Il figlio di Musa Anter, scrittore kurdo assassinato a Diyarbakir nel 1992 da uno squadrone della morte turco, ha dichiarato: "Vogliono far tacere tutti noi". La Procura di Istanbul ha avviato un'indagine su dieci libri pubblicati dalla casa editrice Aram, inclusi i testi di Musa Anter e tre in lingua kurda. L’accusa è di fare propaganda ad un’organizzazione terroristica. Dicle figlio di Musa Anter, ha detto che il pubblico ministero ha chiesto loro il perché pubblicassero i libri di una persona deceduta. Il figlio dello scrittore ha dichiarato: ". Ci dicono di tacere, di non parlare, di non vedere. Stanno mettendo a tacere gli intellettuali". Dicle ha ricordato che i libri del padre sono stati banditi l'ultima volta nel 1962 e ha rimarcato il fatto che la stessa mentalità repressiva è ancora in corso. ANF / ISTANBUL