giovedì 28 giugno 2012

Attaccata dai soldati la marcia per Roboski

I soldati turchi hanno attaccato la "Veglia per la Giustizia per Roboski". Lo slogan della manifestazione recita: "Non abbiamo dimenticato Roboski e non vogliamo che si dimentichi". I soldati hanno usato idranti per disperdere la gente che si univa alla marcia. La marcia sotto la guida del Congresso della Società Democratica (DTK) è affiancata da rappresentanti di molti partiti politici e organizzazioni non governative. I manifestanti chiedono giustizia, di fronte alla mancanza di qualsiasi procedimento giudiziario contro gli autori della strage. Aysel Tuğluk del DTK, Figen Yüksekdağ del ESP (Partito Socialista degli Oppressi), i rappresentanti del KESK, IHD, TMMOB e Iniziativa madri per la pace si sono uniti alla marcia, nonostante la pressione delle forze militari che per lungo tempo non hanno consentito alla gente di raggiungere l'ufficio del governatore nel villaggio di Roboski. La marcia si concluderà nella zona della strage del 28 dicembre 2011 in cui 34 civili, compresi 19 bambini, sono stati bombardati dagli aerei da guerra turchi.

mercoledì 27 giugno 2012

Lettera da un giornalista arrestato

Negli ultimi mesi la Turchia è venuta all'ordine del giorno a causa di una serie di violazioni delle libertà, dei diritti individuali, e soprattutto della libertà di stampa. Secondo i rapporti dell'International Press Institute e dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), in Turchia ci sono 57 giornalisti in stato d'arresto. Le organizzazioni di stampa che si trovano in Turchia invece hanno presentato la cifra di 68 giornalisti. Secondo il rapporto sulla libertà di stampa dell'organizzazione per il monitoraggio dei diritti e delle libertà della persona, Freedom House, nella classifica per la libertà di stampa la Turchia è al 112° posto. Si trova in una situazione simile a quella di paesi africani come il Kenya, il Senegal e l'Uganda. Com'è arrivata a questo punto la Turchia, un paese che nella gran parte delle analisi viene mostrato come un modello di democrazia sviluppata in Medioriente? Com'è stato possibile che la stampa venisse sottoposta in maniera preoccupante a queste pressioni? Giornalisti come colui che scrive queste righe, come sono stati arrestati?

29 giugno marcia per i giornalisti incarcerati

La Piattaforma per la Libertà dei Giornalisti ha rilasciato una dichiarazione scritta per annunciare una marcia per chiedere la libertà per più di 100 esponenti dei media incarcerati in Turchia. La marcia avrà luogo il 29 giugno e comincerà da Istiklal Caddesi ad Istanbul, nella zone centrale di Taksim e finirà con una conferenza stampa in Piazza Taksim. La marcia comincerà alle 19. La dichiarazione della Piattaforma per la marcia si conclude chiedendo solidarietà e partecipazione per tutte le vittime del Codice Penale turco e della Legge Anti-terrorismo a tutte le sezioni sotto processo e arrestate della società, dei parenti e delle organizzazioni di tutti i prigionieri, nonchè autori, editorialisti, accademici, artisti, avvocati, fori legali, sindcati, lavoratori, impiegati pubblici, pensionati, studenti, organizzazioni non governative e partiti politici."  ANF / ISTANBUL

martedì 26 giugno 2012

Arrestati 58 sindacalisti


58 membri della Confederazione dei Sindacati dei Lavoratori Pubblici (KESK) sono stati arrestati lunedì mattina nell´ambito dell´inchiesta “KCK” ad Ankara. L´operazione lanciata contro i membri del KESK (accusati di “appartenere alla Piattaforma del Lavoro Democratico” e di “far parte del Consiglio del KCK in Turchia”) è ancora in corso nei principali uffici di molti sindacati.  Tra gli arrestati vi sono il Presidente Generale del KESK Lami Özgen, il Segretario di Tüm Bel-Sen,  İzzettin Alpergin, il Segretario di Eğitim Sen, Mehmet Bozgeyik, e molti funzionari e membri dei principali sindacati. Con 40 sindacalisti attualmente in carcere, la Turchia detiene anche il record del maggior numero di sindacalisti dietro le sbarre. ANF / ANKARA

giovedì 21 giugno 2012

Delegazione verso il Kurdistan del Sud (Nord Iraq)

L'Associazione Verso il Kurdistan organizza per la settimana che va da sabato 29 settembre a domenica 7 ottobre, una delegazione nel Kurdistan del Sud, con l’obiettivo di conoscere quella realtà, l’evoluzione dello stato autonomo in quella parte d’Iraq, incontrare partiti e società civile e vedere luoghi e siti che hanno fatto la storia dell’umanità.

