivenza dei suoi abitanti. E’ fatto noto che il regime iraniano da anni attacca i territori kurdi e come riportato da Cabar Yawer portavoce del ministro dei Perchmergher, dal 2007 ad oggi si sono registrati più di 400 villaggi evacuati a seguito del bombardamenti eseguiti per mano Iraniana e Turca. La situazione si sta aggravando e la popolazione kurda ne sta pagando le conseguenze, i bombardamenti da parte delle forze armate Iraniane hanno provocato 3 morti tra i civili a Qalashin, 3 a Merga Mira e a Zele una donna versa in condizioni disperate a causa delle ferite subite. La Croce Rossa ha fatto inoltre sapere che ad ora il numero degli sfollati è salito a 800.

Turchia: fosse comuni nella regione kurda

Newala Kasaba, due parole che il popolo kurdo ha in testa come se fossero state scolpite nella loro mente. E in effetti è così. Newala Kasaba concentra in sé la maggior parte di ciò che è stata la guerra sporca contro il popolo kurdo. Newala Kasaba è un ampio campo collinare, alla periferia immediata di Siirt. Potrebbe essere una discarica. E infatti si possono trovare immondizie. Ma basta camminare a piedi per pochi metri per capire che questa terra nasconde qualcosa di più raccapricciante e orribile. Come sacchi della spazzatura, stanno venendo a galla, però non contengono spazzatura. Pezzi di vestiti rivelano ciò che è veramente nascosto sotto questi campi. La gente di Siirt conosce da molto tempo quale verità è stata sepolta qui per essere occultata ancora una volta, nelle intenzioni di coloro che commisero l'orrendo crimine di rapire gente, torturarla, ucciderla e infine scaricare e seppellire i loro corpi come fossero spazzatura. Newala Kasaba è un enorme cimitero, un cimitero dove sono stati sepolti gli orrori della guerra dello Stato turco contro i kurdi. Ma la verità non può essere sepolta per sempre. E infatti coloro che sono stati sepolti stanno lottando per uscire, per ricordare a tutti gli orribili, crudeli crimini commessi dallo stato turco.

martedì 26 luglio 2011

Guerra sporca contro i kurdi

Dopo la politica di apertura verso il problema kurdo presto trasformata in un fiasco, il governo AKP del primo ministro Recep Tayyip Erdogan torna alle pratiche degli anni '90. Il governo turco ha deciso di rafforzare le unità speciali della polizia contro la popolazione kurda. Erdogan, che oggi ignora e reprime le richieste del popolo kurdo, si presta ad essere il salvatore dei palestinesi. Negando il diritto all'istruzione in lingua kurda nel suo paese, ha denunciato l'assimilazione in Germania e in Francia, sostenendo che l'assimilazione è un crimine contro l'umanità. La lingua kurda è stata registrata come una lingua sconosciuta al processo di Diyarbakir che vede imputati migliaia di sindaci e politici kurdi.

lunedì 25 luglio 2011

Campo di lavoro nel Kurdistan turco

Le associazioni italiane Europa Levante e Pangea Mundi in collaborazione con Baglar Kadin Koperatifi organizzano un campo di lavoro e conoscenza nella città di Diyarbakir-Amed, nella regione del Kurdistan turco (Sud-Est dell’Anatolia), dal 15 al 26 settembre 2011.  Il campo si terrà presso la sede della Baglar Kadin Koperatifi - cooperativa di donne situata nella municipalità di Baglar - che dal 2005 si occupa di fornire corsi di formazione, sostegno legale e psicologico alle donne appartenenti a famiglie disagiate. Scopo del campo è di far conoscere e condividere le attività della Baglar Kadin Koperatifi e di partecipare insieme a loro al Mesopotamia Social Forum (MSF) di Diyarbakir (20-25 settembre 2011).
Per informazioni e prenotazioni: workcamp.europalevante@gmail.com

domenica 24 luglio 2011

Roma: Manifestazione davanti all'Ambasciata d'Iran

La Comunità Kurda in Italia in collaborazione e la Rete Kurdistan Roma vi invitano a partecipare alla Manifestazione di protesta che si terrà lunedì 25 luglio 2011 nello spazio antistante all’Ambasciata Iraniana di Roma (Via Nomentana, 343) dalle ore 15.30. leggi tutto 

