La 30 udienza del processo contro 152 politici kurdi e attivisti dei diritti umani si è svolta ieri a Diyarbakir presso la 6 Alta Corte Penale. Mentre agli imputati ancora una volta non è stato permesso di difendersi in lingua kurda, il consiglio della corte ha denunciato alla procura le petizioni presentate dagli imputati. Dato che i microfoni degli imputati sono stati spenti quando hanno iniziato a parlare in kurdo, le loro obiezioni alle accuse sono state tradotte dagli avvocati che li hanno difesi in lingua turca. La Corte ha deciso la continuazione della detenzione degli imputati e ha aggiornato il processo al 28 dicembre.