Violenza della polizia turca

Ahmet K. Che è stato ripreso in un video dove viene violentemente picchiato da un gruppo di ufficiali di polizia nel distretto Fatih di Istanbul. Ha raccontato di essere stato pestato per aver parlato in kurdo al telefono con suo fratello. Il pestaggio si è verificato martedì suscitando indignazione quando è stato pubblicato su numerosi siti web mercoledì. Ahmet K. si stava recando in ospedale assieme alla moglie per prelevare una parente ricoverata, una pattuglia della polizia gli intima di fermarsi e lui spiega che deve andare in ospedale urgentemente, incuranti di tutto i poliziotti hanno prelevato di forza l'uomo trascinandolo fuori dalla macchina. Una decina di agenti ha cominciato a colpire brutalmente l'uomo, non prestando orecchio alle urla della moglie che chiedeva agli agenti di fermarsi. Oltre che con dei bastoni, nel video si vedono alcuni ufficiali che picchiano l'uomo con le cinture. Dopo la pubblicazione del video, il governatore di Istanbul, Huseyin Avni Mutlu ha rilasciato una dichiarazione sulla vicenda e la polizia ha detto che cinque ufficiali coinvolti sono stati sospesi. Vittima Ahmet K., parlando a Haberturk TV, racconta "ho detto alla polizia che avevo fretta e ho aggiunto che ero un soldato e mi trovavo ad Istanbul per alcuni giorni. Nel momento in cui ho chiamato al telefono mio fratello e ho parlato con lui in kurdo, un poliziotto mi ha chiamato terrorista e ha cominciato a picchiarmi violentemente, anche altri poliziotti arrivati sul posto si univano al pestaggio." Ahmet K. conclude dicendo che si vergogna di vivere in questo paese. Oltre ai video casualmente catturati dai testimoni, la polizia turca causa migliaia di casi di tortura e violenza ogni anno, provocando anche morti in manifestazioni pacifiche. Tuttavia, gli agenti di polizia godono della più completa impunità. ANF ​​/ ISTANBUL

mercoledì 20 giugno 2012

Guerra in Kurdistan

Secondo una dichiarazione emessa dall’ufficio stampa delle Forze di Difesa del Popolo (HPG) ci sono stati attacchi alle basi militari di Şemdinli e Yüksekova nella provincia di Hakkari che hanno portato alla morte di 109 soldati e al ferimento di almeno altri 100 nel corso degli scontri che sono in atto dalla mattina del 19 giugno e che ancora continuano in alcune zone con il supporto di aerei da guerra, elicotteri cobra e obici (armi da fuoco di grosso calibro). Le HPG hanno dichiarato che 4 elicotteri “skorsky” sono stati abbattuti e altri nove sono stati danneggiati negli scontri che sono costati la vita a 15 guerriglieri. I nomi dei guerriglieri caduti verranno resi noti al più presto. Nelle dichiarazioni rilasciate ieri ed oggi circa gli attacchi dei guerriglieri e l’operazione in corso nell’area le autorità turche hanno dichiarato che 78 soldati sono stati uccisi e 19 feriti, mentre più di 20 guerriglieri sarebbero deceduti. Fonte: en.firatnews.com

Il BDP chiama alla solidarietà internazionale

Commissione legale BDP 
Cari Amici, Noi, come BDP (Partito della Pace e della Democrazia), vi invitiamo al prossimo processo KCK che si terra' presso la corte di speciale delle autorità di Istanbul. Il processo riguarda le operazioni in KCK in corso che hanno provocato arresti e procedimenti nei confronti di migliaia di politici curdi, avvocati, deputati, consiglieri, difensori dei diritti umani attivisti, accademici, giornalisti e molti altri attivisti che lavorano per organizzazioni non governative.
Mentre 35.117 persone sono in carcere con l'accusa di terrorismo in tutto il mondo, 12,897 di queste persone sono in Turchia. Questo esempio mostra che la Turchia occupa la testa dell'elenco delle violazioni dei diritti umani, che sono per lo piu' correlate alla questione curda.
E 'più che sufficiente per essere in grado di capire come il governo dell'AKP in Turchia sta cercando di reprimere e incarcerare tutte le parti democratiche della società e dell'opposizione, con il pretesto della "lotta contro il terrorismo".