DTK prime elezioni dopo la dichiarazione di autonomia democratica

Diyarbakir (DİHA) - Dopo la sua dichiarazione di autonomia democratica, il DTK (Congresso della Società Democratica) ha annunciato che si terranno le elezioni dei delegati il 30 e il 31 luglio in 43 distretti. Il DTK è la più grande piattaforma della società civile nella regione e lavora da cinque anni per la soluzione della questione kurda. La nuova Assemblea Generale è composta di 850 delegati e ci sarà una quota di genere del 40 per cento. Dopo il processo di votazione, ci sarà lo scrutinio, se due delegati in una stessa regione hanno la stessa quantità di voti e uno di loro è una donna, la donna vince. Se due candidati dello stesso sesso hanno la stesso numero di voti andranno a un sorteggio.

Iran: guerra contro i ribelli kurdi

Forze iraniane stanno conducendo una grande operazione militare dal 16 luglio sulle aree di confine con il Kurdistan iracheno. Finora tutti i tentativi di infiltrarsi nel confine iracheno, sono stati sventati dai guerriglieri kurdi del PJAK. A seguito di pesanti perdite, tra cui dieci comandanti, l'esercito iraniano ha inviato rinforzi e armi pesanti sul confine per invadere il monte Kandil (Kudistan irakeno). Dopo il PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan) il PJAK (Partito per una Vita Libera in Kurdistan) è la più grande organizzazione armata kurda. I bombardamenti iraniani contro i villaggi kurdi continuato dall'inizio dell'operazione, diventando sempre più violenti. Secondo fonti locali, l'esercito ha avvertito gli abitanti dei villaggi di abbandonare la zona. Almeno cinque persone sono rimaste ferite, tra cui una donna iraniana nel bombardamento sul villaggio di Sune, vicino a Qala Dize, nel Kurdistan iracheno. Almeno 300 commandos turchi sono stati dispiegati al confine per portare il sostegno del governo turco dell'AKP al regime iraniano nella guerra contro i ribelli kurdi. In questa guerra ingiustificata contro il PJAK, che stava osservando un cessate il fuoco dal 2009, alcuni soldati iraniani sono fuggiti, in particolare nelle aree di Sardasht e Piranshahr indicano fonti locali. Le "guardie di villaggio", i membri di una milizia creata dalle autorità iraniane per contrastare la guerriglia, si sono rifiutare di partecipare alla guerra contro i "fratelli kurdi". ANF / NEWS

sabato 23 luglio 2011

Siria: prigionieri kurdi in sciopero della fame

Halep (DİHA) - Dal 15 luglio circa duecento prigionieri kurdi stanno attuando uno sciopero della fame nella prigione di Mislimiye ad Aleppo. Un rappresentante dell'Iniziativa per le famiglie dei detenuti, Mehmed Osman ha comunicato che i prigionieri protestano contro il mancato rilascio dei detenuti kurdi, nonostante l'annuncio di amnistia generale e il peggioramento delle condizioni di vita in carcere."Nessuno dei prigionieri kurdi è stato rilasciato da tre mesi, dal momento della proclamazione di amnistia generale. Inoltre, i prigionieri ci hanno detto di essere esposti a maltrattamenti e che i loro compagni malati non vengono nemmeno considerati". Secondo Osman, i prigionieri continueranno lo sciopero della fame fino a ottenere la loro liberazione. Il presidente Bashar al-Assad ha dichiarato amnistia generale due volte il 31 maggio e il 21 giugno 2011, senza alcuna eccezione.(gu)

Siria: attaccati manifestanti kurdi a Qamishli

Centinaia di poliziotti e miliziani fedeli al presidente siriano Bashar Assad hanno usato manganelli per attaccare migliaia di manifestanti pro-democrazia nella principale città kurda di Qamishli. La polizia ha sparato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti, ferendo diverse persone. I manifestanti hanno urlato slogan chiedendo libertà politiche e la fine delle discriminazioni contro la minoranza kurda siriana.

venerdì 22 luglio 2011

Roma: Manifestazione davanti all'Ambasciata d'Iran

La Comunità Kurda in Italia in collaborazione e la Rete Kurdistan Roma vi invitano a partecipare alla Manifestazione di protesta che si terrà lunedì 25 luglio 2011 nello spazio antistante all’Ambasciata Iraniana di Roma (Via Nomentana, 343) dalle ore 15.30.
La Comunita Kurda in Italia in collaborazione con la Rete Kurdistan Roma organizza una manifestazione di protesta per denunciare l’atteggiamento offensivo e criminale del Regime Iraniano che sta attuando una serie di azioni criminose e violente ai danni della popolazione kurda. L’esercito Iraniano ha attraversato illegalmente la frontiera addentrandosi nel Kurdistan Iracheno e bombardando i villaggi, causando centinaia di sfollati e numerosi feriti tra la popolazione inerme. Facciamo appello alla Comunità Internazionale, agli Stati Europei, alle Nazioni Unite e allo Stato italiano per far si che adottino le misure necessarie per condannare le continue violazioni dei diritti umani perpetrate dall’Iran, chiediamo altresì che le operazioni militari condotte illegalmente dal regime Iraniano contro la popolazione Kurda, cessino immediatamente.

giovedì 21 luglio 2011

Attaccato ufficio del BDP a Instanbul

ISTANBUL (DİHA) - Ancora un altro attacco razzista contro i kurdi nel quartiere Zeytinburnu a Istanbul. Un gruppo di ultra-nazionalisti armati di coltelli e inneggiando slogan come "i martiri non muoiono e la Turchia non può essere divisa" e "La Turchia è turca e turca resterà", hanno marciato contro la sede del BDP del quartiere. La polizia ha scoraggiato il gruppo di ultra-nazionalisti ad entrare nel palazzo del BDP respingendoli con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua, il gruppo ha rotto tutte le finestre dell'edificio lanciando pietre.

Cinquanta feriti e sedici arresti a Siirt

Siirt (DİHA) - La polizia ha fatto irruzione nella tenda eretta per la veglia funebre di un guerrigliero delle HPG (Forze di Difesa Popolare) Mahfuz Aykaç ucciso dall'esercito nei giorni scorsi. 50 visitatori sono rimasti feriti, tra cui il sindaco di Kurtalan, Sakir Evirgen, Isa Adırt dell'esecutivo del  BDP e il giornalista TatlI Ekrem. È stato riferito che la polizia ha confiscato al giornalista le macchine fotografiche e altri oggetti, mentre il numero di arresti è salito a 16.

martedì 19 luglio 2011

Rilasciata sindaca kurda di Yuksekova

Van 18 Luglio (AKnews) - Ruken Yetiskin, ex sindaca di Yüksekova, città a maggioranza kurda nella provincia di Hakkari, ha lasciato oggi la prigione dopo aver scontato 10 mesi di carcere. Yetiskin è stata accusata dai magistrati di promuovere il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK). L'ex sindaca ha dichiarato che pur essendo stata strappata dal suo mandato, continuerà il suo lavoro politico "dal punto in cui e' stata fermata".

lunedì 18 luglio 2011

Chiomonte vs Kurdistan - Mercoledì 20 luglio 2011

CAMPEGGIO NO TAV A CHIOMONTE
Mercoledì 20 luglio ore 21.00 “KURDISTAN IL PAESE CHE NON C’E’ ” con Antonio Olivieri, dell’Associazione “Verso il Kurdistan”. Proiezione di materiali video sulle manifestazioni del Newroz 2011, film: “Primavera in Kurdistan” di Stefano Savona [sulla resistenza del PKK nei Monti Qandil].
Programma completo: www.notav.info

