La Turchia non gradisce gli avvocati difensori dei diritti del popolo kurdo.
L'avv. italiano Arturo Salerni, osservatore al processo contro la società civile kurda, espulso alla frontiera.
Mercoledì 7 dicembre 2011 – ore 11.00 presso la sede dell'FNSI (Saletta primo piano) Corso Vittorio Emanuele II, 349 (Roma)
Il 6 dicembre si è tenuta a Diyarbakir (Kurdistan turco) un'udienza del processo cosiddetto “KCK” (Unione delle comunità kurde) che vede alla sbarra più di 150 fra politici, sindaci, amministratori locali del partito BDP (Partito della Pace e della Democrazia) e semplici cittadini appartenenti ad associazioni che si battono per il riconoscimento dei diritti umani del popolo curdo in Turchia. Una delegazione di 37 fra avvocati, attivisti di associazioni e semplici cittadini è partita dall'Italia per assistere al processo in qualità di osservatori, per monitorare e garantire i diritti degli imputati. All'arrivo all'aeroporto di Istanbul il 5 dicembre, l'avvocato Arturo Salerni, membro della delegazione, è stato identificato, trattenuto in stato di fermo e successivamente dichiarato persona non grata e espulso dalla Turchia. L'avvocato Salerni, da sempre difensore dei diritti umani di migranti e rifugiati politici, ha fatto parte del collegio difensivo di Abdullah Öcalan, leader del movimento curdo, quando nel '99 chiese asilo politico all'Italia. Interverranno: l'Avv. Arturo Salerni; l'On. Jean-Léonard Touadì, membro della commissione Esteri della Camera; Fabio Marcelli, Giuristi Democratici; Fabio Amato, responsabile esteri PRC; Gennaro Migliore, responsabile esteri SEL. Saranno presenti i rappresentanti della Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo.