martedì 26 marzo 2013

Continua la criminalizzazione dei kurdi in Europa

Yılmaz Orkan, vice-Presidente del KON-KURD (Confederazione delle Associazioni Kurde in Europa) e membro del KNK (Congresso Nazionale Kurdo) è stato arrestato questa mattina in Belgio, all’aereoporto di Bruxelles, dove si accingeva a salire a bordo di un volo per Tunisi. Orkan era diretto in Tunisia per partecipare al World Social Forum ma è stato fermato in base ad un mandato emesso dalla Spagna, in relazione all’ultima operazione politica contro i Kurdi che ha portato all’arresto di 6 di loro in Spagna e 17 in Francia lo scorso 6 Febbraio. Condanniamo con forza l’ennesima azione di criminalizzazione dei Kurdi in Europa, che ha preso di mira ancora una volta un rappresentante politico, membro del KNK, dopo quanto accaduto ad Adem Uzun lo scorso Ottobre. Chiediamo alle autorità belghe l’immediato rilascio di Yılmaz Orkan. UIKI Onlus

domenica 24 marzo 2013

Il messaggio integrale di Ocalan per il Newroz

Saluto il Newroz di libertà degli oppressi
Saluto il popolo del Medio Oriente e dell’Asia Centrale che celebra questo giorno di risveglio, rinascita e rigenerazione del Newroz con straordinaria partecipazione e unità…
Saluto tutti i popoli che celebrano il Newroz, questo giorno luminoso che marca il punto di svolta di una nuova era, con grande entusiasmo e tolleranza democratica…
Saluto tutti coloro che percorrono il lungo percorso per i diritti democratici, la libertà e l’uguaglianza…
Saluto uno fra i popoli più antichi delle terre sacre di Mesopotamia e Anatolia, dove sono nate l’agricoltura e le prime civilizzazioni, ai piedi dei Monti Tauros e Zagros fino alle rive dei fiumi Eufrate e Tigri. Saluto il popolo curdo…
I curdi hanno contribuito a questa civiltà millenaria in amicizia e accordo con le diverse razze, religioni, fedi – noi tutti l’abbiamo costruita insieme. Per i curdi le acque del Tigri e dell’Eufrate sono sorelle delle acque di Sakarya [fiume che scorre nella regione di Marmara, in Turchia] e Maritsa [fiume che scorre fra Bulgaria, Turchia e Grecia, chiamato anche Evros]. I monti Ararat e Cudi sono amici dei monti Kaçkars [catena montuosa che si erge sul Mar Nero] e Erciyes [vulcano localizzato nella regione della Cappadocia]. Govend e delilo [balli curdi], sono nella stessa famiglia di Horon [danza del Mar Nero] e Zeybek [danza dell'Egeo].

venerdì 22 marzo 2013

Roma Newroz 2013 Centro culturale Ararat


Il Newroz dell’addio alle armi nel nome di Öcalan

La comunità curda riunita a Diyarbakır per festeggiare l'equinozio di primavera e l'annuncio storico inviato da "Apo" Ocalan. Sarà ricordato come il Newroz della pace (Nawroz in persiano, antica festa zoroastriana posta a cavallo dell’equinozio primaverile festeggiata da iraniani, kurdi, azeri, afghani, pakistani, turkmeni, tagiki, uzbeki, kirghizi, kazaki, georgiani, iracheni, turchi, albanesi) questo che la comunità kurda riunita a Diyarbakır festeggia attorno all’annuncio di Abdullah Öcalan. leggi tutto su www.contropiano.org

Rassegna stampa

"Turchia, Ocalan annuncia il 'cessate il fuoco' e il ritiro dei ribelli del Pkk oltre i confini"
Il messaggio del leader detenuto letto da due deputati curdi davanti a 200mila persone a Diyarbakir. "Non è la fine, oggi è l'inizio di una nuova era per passare dalla lotta armata alla lotta democratica". Parole accolte positivamente da Ankara. Erdogan: "Stop a operazioni militari se cesseranno attacchi"

Annuncio storico di Ocalan, "cessate il fuoco" con Ankara
Migliaia in piazza a Diyarbakir. Nel messaggio, Ocalan ha annunciato anche il ritiro dei separatisti curdi dal territorio turco. Il capo militare del Pkk: "Obbediremo". E' un passo definitivo verso la soluzione di un conflitto che dura da 30 anni e che ha provocato oltre 40mila vittime.
 