sabato 16 luglio 2011

Tentativo di linciaggio contro la cantante kurda Aynur Dogan

ISTANBUL (DİHA) - Un tentativo di linciaggio contro la cantante kurda Aynur Dogan si è verificato durante un concerto jazz "Mujeres de Agua" parte del 18° Istanbul Jazz Festival. Aynur Dogan ha cantato un paio di canzoni in kurdo ed un gruppo composto da circa dieci persone ha cominciato a gridare "i martiri sono immortali, la nostra terra è indivisibile", riferendosi all'ultimo conflitto armato scoppiato nei giorni scorsi a Silvan (Diyarbakir) che ha visto la morte di 13 soldati. La cantante ha dovuto lasciare il palco. Il gruppo di nazionalisti è stato allontanato dalla sicurezza e Aynur Dogan è potuta risalire sul palco accolta da un caloroso applauso del pubblico. L'organizzazione dell'Istanbul Jazz Festival ha emesso un comunicato stampa e ha condannato il tentativo di linciaggio.

venerdì 15 luglio 2011

Guardie di villaggio affermano che i 13 soldati morti ieri a Silvan sono vittima dei bombardamenti operati da aerei turchi

Sorgono dubbi su quanto avvenuto realmente ieri nella regione di campagna di Silvan (Diyarbakır). A seguito di giorni di scontri 13 soldati turchi sono morti e sono stati recuperati i corpi di due guerriglieri. Un guardiano di villaggio, testimone degli scontri nell'area rurale del villaggio di Dolapdere, ha affermato che l'incendio è scoppiato in seguito al bombardamento dell'area da parte dell'esercito turco. Contraddicendo le dichiarazioni dello stato maggiore, che ha riferito che i 13 soldati morti e i 7 feriti erano la conseguenza di una granata scagliata dei guerriglieri, il guardiano di villaggio e testimone oculare ha affermato quanto segue circa lo scontro nell'area: "lo scontro ha avuto luogo in due posti diversi dove alcune unità sono state inviate qualche ora dopo. L'incendio - che apparentemente e ovviamente non può essere scoppiato a causa di granate come affermato dai media - è scoppiato dopo che due aerei hanno sganciato bombe sull'area dove erano posizionati sia i guerriglieri sia i soldati. I 13 soldati sono morti nell'incendio provocato dagli aerei dell'esercito turco”. Il testimone oculare, che ha parlato con ANF chiedendo di non rendere pubblico il suo nome, ha detto: "Le operazioni erano in corso da quattro giorni. Lo scontro, che è iniziato verso mezzogiorno, non si è verificato a causa di un'imboscata, che mai si verifica nelle ore centrali del giorno in quanto rischiosa. Mentre commando e altre unità militari venivano inviate nella zona dopo il primo scontro, tutte le strade che portano ai villaggi sono state chiuse dai soldati. Nessuno poteva entrare in un'area di 15-20 chilometri. Circa due ore dopo lo scontro, aeroplani hanno raggiunto l'area dove i commandos e gli altri soldati si stavano fronteggiando. Era in corso l'attacco fra le posizioni dei guerriglieri e dei soldati. Dopo una incursione nella regione di Silvan, gli aerei sono tornati indietro e hanno lanciato bombe sull'area degli scontri. Il grande incendio è scoppiato dopo questo bombardamento”.

giovedì 14 luglio 2011

Le richieste del BDP al governo turco

Per il BDP occorre accordarsi su alcune risposte preliminari per entrare in Parlamento. Il partito della Pace e della democrazia (BDP) ha reso noto il testo delle sue richieste al governo turco per risolvere la crisi dopo che i membri del BDP eletti si sono rifiutati di prestare giuramento in parlamento come segno di protesta per l'ininterrotta detenzione dei candidati indipendenti eletti. Il BDP ha incontrato rappresentanti dell'AKP ieri e oggi ma i colloqui sono terminati apparentemente senza una posizione condivisa. Il BDP chiede il rilascio di tutti i candidati dalla prigione e che ad Hatip Dicle venga restituito il suo seggio parlamentare cancellato dal consiglio supremo delle elezioni. Per questo il BDP ha proposto emendamenti costituzionali. Il BDP ha chiesto inoltre emendamenti alle leggi elettorali. Il BDP sottolinea che il luogo dove discutere e trovare le soluzioni è il parlamento turco, e che i deputati del BDP vogliono giurare in parlamento e iniziare i negoziati. Si riferisce che il partito di governo AKP ha rifiutato le richieste del BDP. Il BDP ha ottenuto 36 seggi alle elezioni dello scorso mese. I deputati pro-kurdi stanno chiedendo al governo di introdurre riforme legislative per assicurare il rilascio di cinque deputati in custodia a causa delle leggi anti-terrorismo. Un sesto deputato kurdo in carcere, Hatip Dicle, ha perso il suo seggio a causa di una condanna per una discorso da lui tenuto e considerato sedizioso. ANF NEWS AGENCY

