I giudici danesi hanno stabilito che il canale satellitare curdo RojTv non deve essere chiuso. Nella sentenza si dichiara che non c'è alcun motivo giuridico per la revoca della licenza al canale e lo stesso vale per la confisca dei beni (pari a 20 milioni di euro). Nel processo contro RojTV aperto il 15 agosto in Danimarca, il canale satellitare è stato accusato di fare propaganda per il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK). RojTV non ha studi in Danimarca ma possiede la licenza concessa dalle autorità danesi. Roj Tv è nata come Med Tv il 30 marzo 1995. Il 14 aprile dello stesso anno ha trasmesso il Congresso di fondazione del Parlamento Curdo in esilio. Nel corso degli anni, nelle quattro parti in cui è diviso il Kurdistan (Iran, Turchia, Iraq e Siria), così come in tutto il mondo le antenne paraboliche sono cresciute come funghi per captare il prezioso segnale proveniente dall'Europa che dava ai curdi, sparsi in tutto il mondo, le immagini e le voci del Kurdistan. Med Tv trasmetteva dal Belgio ma ben presto le pressioni esercitate dalla Turchia, hanno convinto le autorità locali ad agire contro la televisione. Nel settembre del 1996 una massiccia operazione di polizia ha fatto irruzione a Med Tv , il personale è stato arrestato e gli archivi sequestrati.
Nel febbraio 1997 il MGK (Consiglio nazionale di sicurezza turco) chiede ancora una volta la chiusura di Med Tv. Ma è dopo l'arresto del leader curdo Abdullah Ocalan, che la situazione precipita. Il 22 marzo 1999, un mese dopo la cattura di Ocalan in Kenya (a seguito di un complotto internazionale), l'ITC inglese revoca la licenza e Med tv sospende la propria attività. Ma i curdi non accettano questo abuso e aprono un nuovo canale televisivo, Medya Tv, questa volta in Francia. Non va troppo bene, ma una nuova licenza viene ottenuta dal CTV con sede in Vaticano. Dopo un breve periodo, è la Danimarca che fornisce l’ennesima licenza. Il canale curdo inizia le trasmissioni, prima con il nome di Mesopotamia Tv e poi con il nome Roj Tv.
Roj Tv ha una programmazione molto varia, dalle news, ai programmi di indagine approfondita, dai format di musica dal vivo ai dibattiti. Inoltre, prevede trasmissioni in lingua curda (Sorani, Kurmanci e Zazaki) così come in turco.
L'ultima massiccia operazione risale, il 4 marzo 2011, quando ci furono decine di arresti per mano dalle autorità belghe ma sempre a seguito di forti pressioni provenienti dal Governo Turco. Infatti i poliziotti turchi hanno preso parte al raid ai danni di Roj Tv contribuendo a danneggiarne gli studi. La televisione, come risultato di questa operazione di chiara matrice politica, ha subito una perdita di € 1,2 milioni in danni materiali.
Roj Tv è sempre sotto attacco. L’esistenza della televisione viene minata dallo Stato Turco ma anche dagli Stati Uniti, che spesso agiscono per conto delle richieste turche, senza contare l’imbarazzante silenzio dell'Europa. Le richieste sono naturalmente per la "chiusura immediata" della Roj Tv. Nel 2005 il premier turco Recep Tayyip Erdogan , in una conferenza stampa in Danimarca con il suo omologo danese, fece la seguente dichiarazione quando vide tra la folla di giornalisti due reporter Roj tv. "C'è spazio solo per uno di noi: se non se ne vanno loro lo farò io!", ha detto con tono collerico Erdogan ma in quell’occasione è stato il premier turco a doversene andare, dopo la risposta cortese ma ferma da parte delle autorità danesi, "Per noi la libertà di stampa è un valore da rispettare e da difendere. Noi non censuriamo nessun giornalista". In altre parole, “Primo Ministro ci dispiace, ma sei tu che te ne dovresti andare”. Da quel momento Erdogan ha iniziato a covare rancore nei confronti del Governo Danese.