lunedì 18 giugno 2012

Tredici prigionieri uccisi in un incendio

Sabato notte tredici prigionieri sono morti e altre cinque persone sono rimaste ferite nel carcere di Urfa. Fonti turche parlano di alcuni prigionieri politici che avevano avviato una protesta dando fuoco a letti e coperte. Da una dichiarazione fatta dal presidente del BDP di Urfa, İbrahim Ayhan, si apprende che la rivolta è iniziata per protestare contro le dure condizioni carcerarie, e che l'amministrazione carceraria e il Ministero della Giustizia sono da ritenersi responsabili per il massacro. Viene ricordato anche che precedentemente ci sono state proteste contro il sovraffollamento nel carcere che ospita circa un migliaio di prigionieri, pur avendo una capacità per 300 persone. Fuori dal carcere la polizia e i soldati hanno usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere i familiari delle vittime che cercavano di raggiungere il carcere. Si registrano feriti ed arresti. ANF ​​/ URFA

Operazioni e arresti in sei province

Oggi dieci persone sono state arrestate a seguito di un'operazione anti KCK (Unione delle comunità kurde) a Bitlis, Mardin, Van, Diyarbakir e Siirt. Le incursioni sono state effettuate su istruzione della Procura di Van. Sette giovani sono stati arrestati a Bitlis, uno a Mardin, uno a Van e uno a Diyarbakir. Altre sei persone sono state prese in custodia cautelare nel quartiere Çerkezköy di Van. ANF ​​/ NEWS DESK

mercoledì 13 giugno 2012

Arrestata Mukaddes Kubilay

Mukaddes Kubilay membro del Comitato Esecutivo Centrale del BDP ed ex sindaco di Dogubayazit, è stata presa in custodia a Izmir con l'accusa di "propaganda per un organizazione illegale". Otto persone, inclusi quattro bambini sono stati arrestati in provincia di Mersin. Dodici delle venti persone prese in custodia il 20 marzo scorso, accusate di gettare pietre contro la polizia durante le celebrazioni del Newroz a Mersin, sono state deferite alla prima Alta Corte penale di Mersin. Uno degli arrestati, il diciassettenne M.K. ha segnalato di essere stato vittima di soprusi e violenze nella prigione di Pozanti. Il ragazzo diciassettenne è stato arrestato dopo essere stato convocato presso la stazione di polizia di Siteler, dove doveva firmare nell'ambito dell'applicazione della legge sulla libertà sorvegliata.

martedì 12 giugno 2012

14 anni di carcere a deputata curda

(ANSA) - ANKARA, 12 GIU - La parlamentare curda Aysel Tugluk e' stata condannata dalla corte di Diyarbakir, nel Kurdistan turco, a 14 anni e 7 mesi di carcere per ''propaganda per una organizzazione terrorista''. In alcuni discorsi aveva chiesto l'avvio di trattative con il gruppo armato Pkk. Tugluk, ex avvocato del leader del Pkk Abdullah Ocalan (in carcere a vita) fa parte nel parlamento di Ankara del gruppo del partito curdo Bdp, (36 seggi su 550 alle elezioni politiche dell'anno scorso).

Dal Nord al Sud del Kurdistan. Incontriamoci con le danze

SABATO 16 GIUGNO DALLE ORE 18 presso il Centro Socio Culturale "Ararat", Campo Boario, Largo Dino Frisullo (Testaccio). Il Centro Socio-Culturale Ararat e la Rete romana di Solidarietà con il popolo kurdo vi invitano a partecipare ad una serata dedicata alla cultura kurda attraverso le sue danze. Dalle ore 18 le donne del Nord e del Sud Kurdistan (Turchia-Iraq) terranno dei laboratori di danze tradizionali aperti a tutti gratuitamente. A seguire una cena a base di riso, kebab, yogourt, insalata, fasuliye gost (piatto con fagioli e carne). Chiuderemo la serata danzando! Sarà una piacevole occasione di incontro con la comunità kurda e una opportunità per conoscere il ricco e articolato patrimonio delle danze tradizionali del Kurdistan. Per informazioni: 320 11 38 021 / 328 01 48 829