Duri scontri a Silvan: 13 soldati turchi morti e sette feriti

Secondo alcuni rapporti, duri scontri fra esercito turco e guerriglieri del PKK si sono verificati a Silvan (provincia di Diyarbakir) in seguito alle operazioni in corso da parte delle forze armate turche. Inizialmente è stato detto che almeno un soldato era morto, ma informazioni più recenti parlano di tredici soldati uccisi e sette feriti. Seguiranno aggiornamenti.

Incontro fra BDP e AKP

L'incontro fra il partito al governo AKP, lo speaker del parlamento Cemil Çiçek e la delegazione del BDP (Partito della Pace e della Democrazia) è terminato oggi ma riprenderà domani. Sottolineando che il BDP è aperto al dialogo in qualsiasi momento, il presidente del gruppo parlamentare Selahattin Demirtaş ha affermato quanto segue: "Abbiamo avuto un incontro oggi a seguito dell'invito dallo speaker del parlamento Cemil Çiçek. Abbiamo parlato con la delegazione dell'AKP a proposito della attuale crisi politica.

martedì 12 luglio 2011

Undici persone arrestate tra cui tre bambini

ANKARA (DİHA) - La polizia ha condotto una serie di incursioni ad Adana e arrestato quattro cittadini, tra cui due bambini, un membro del BDP ed un attivista del Centro Culturale della Mesopotamia (MKM). Il dipartimento di polizia di Diyarbakir ha fatto irruzione in una casa ed ha arrestato un ragazzo di 17 anni che è stato trasferito nel carcere di Tipo E di Diyarbakir con l'accusa di aver lanciato pietre ai poliziotti. Sei impiegati delle Poste (PTT) sono stati arrestati davanti alla Grande Assemblea Nazionale della Turchia ad Ankara. Gli impiegati volevano protestare contro l'azienda subappaltatrice e parlare con il leader politico dell'Assemblea. I lavoratori sono stati licenziati da aziende subappaltatrici senza alcun diritto di compensazione. Chiedono al governo di essere assunti come lavoratori a tempo indeterminato.

Unione Europea: Il dialogo è l'unica via percorribile

La Presidente della commissione parlamentare mista Unione Europea - Turchia (CPM UE) Helene Flautre ha dichiarato di sostenere i negoziati tra il leader del PKK Abdullah Ocalan e lo Stato turco. Osservando che una soluzione libera dalla violenza può essere raggiunta solo attraverso colloqui reali con Ocalan, Flautre ha osservato che "Questi colloqui devono proseguire in modo più profondo e più forte per evitare ulteriori sofferenze e dolori". La Flautre ha anche aggiunto che "La questione deve essere portata all'ordine del giorno e tutti i soggetti interessati dovrebbero essere inclusi nel processo per trovare una soluzione al problema".

lunedì 11 luglio 2011

I sindaci kurdi per l'autonomia democratica

101 sindaci kurdi hanno richiesto di fare una dichiarazione unilaterale per l'autonomia kurda e hanno detto che il Congresso della Società Democratica (DTK) dovrebbe riunirsi d'urgenza per discutere la questione. I sindaci insieme a 10 presidenti di consigli comunali si sono riuniti a Diyarbakır per discutere i recenti sviluppi politici in Turchia riguardanti la questione kurda. Nell'agenda dei sindaci il risultato delle elezioni del 12 giugno e il boicottaggio parlamentare del partito della Pace e della Democrazia (BDP). 

