domenica 22 luglio 2012

Intellettuali turchi condannano le violenze della polizia del 14 luglio

Centinaia di intellettuali turchi, tra cui autori, poeti, accademici, artisti e attivisti per la pace, hanno rilasciato una dichiarazione scritta per chiedere le dimissioni del ministro degli Interni Idris Naim Şahin, per la violenza di stato dispiegata per impedire che il raduno indetto dal BDP e dal DTK il 14 luglio a Diyarbakir. Gli intellettuali protestano contro l'arresto di decine di persone e la violenza della polizia contro il popolo kurdo e i suoi deputati; "Noi, come i cittadini della Repubblica turca vogliono vivere in pace con il popolo kurdo, sulla base di eguali diritti di cittadinanza. Proviamo vergogna per la violenza di stato impegnata a prevenire il raduno di Diyarbakır. Chiediamo le dimissioni del ministro degli Interni che ha mostrato un atteggiamento aggressivo nei confronti del popolo kurdo da quando ha assunto l'incarico, e di recente si è spinto fino a chiamare miserabili i deputati del BDP aggrediti dalla polizia. Tra gli intellettuali firmatari della dichiarazione vi sono: Yaşar Kemal, Adalet Agaoglu, Ahmet Ümit, Zülfü Livaneli, Cengiz Candar, Mithat Sancar e Oya Baydar. ANF ​​/ ISTANBUL