Kurdistan Libertà di esistere - Pontedera

Kurdistan Libertà di esistere. Un popolo dimenticato
Mercoledì 13 Giugno ore 21
Centro per l’Arte Otello Cirri - Via della Stazione Vecchia 6 Pontedera

domenica 10 giugno 2012

Il sindaco di Van in custodia cautelare

Il sindaco di Van, Bekir Kaya, è stato sottoposto a custodia cautelare dopo il suo arresto avvenuto il 7 giugno. Sabato 12 il sindaco ha rifiutato di testimoniare in linea con una protesta organizzata da tutti i politici del BDP detenuti, ed è stato trattenuto in custodia cautelare. Altri due politici del BDP sono stati sottoposti a custodia cautelare insieme a Kaya, sono Cüneyt Canis e Ihsan Güler, tutti detenuti per accuse relative alla cosiddetta inchiesta KCK (Unione delle Comunità kurde). Proteste si registrano a Van ed in altre città con sit-in e veglie. ANF ​​/ VAN

sabato 9 giugno 2012

Quando la libertà di stampa diventa reato

Quando la libertà di stampa diventa reato. Turchia, popolo curdo e diritto all’informazione
Giovedì 21 giugno 2012 Fnsi - Sala Tobagi Corso Vittorio Emanuele II, 349 Roma Ore 15
Intervengono: Pietro Marcenaro (Presidente commissione Diritti Umani del Senato), Alberto La Volpe (Giornalista, scrittore, già direttore del Tg2), Ennio Remondino (giornalista, già corrispondente dalla sede Rai inTurchia), Hevi Dilara (Direttore Ass. Europa Levante), Negiati Abay giornalista (portavoce giornalisti detenuti in Turchia), Yasmin Taskin (giornalista turca corrispondente in Italia della Atv e del quotidiano Sabah),Roberto Natale (Presidente Fnsi)
Ore 18 Proiezione del Film PRESS di Sedat Yilmaz /100 min./ Turchia 2010/ Kurdo (Kurmanci) e Turco/ Sottotitolato in inglese e italiano.
Sinossi:

venerdì 8 giugno 2012

Giovane ucciso dalla polizia a Yüksekova

Ozgur Tasar, di 15 anni, è stato colpito da un proiettile sparato dalla polizia mercoledì scorso. La polizia ha sparato proiettili veri contro giovani kurdi a Yüksekova (Hakkari), che in centinaia stavano partecipando al funerale del guerrigliero del PKK Cengiz Ozek (Eris Dildar). Dopo il funerale, migliaia di persone si sono dirette verso la casa dei parenti del guerrigliero, gridando slogan contro il governo AKP guidato dal primo ministro Recep Tayyip Erdogan. La Polizia è intervenuta violentemente contro i manifestanti usando proiettili veri e cannoni ad acqua. Özgür Tasar è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito da un proiettile al petto, ed è deceduto poco dopo. Altre due persone sono rimaste ferite dall'attacco della polizia. Ogni anno, decine di persone, compresi i bambini vengono uccisi dalle forze di sicurezza, che godono della piena immunità da parte del governo. ANF ​​/ Hakkari

Arrestato il sindaco di Van

La polizia ha arrestato oggi il sindaco di Van, Bekir Kaya. E' il 33° membro del BDP arrestato. La polizia ha perquisito la casa del sindaco Kaya per tre ore e poi ha effettuato l'arresto. Tra gli arrestati vi sono il sindaco di Muradiye, Izzet Çelik, il sindaco di Baskale, Hecer Sarıhan e il Sindaco di Özalp, Murat Durmaz. ANF ​​/ VAN

martedì 5 giugno 2012

Dino Frisullo

Dino Frisullo, un'infinita militanza avida. Di Amore e di lotta.

Ci sono giorni che sono poco più di un numero di un calendario che scorre. E ci sono giorni che invece penetrano e rapiscono le corde più intime del cuore. Il 5 giugno è tra questi. Il 5 Giugno, il giorno di Dino Frisullo. Giorno in cui la vita, nel lontano 1952, ce lo donò. E giorno nel quale un crudele destino, nel 2003 ce lo rapì.

venerdì 1 giugno 2012

Arte per Ocalan

L'associazione Iniziativa internazionale per Ocalan ha lanciato una nuova campagna, chiamando a raccolta artisti di tutto il mondo con la loro immaginazione e le loro capacità per mettere in evidenza le condizioni del prigioniero più famoso in Turchia, il leader curdo Abdullah Ocalan. art-for-ocalan.org