Ocalan: raggiunto un accordo per la costituzione di un Consiglio di Pace

Il presidente del parlamento Ciçek dovrebbe giocare un ruolo per trovare una soluzione alla crisi parlamentare e alla questione kurda. Il leader kurdo Abdullah Ocalan ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con la delegazione turca per la costituzione di un Consiglio di Pace che lavorerà per trovare una soluzione alla questione kurda. Durante il colloquio con i suoi avvocati nella prigione di Imrali, Ocalan ha detto che i negoziati tra lui e lo stato turco hanno raggiunto lo stadio di passi concreti. Ha affermato che la delegazione dello stato ha accettato di creare una iniziativa civile definita “Consiglio di Pace” entro un mese. Ocalan non ha rivelato i dettagli rispetto alle modalità con le quali verrà costituito il Consiglio e da chi sarà guidato.

giovedì 7 luglio 2011

Nessuna prescrizione per il caso di Vedat Aydın

Vedat Aydın fu prelevato dalla sua casa da persone che si qualificarono come poliziotti nel 1991 e trovato più tardi torturato e ucciso vicino a Maden. Il caso riguardante l'uccisione dell'ex-presidente del partito HEP di Diyarbakır Vedat Aydın il 5 luglio del 1991, è stato salvato dalla prescrizione in extremis. Il termine temporale è stato prolungato per altri dieci anni dal momento che Şükran Aydın, moglie del politico kurdo, ha presentato istanza di precetto per l'identificazione. Secondo il quotidiano Özgür Gündem sua moglie Şükran Aydın ha scongiurato la chiusura del processo per prescrizione consegnando il precetto per l'identificazione ai capi della Procura. L'accusa sta indagando la dichiarazione secondo la quale sarebbero stati identificati otto membri del JİTEM fra cui Mahmmut Yıldırım, con il nome in codice “Yeşil”, e ha emesso un mandato di cattura per partecipazione ad una organizzazione criminale e per il crimine di omicidio. Di conseguenza, il caso potrà restare aperto fino al 5 luglio 2021. Vedat Aydın, il presidente della sezione di Diyarbakir del Partito del Lavoro del Popolo (HEP), poi disciolto, fu trovato morto in una strada vicino Malatya il 7 luglio 1991. L'assassinio di Aydın è comunemente attribuito all'organizzazione illegale interna alla gendarmeria nota come JİTEM (sezione Intelligence e Controterrorismo della Gendarmeria), che sfruttava i grandi poteri a lei attribuiti in quanto parte dell'antiterrorismo per terrorizzare la popolazione locale e controllare e partecipare in attività commerciali illegali nella regione.

La Corte Costituzionale rigetta l'appello per Dicle

ANKARA (DİHA) - Gli avvocati di Haitp Dicle hanno fatto appello alla Corte Costituzionale contro la decisione della Suprema Corte Elettorale che ha tolto a Dicle il suo posto in parlamento, basandosi su una disposizione costituzionale che dice che nessun altra autorità oltre al Parlamento può togliere ad un deputato il suo mandato. Il Tribunale di Ankara ha condannato Dicle" per aver prodotto propaganda per il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) nel 2009 e la Suprema Corte di Appello ha confermato la decisione nel Marzo di quest'anno.La Corte aveva condannato Dicle ad 1 anno e 8 mesi di prigione per accuse di terrorismo. Dicle è attualmente sotto processo dal Tribunale Militare di Diyarbakir come indagato come appartenente ad un presunto ramo segreto urbano del PKK, il KCK (Unione delle Comunità Kurde).

