Il 15 dicembre Akbayir Gazi un giovane kurdo originario di Dersim è stato brutalmente ucciso con otto colpi di pistola in un music bar di Smirne da un gruppo di razzisti per aver chiesto una canzone kurda. La polizia ha arrestato tre persone in possesso di due pistole di calibri diversi, 7.65 mm e 9 mm. Una quarta persona è ancora ricercata. Attacchi e linciaggi razzisti contro i kurdi sono sempre più frequenti negli ultimi anni. Questi tipi di attacchi sono incoraggiati dal governo e dalla giustizia che non li condanna. Per la giustizia, il canto in lingua kurda è una provocazione. L'ultimo attacco mortale risale al 27 dicembre 2009 con la morte di Emrah Ghezer, ucciso da un commando turco per aver cantato in lingua kurda in un bar di Ankara. Il colpevole Serkan Akbulut fu condannato all'ergastolo ma la pena fu commutata a 19 anni e cinque mesi di carcere da un tribunale di Ankara l'8 settembre 2011, con la giustificazione che cantare in kurdo era una "provocazione". In un paese dove i senior manager fanno affermazioni discriminatorie e razziste, dove i media fomentano il razzismo e la giustizia condanna coloro che portano la kefiah o cantano in lingua kurda la vita sta diventando sempre più pericolosa per i kurdi. Il 16 dicembre, tre studenti kurdi sono stati feriti presso l'Università di Marmara ad Istanbul, in un attacco razzista da parte di un gruppo di 20 persone perchè indossavano la kefiah con i colori kurdi. Gli agenti di polizia che si accontentavano di osservare i tre aggressori hanno arrestato i ragazzi kurdi all'uscita dall'ospedale. Il 30 novembre, circa duecento persone hanno attaccato i kurdi che stavano lavorando in un cantiere edile nella città di Tokat. Circa 60 lavoratori kurdi hanno dovuto lasciare la città dopo sotto scorta della polizia.