lunedì 9 luglio 2012

Vietata la manifestazione del 14 luglio a Diyarbakır

Il Governatore di Diyarbakır ha negato il permesso per la manifestazione “Resistenza Democratica per la Libertà” del 14 luglio, organizzata congiuntamente dal BDP e dal DTK (Congresso della Società Democratica). In un comunicato scritto, il Governatore ha basato la sua decisione su informazioni di intelligence che –ha detto- rivelano la presenza di gruppi e organizzazioni illegali che cercherebbero di portare la gente in strada ingannandola, che affronterebbero le forze di sicurezza e organizzerebbero azioni ed attività illegali. Il Governatore ha anche aggiunto che “le dichiarazioni sulla manifestazione rilasciate da alcuni gruppi e media utilizzano espressioni quali ´resistenza´ e ´guerra´, rappresentanti un invito che potrebbe portare ad ostilità, odio ed opposizione tra il nostro popolo”. Il tentativo di divieto da parte del Governatore di Diyarbakır sarà valutato oggi in una riunione congiunta dei co-presidenti del DTK e del BDP. Parlando con ANF prima del meeting, la co-presidente del DTK Aysel Tuğluk ha affermato che la decisione “non ha nessuna legittimità per il nostro popolo che proteggerà la sua giusta lotta e violerà il divieto”. La Tuğluk ha valutato la decisione come parte dell´attuale politica di repressione contro i kurdi ed ha aggiunto che “siamo di fronte al solito approccio e timore da parte dello Stato. L´AKP, che sembra credere di poter sconfiggere la resistenza del popolo kurdo impiegando la polizia, sta cercando di impedire una manifestazione in cui una volta ancora i kurdi affermeranno di non obbedire e di non accettare questa politica”. La co-presidente del DTK ha proseguito, dichiarando che “abbiamo una sola scelta, quella di continuare la nostra legittima lotta e resistenza. Non riconosciamo la legittimità di questa proibizione. La resistenza del popolo sconfiggerà il divieto ancora una volta come ha fatto in occasione della celebrazione del Newroz [Capodanno, 21 marzo]”. La Tuğluk ha concluso la sua dichiarazione invitando le persone di Diyarbakır a mostrare il loro rifiuto verso questa decisione.  ANF / DIYARBAKIR/AMED