Report del BDP sui campi per i rifugiati dalla Siria

Il BDP ha fatto notare come i rifugiati siriani siano isolati e tagliati fuori dal resto del mondo. Una delegazione del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) ha annunciato un rapporto riguardante il campo di rifugiati siriani nel distretto Altıözü di Hatay. Nel giudicare il campo come un “campo di isolamento”, il rapporto afferma; "E' inaccettabile usare i rifugiati siriani per ragioni politiche. Il Governo siriano dovrebbe trasformarsi in un governo democratico approvando modifiche legislative e costituzionali basate su principi democratici. Ci sono seri ostacoli nei confronti delle libertà di pensiero, espressione, differenti strutture e credi. Ad esempio, i kurdi sono il cinque percento della popolazione ma non posseggono ancora una identità”.

Il DTK ha divulgato i preparativi per l'assemblea generale

Nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del portavoce del DTK (Congresso della Società Democratica) Cemal Coskun e del membro permanente del Consiglio del DTK e parlamentare del BDP (Partito della pace e della Democrazia) di Diyarbakır, Altan Tan, il DTK ha informato circa i preparativi per l'incontro generale da tenersi il 30 e 31 di luglio. Nel valutare i recenti sviluppi politici e la crisi parlamentare, il portavoce del DTK Cemal Coşkun ha affermato quanto segue; "Stiamo attraversando un processo che se non risolto può finire nel caos. La responsabilità della crisi è dell'AKP che intende prendere la volontà del popolo in ostaggio, condurre il processo per una nuova costituzione da solo e di conseguenza dare vita a un governo presidenziale. Il risultato delle elezioni ha scontentato l'AKP i cui obiettivi sono ora trattati attraverso il Consiglio Supremo delle Elezioni (YSK) e il sistema giudiziario. La decisione del boicottaggio va mantenuta e i deputati devono stare a fianco del loro popolo fino a quando le applicazioni illegali non siano cessate".

mercoledì 6 luglio 2011

Ultimatum per il giuramento parlamentare

Il vice presidente del gruppo parlamentare dell'AKP, Mustafa Elitaş, ha avvertito che i deputati del principale partito di opposizione CHP (Partito Popolare Repubblicano) possono perdere il loro mandato, se non prestano il loro giuramento parlamentare entro il 15 luglio. Se i deputati del CHP perdono i loro seggi in Parlamento, oltre il 5 per cento dei seggi parlamentari sarà vuoto e sarà necessario tornare al voto. Il leader del CHP Kemal Kılıçdaroğlu ha risposto che "non cederà alle minacce e ai ricatti. Un partito che non può proteggere il voto dei cittadini non può proteggere la democrazia, lo Stato di diritto ei diritti umani fondamentali", ha concluso. Due deputati del CHP sono attualmente in carcere, Mustafa Balbay e Mehmet Haberal, accusati di avere legami con Ergenekon, la rete clandestina criminale accusata di aver complottato per rovesciare il governo. Diversa è la posizione del BDP. (Partito kurdo per la pace e la democrazia) che ha attuato il boicottaggio del Parlamento per protestare contro la decisione della Commissione elettorale suprema (YSK) in merito ad Hatip Dicle e altri cinque dei suoi deputati in carcere. Contrariamente al CHP, il BDP non ha partecipato alla sessione di apertura del parlamento. Un totale di 36 deputati indipendenti sostenuti dal BDP sono stati eletti nelle elezioni del 12 giugno. Sei di questi sono attualmente agli arresti, nell'ambito del processo all'Unione delle Comunità kurde (KCK). en.firatnews.com

martedì 5 luglio 2011

O Hatip Dicle torna da noi o noi andremo da lui

Diyarbakir (DİHA) Ahmet Türk co-presidente del Congresso della Società Democratica (DTK) e del Partito per la Pace e la Democrazia (BDP) in un'assemblea popolare su "Costituzione democratica e soluzione del problema Kurdo" ha dichiarato: "Promettiamo di continuare la nostra lotta fino alla fine: o Hatip Dicle torna da noi o noi andremo da lui". Riferendosi alle dichiarazioni del primo ministro Recep Tayyip Erdogan 'i deputati del blocco prima o poi verranno al parlamento come agnelli' Türk ha detto: "Questo popolo ha attraversato torture, omicidi, crudeltà e repressione. Le minaccie non ci spaventano." Türk ha continuato: "Stiamo vivendo un importante processo, prenderemo decisioni significative in Kurdistan, nonostante la nostra insistenza sulla politica democratica e tutti i nostri sforzi, siamo stati portati fuori dal parlamento e messi in carcere. I nostri partiti sono stati chiusi e molti dei nostri deputati sono stati spogliati del loro mandato legale. Resteremo qui e non andremo in parlamento a meno di non discutere dei problemi della gente e di trovare una soluzione democratica alla questione curda." Türk ha concluso il suo discorso con un verso dal noto poeta curdo Cigerxwîn: "Avremmo preferito andare all'inferno liberamente più che andare in paradiso con qualche peccato."