Ocalan, l'appello del leader ai separatisti curdi «Lasciate le armi e uscite dalla Turchia»
Decisione storica del separatista rinchiuso in carcere dal 1999. Il premier turco Erdogan: «Appello positivo» 
 

giovedì 21 marzo 2013

Il messaggio del leader del PKK Abdullah Öcalan

La deputata del BDP Pervin Buldan dal newroz di Diyarbakir sta leggendo in kurdo il messaggio del leader del PKK Abdullah Öcalan. “Una nuova fase sta ora iniziando”. Il messaggio è cominciato con il saluto del leader kurdo alla folla che sta celebrando il Newroz, “una delle popolazioni più antiche nel territorio mesopotamico ed anatolico”. Öcalan ha detto che l’imperialismo occidentale ha creato confini artificiali tra i popoli del Medio Oriente nell’ultimo secolo ed aveva l’obiettivo di lasciare che le popolazioni si uccidessero l’un l’altra. “Questa lotta è contro l’ingiustizia, il reazionismo e lo sfruttamento, non è una lotta contro alcuna società e cultura. Ci stiamo risvegliando per una nuova Turchia, per un nuovo Medio Oriente”, ha detto Öcalan, sottolineando che “un nuovo processo sta cominciando. E’ tempo che le armi tacciano e che le idee parlino. Lo spargimento di sangue sta andando avanti, danneggiando tutte le popolazioni in questo territorio. La politica andrà oltre le armi in questo momento. E’ tempo che le nostre forze armate si ritirino dai confine. Questo è un nuovo inizio, non una fine. E’ l’inizio di una nuova lotta in favore delle minoranze etniche. Abbiamo tutti delle grandi responsabilità verso la democratizzazione di tutte le popolazioni e culture in queste terre. Invito tutte le altre popolazioni in questo territorio a condurre un’esistenza basata sulla libertà e l’uguaglianza. La politica di annientamento e negazione basata sulla modernità capitalista è contraria alle condizioni attuali. Invito alla costruzione di una modernità democratica. E’ tempo per l’unità e l’alleanza, non per il conflitto. I Turchi ed i Kurdi hanno inaugurato insieme il Parlamento nel 1920. Abbiamo costruito insieme il passato ed adesso abbiamo bisogno di mantenerlo insieme”. 

Newroz a Diyarbakir

Milioni di persone stanno aspettando a Diyarbakir l’annuncio del leader kurdo Abdullah Öcalan. Il primo intervento è stato effettuato dal sindaco della città Osman Baydemir, che ha invitato alla giustizia e alla pace, sottolineando che i Kurdi sono pronti, poiché è ció per cui stanno lavorando da anni.  ANF Amed

mercoledì 20 marzo 2013

Report delle delegazioni italiane in Kurdistan

Newroz 2013, report delle delegazioni italiane in Kurdistan – UPDATE!
In questa pagina potete trovare i report delle delegazioni italiane che in questo momento si trovano nel Kurdistan Settentrionale: www.retekurdistan.it

21 marzo Newroz storico a Diyarbakir

Tutti gli occhi sono puntati sul Newroz di Diyarbakir, che si terrà il 21 marzo, quando verrà reso pubblico l'appello del leader kurdo Abdullah Ocalan sugli aspetti politici della soluzione del problema kurdo in Turchia. Circa 400 giornalisti sono stati accreditati, tra questi 150 sono della stampa estera.  Gli organizzatori, il BDP (Partito della Pace e della Democrazia) e il DTK (Congresso della Società Democratica) stimano che a Diyarbakir giungeranno circa due milioni di persone.

lunedì 18 marzo 2013

Newroz 2013: fiaccolata al Colosseo 21 Marzo

Il centro socio-culturale Ararat invita tutti a partecipare alla fiaccolata al Colosseo, giovedì 21 marzo dalle 19.00 alle 20.00 in occasione del Newroz, il capodanno kurdo che si celebra il primo giorno di primavera. Per il proseguimento dei negoziati avviati per una soluzione della questione kurda e uno statuto per il Kurdistan. Alle 21 la serata proseguirà al Teatro Valle con poesie e danze kurde.

Un appello di Ocalan il 21 Marzo

www.retekurdistan.it  - La co-Presidente del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) Gültan Kışanak ha parlato con la stampa internazionale in merito al processo di colloqui in corso tra lo Stato turco ed il leader kurdo incarcerato Abdullah Öcalan. Intervenendo oggi al Taksim Hill Hotel di Istanbul, la Kışanak ha sottolineato che la questione kurda, che dura ormai da duecento anni, puó giungere ad una soluzione attraverso metodi democratici ed ha aggiunto: “Gli incontri di Imralı sono storici ed importanti considerando il fatto che questa è la prima volta che una delegazione che rappresenta lo stato sta attuando colloqui ufficiali con il leader kurdo”. La Kışanak ha detto che riveste particolare importanza anche il fatto di condurre l’attuale processo apertamente rispetto all’opinione pubblica. Ha ricordato che Öcalan ha espresso la volontà di ricevere critiche sulla bozza di testo che ha preparato ed inviato al BDP, a Kandil ed all’Europa, come proposta per assicurare la pace nel paese. La co-Presidente del BDP ha osservato che la bozza di testo redatta da Öcalan tiene conto dei punti sensibili di entrambe le parti coinvolte nei colloqui. “Ci aspettiamo che lo Stato turco ed il Governo prendano sul serio le proposte del sig. Öcalan. Nel processo in corso sulla strada per la pace, trarremo vantaggio da precedenti esperienze simili avvenute nel mondo. Dovrebbe essere istituita una commissione per la pace per avanzare e discutere i suggerimenti se vi fosse una situazione di stallo nel processo di negoziati. In secondo luogo, dovrebbe essere istituita una commissione per la democratizzazione per permettere la formazione di un ambiente democratico ed una commmissione di monitoraggio per sorvegliare il processo”, ha aggiunto, affermando che il Parlamento dovrebbe anche effettuare le necessarie modifiche legali per fornire uno status ufficiale alle attività per la pace. Riferendosi alle celebrazioni del Newroz che si terranno a Diyarbakır il 21 Marzo, la Kışanak ha detto: “Se il processo facesse progressi positivi, ci aspettiamo che il sig. Öcalan effettui un appello il 21 Marzo. Il nostro slogan per il Newroz di quest’anno sarà ‘Libertà per Öcalan, status per il popolo kurdo’. Entrambe le parti hanno aspettative diverse dal processo: il Governo dà priorità al disarmo del PKK mentre i Kurdi richiedono primariamente assicurazioni costituzionali per i loro diritti. Il processo non potrà fare passi avanti se si ignorano le aspettative di una parte”. La Kışanak ha sottolineato che Öcalan possiede l’autorità per parlare in nome di tutti gli attori kurdi che lo hanno già indicato come il protaginista principale per una soluzione; l’appello che Öcalan effettuerà durante il giorno del Newroz dovrebbe avere un significato più ampio di un cessate il fuoco. Riferendosi al recente pacchetto di riforme giudiziarie, la Kışanak ha affermato che le leggi anti-democratiche già esistenti non permetteranno la concretizzazione delle riforme. ANF Istanbul

domenica 17 marzo 2013

Centinaia di migliaia di persone festeggiano il Newroz in Turchia

I festeggiamenti del Newroz sono cominciati oggi in Turchia e nel territorio del Kurdistan, con la partecipazione di centinaia di migliaia di persone che chiedono la libertà per il leader kurdo Abdullah Öcalan ed uno status per i Kurdi. Centinaia di migliaia di persone si sono radunate ad Istanbul per partecipare ai festeggiamenti del Newroz organizzati dal Partito della Pace e della Democrazia (BDP) e dal Congresso Democratico del Popolo (HDK). Il co-Presidente del BDP Selahattin Demirtaş ed il deputato di Istanbul Sırrı Süreyya Önder interverranno sul posto. La zona del Newroz a Mersin è stata pesantemente circondata dalle forze di polizia e da veicoli corazzati. Le persone che partecipano ai festeggiamenti indossano vestiti tradizionali ed esibiscono striscioni gialli, rossi e verdi. Sono sottoposte a perquisizioni in due luoghi diversi. All’íniziativa partecipano diecimila persone, tra cui il deputato del BDP Ertuğrul Kürkçü, il sindaco del BDP di Akdeniz Fazıl Türk, numerosi funzionari del BDP e le Madri della Pace. leggi tutto su www.retekurdistan.it 

Antonio Olivieri respinto alla frontiera turca


Sono passati solo pochi giorni da quando a un altro italiano, Francesco Marilungo, interessato alla cultura e alla lingua curda, è stato rifiutato l'ingresso in Turchia; adesso è il turno di Antonio Olivieri, un altro italiano, presidente dell'associazione Verso il Kurdistan di Alessandria e parte della Rete Kurdistan Italia, che da almeno quindici anni si reca in Kurdistan per promuovere progetti concreti di amicizia fra diverse municipalità kurde e le istituzioni e la società civile italiana.

All'arrivo all'aeroporto Atatürk di Istanbul, alle 18.45 circa di oggi, Olivieri è stato isolato dagli altri membri della delegazione italiana che si sta recando in Kurdistan per monitorare la situazione dei diritti umani; gli sono stati ritirati i documenti, è stato perquisito e lasciato senza acqua nè cibo in una stanzetta con altre sette persone sottoposte presumibilmente a controlli in frontiera. Non è stato possibile finora mettersi in contatto con l'ambasciata italiana, nè è stata data finora a Olivieri una motivazione per il suo trattenimento.

E' solo l'ultimo di una lunga serie di respingimenti di italiani che seguono pacificamente e con determinazione le vicende del popolo curdo: chiediamo al Parlamento italiano appena insediatosi di attivarsi con urgenza per verificare le condizioni del trattenimento e del respingimento in frontiera di Antonio Olivieri e di rivedere i rapporti con la Turchia, fino a quando questa violerà insieme ai diritti del popolo kurdo anche i diritti di quei cittadini europei solidali che si adoperano per la pace e la soluzione della questione kurda.

Roma, 17.03.2013
Info e contatti: Rete Kurdistan in Italia
info@retekurdistan.it
349 83 27 322

giovedì 7 marzo 2013

Tribunale di Diyarbakir vieta i manifesti dell’8 Marzo


Il Consiglio dei Giudici di Diyarbakir ha vietato il manifesto della "Giornata internazionale delle donne" pubblicato dal Movimento Democratico delle Donne Libere, per violazione dell’articolo 10 della legge antiterrorismo. Il consiglio ha sentenziato che il manifesto bilingue che raffigura 6 donne, inclusi membri del PKK, diffonde propaganda per le organizzazioni terroristiche PKK/KCC. L'affissione del manifesto è vietata e tutti quelli già affissi verranno rimossi. Nel manifesto ci sono le foto di Rosa Luxemburg, Clara Zetkin, Leyla Qasim, Sakine Cansız, Fidan Doğan e Leyla Şaylemez, queste ultime tre sono le militanti del PKK uccise a Parigi, accompagnate dallo slogan “La tua parola è la nostra parola. La tua strada è il nostro cammino”. “Quando ci hanno detto di andare alla stazione di polizia in relazione al manifesto, ci hanno chiesto chi era Rosa,” ha dichiarato una delle organizzatrici della manifestazione. “Loro [la polizia] non credevano alla nostra spiegazione e hanno detto che avrebbero effettuato delle ricerche su Rosa". Istanbul – BIA NEWS