I politici kurdi hanno organizzato un sit-in che è durato tutta la notte dal sabato alla domenica per protestare contro la repressione fascista di sabato. La mattina di domenica si è svolta una conferenza stampa dei deputati del BDP e del DTK: Il Co-presidente del BDP, Selahattin Demirtas ha dichiarato: "L'AKP, il partito di governo, ha perso ogni legittimità in Kurdistan, in seguito alla repressione di sabato." Demirtas inoltre ha valutato la resistenza di Amed (Diyarbakir) come una dichiarazione chiara da parte del popolo kurdo che - ha sottolineato - "non potrà mai rinunciare alla resistenza fino a quando le sue richieste non saranno accolte". Dopo Demirtas, è intervenuto il co-presidente del DTK Aysel Tuğluk che ha dichiarato che a Diyarbakir ha visto ancora una volta in azione "il fascismo dell'AKP ed i 90 anni di politica di repressione dello Stato turco". Aggiungendo che "il popolo kurdo è sottoposto a queste politiche perché vuole vivere libero con la propria lingua e la propria identità e ha indicato il leader kurdo Ocalan come interlocutore per una soluzione democratica. Il popolo kurdo organizzato non potrà mai inchinarsi ai piedi del governo dell'AKP che dovrebbe quindi porre fine all'isolamento di Ocalan e accettarlo come interlocutore pr un negoziato di pace ". ANF / AMED / DIYARBAKIR