La
polizia del regime turco ha seminato il terrore sabato 14 luglio nella
città di Diyarbakir, ferendo decine di persone tra cui tre deputati e un
sindaco. La città ha vissuto una giornata storica di resistenza al fascismo e all'Akp, il partito al governo. Alla chiamata del principale partito kurdo il BDP e il Congresso per una
Società Democratica (DTK), una piattaforma di associazioni e movimenti kurdi, migliaia di persone sono scese nelle strade di
Diyarbakir, sfidando il divieto ufficiale delle autorità turche. Per protestare
contro le condizioni carcerarie del leader del PKK Abdullah Ocalan, a cui non è consentito di incontrare i suoi avvocati, contro una repressione senza precedenti, i kurdi si sono scontrati con la
polizia in tutti i distretti di questa grande città. Migliaia
di agenti di polizia provenienti da 18 città sono stati
dispiegati a Diyarbakir, in aggiunta ai 5.000 già mobilitati. Per
tutto il giorno, gli elicotteri hanno sorvolato la città, mentre la polizia
ha perquisito i manifestanti che provenivano da altre città per impedirne l'ingresso a Diyarbakir. Dalle
ore 14.00 (ora locale), diversi gruppi cominciarono a muoversi verso la stazione di Istasyon dove la polizia ha istituito barricate, prima di
intervenire con violenza in tutti i quartieri, compresi Ofis e Baglar, facendo uso massiccio di gas lacrimogeni. Diverse barricate della polizia sono state distrutte dai manifestanti. Tre deputati e il sindaco di Diyarbakir Osman Baydemir sono stati feriti e ricoverati in ospedale. Pervin Buldan parlamentare del BDP è stata ferita da un candelotto lacrimogeno alla gamba. I
co-presidenti del BDP Gultan Kisanak e Selahattin Demirtas, il co-presidente del DTK Aysel Tugluk, i parlamentari Ertugrul Kurkcu,
Sirri Onder Surreyya e Ozdal Ucer sono stati attaccati con gas
lacrimogeni e cannoni ad acqua. Decine di persone, tra cui alcuni bambini sono stati feriti. Sei
poliziotti hanno duramente picchiato un bambino di 8 anni per le
strade di Sanat, mentre sono state gravemente ferite altre tre
persone nel quartiere di Sehitlik. Un giovane è stato torturato in strada, i suoi vestiti strappati per essere colpito con i manganelli sulla schiena nuda. Inoltre, la polizia ha fatto decine di arresti. Tra gli arrestati figurano due giornalisti kurdi dell'agenzia Diha. www.actukurde.fr