lunedì 4 luglio 2011

Verso Diyarbakir. Pace, libertà, giustizia in Turchia

Agosto 2011 - Delegazione di osservatori per il processo alla società civile kurda
La Rete Kurdistan Italia lancia l’iniziativa “Verso Diyarbakir. Pace, libertà, giustizia in Turchia” con l’intento di coinvolgere un ampio ventaglio di organizzazioni della società civile italiana ed europea interessate al futuro democratico della Turchia. Il prossimo 2 agosto 2011, in Turchia, riprenderà il processo di 151 esponenti della società civile kurda e turca arrestati nel corso dell’operazione di polizia “KCK” che ha riguardato 1.925 persone. L’operazione è scattata il 14 aprile 2009, in risposta alla significativa vittoria dell’allora DTP (oggi BDP) nelle elezioni amministrative del 2009, ed è proseguita in una escalation di violenta repressione ancora in atto.

sabato 2 luglio 2011

Roma - Sit-in venerdì 1 luglio 2011


Comunità Kurda Ararat - Rete Kurdistan Roma
Sit-in venerdì 1 luglio 2011 Piazza della Repubblica Roma

venerdì 1 luglio 2011

La decisione del YSK su Dicle è una grave violazione

Roma – Pietro Marcenaro, Presidente della Commissione per i Diritti umani del Senato e membro della Delegazione di Osservatori inviata in Turchia dal Consiglio d’Europa per le elezioni, ha affermato che la decadenza del mandato di Hatip Dicle costituisce “una grave violazione”.

La Turchia arresta la democrazia

 Rete Kurdistan Roma sit-in venerdì 1 luglio, dalle ore 15.30
Piazza della Repubblica (Roma)
  • Solidarity sit-in action in Rome for BDP deputies 
  • Rete Kurdistan (Kurdistan Net, the Italian solidarity movement with Kurdish people) has organized a solidarity sit in with the Labor, Democracy and Freedom Block deputies today. The sit in will draw attention to the fact that without the Peace and Democracy Party (BDP) and the Kurdish movement it would be very difficult in Turkey to build a Constitutional framework based on rights and recognition of all of the citizens of Turkey.

Il presidente Abdullah Gül incontra l'opposizione

Ankara - Il presidente Abdullah Gül ha incontrato Kemal Kılıçdaroğlu Çankaya leader del maggior partito d'opposizione CHP (Partito Repubblicano del Popolo) per colloqui volti a risolvere l'attuale crisi parlamentare, che ha caratterizzato l'inizio del terzo mandato del partito di governo AKP. Secondo Kılıçdaroğlu, il presidente ha espresso la sua preoccupazione per la situazione. Gül si incontrerà anche con Ahmet Türk (nella foto) e Şerafettin Elci deputati del Blocco Lavoro, Democrazia e Libertà, venerdì alle ore 11:30. Selahattin Demirtaş del Blocco ha dichiarato che il suo gruppo è "pronto come sempre ad ascoltare ciò che il presidente ha da dire. Noi non siamo intenzionati chiudere le porte al dialogo". Demirtaş ha aggiunto che "la nostra richiesta è chiara. Sel'AKP passa un emendamento costituzionale e si impegna a tenere le elezioni suppletive a Diyarbakir, dovremmo dare sostegno al progetto del governo di adottare una costituzione nuova di zecca. Ma sembra che l'Akp è a disagio per la situazione di Dicle e gli altri deputati in carcere". en.firatnews.com