giovedì 26 luglio 2012
domenica 22 luglio 2012
Intellettuali turchi condannano le violenze della polizia del 14 luglio
Centinaia di intellettuali turchi, tra cui autori, poeti, accademici, artisti e attivisti per la pace, hanno rilasciato una dichiarazione scritta per chiedere le dimissioni del ministro degli Interni Idris Naim Şahin, per la violenza di stato dispiegata per impedire che il raduno indetto dal BDP e dal DTK il 14 luglio a Diyarbakir. Gli intellettuali protestano contro l'arresto di decine di persone e la violenza della polizia contro il popolo kurdo e i suoi deputati; "Noi, come i cittadini della Repubblica turca vogliono vivere in pace con il popolo kurdo, sulla base di eguali diritti di cittadinanza. Proviamo vergogna per la violenza di stato impegnata a prevenire il raduno di Diyarbakır. Chiediamo le dimissioni del ministro degli Interni che ha mostrato un atteggiamento aggressivo nei confronti del popolo kurdo da quando ha assunto l'incarico, e di recente si è spinto fino a chiamare miserabili i deputati del BDP aggrediti dalla polizia. Tra gli intellettuali firmatari della dichiarazione vi sono: Yaşar Kemal, Adalet Agaoglu, Ahmet Ümit, Zülfü Livaneli, Cengiz Candar, Mithat Sancar e Oya Baydar. ANF / ISTANBUL
giovedì 19 luglio 2012
Rilasciati nove avvocati di Öcalan
Si è conclusa la prima udienza del secondo processo KCK. Nove dei 36 avvocati del leader del popolo kurdo Abdullah Öcalan agli arresti sono stati rilasciati mercoledì sera a condizione che vengano sottoposti a controllo giudiziario e al divieto di lasciare il paese. I nomi dei legali rilasciati sono Mahmut Alınak, Yaşar Kaya, Veysel Vesek, Mehmet Nuri Deniz, Cemo Tüysüz, Aydın Oruç, Osman Çelik, Hakzan Sadak and Hüseyin Çalışçı. La prima udienza del secondo processo KCK (Unione delle Comunità Kurde), iniziata lunedì, si è conclusa con la liberazione condizionale di 9 avvocati tra i 50 sospettati, 37 dei quali sono agli arresti, incluso il giornalista Cengiz Kapmaz. Il rilascio dei nove avvocati è stato stabilito in base ad uno sconto di pena per il reato di favoreggiamento di un’organizzazione terroristica, nell’ambito del pacchetto di riforme giudiziarie recentemente approvato. Il tribunale ha ordinato di riunire tutti i documenti riguardanti i colloqui con Öcalan degli avvocati sotto processo. La prossima udienza si terrà all’interno del complesso carcerario di Silivri il 6 Novembre. Gli avvocati indagati nell’ambito del secondo processo KCK hanno richiesto al tribunale che Öcalan possa essere ascoltato come testimone. Il tribunale si è riservato di decidere in seguito. L’atto di accusa sostiene che gli avvocati che hanno avuto regolari colloqui con Öcalan fino ad un anno fa sono membri del Comitato Direttivo del KCK e fungono da tramite tra il leader del PKK e l’organizzazione stessa. ANF / ISTANBUL
I curdi negli USA lanciano la campagna "No ai Droni alla Turchia"
La Comunita' curdo americana sollecita il Congresso ad opporsi alla
vendita di Droni armati alla Turchia. Organizzazioni curde e americane e
singoli negli Stati Uniti hanno avviato una campagna per incoraggiare il Congresso ad opporsi alla vendita di Droni
all'esercito turco. Ogni sostenitore ha iniziato la campagna inviando
una lettera ai congressisti nei loro distretti. Inoltre saranno visitati i congressisti nei loro uffici per esortarli a
opporsi alla vendita di aerei droni armati per l'esercito turco sulla
base del fatto che l'operazione proposta potrebbe sottoporre i civili in
grande rischio e generare nuovi problemi di sicurezza nella regione. Dopo l'operazione militare turca con aerei F-16, forniti dagli Stati
Uniti, che hanno portato all'uccisione di 34 civili curdi, ragazzi e
giovani nel mese di dicembre 2011, oggi la Turchia insiste per
l'acquisto di aerei droni armati. A Maggio nel corso della riunione della NATO, Abdullah Gul, il
Presidente turco, ha annunciato la sua proposta ad Obama per l'acquisto
di aerei droni armati. Inoltre, il Primo Ministro Recep Tayyip Erdogan ha
insistito e sottolineato la sua richiesta per l'acquisto di questi
droni durante il vertice del G20 in Messico. Obama ha spiegato che la proposta di vendita di armi deve passare come
un disegno di legge e ha anche detto che avrebbe cercato di convincere
il Congresso ad approvare questo disegno di legge. Le organizzazioni curde hanno creato un sito web per la campagna: http://www.nodronestoturkey. com
mercoledì 18 luglio 2012
Arrestato il sindaco di Dicle
Mustafa Uyguner, sindaco del distretto di Dicle, è stato preso in custodia mercoledì mattina in base al mandato emesso nei suoi confronti nel contesto dell’operazione KCK (Unione delle Comunità Kurde) del 4 Luglio. Ventuno persone sono state arrestate nella stessa data nel distretto a seguito di quest’operazione. Il presidente di distretto del BDP (Partito della Pace e della Democrazia) Cemal A. Sert ed altre nove persone sono state sottoposte a custodia cautelare con l’accusa di appartenere ad un’organizzazione illegale e diffonderne propaganda, di favorire il crimine e di opporsi alla Legge sugli Incontri e le Manifestazioni. Circa 200 rappresentanti kurdi regolarmente eletti, inclusi 35 sindaci e 6 deputati, sono agli arresti attualmente in Turchia. In alcune province come Şırnak, quasi tutti i rappresentanti eletti sono detenuti nel contesto della cosiddetta operazione KCK. ANF / AMED/DİYARBAKIR
IHD: Vietare l’incontro è stato un duro colpo alla democrazia
La sede di Diyarbakır dell’associazione per i Diritti Umani (IHD) ha rilasciato un rapporto di osservazione sulla manifestazione pacifica e democratica che era stata vietata il 14 luglio in città. In una conferenza stampa a riguardo, il presidente della sede Raci Bilici ha valutato il divieto imposto alla manifestazione come un duro colpo alla democrazia ed ha detto che la prevenzione e gli interventi attuati quel giorno sono un chiaro esempio dell’approccio delle autorità governative alla questione kurda, che dura da ormai 30 anni. “Il divieto, che ha causato tensione in città e nella regione, non è stato revocato nonostante la richiesta e gli appelli da parte di tutte le organizzazioni non governative della città e da parte di quelle che avevano organizzato la manifestazione, il BDP (Partito della Pace e della Democrazia) e il DTK (Congresso della Società Democratica), le quali hanno dichiarato tuttavia che la stessa si sarebbe tenuta”, ha sottolineato Bilici ed ha notato che il divieto ha condotto ad una situazione peggiore di quella di uno stato d’emergenza.
martedì 17 luglio 2012
In Turchia dopo gas e manganellate...
In Turchia, dopo gas e manganellate, processi per i kurdi; tu chiamala, se vuoi, democrazia
1) Con il trascorrere delle ore, il bilancio della battaglia
campale di Diyarbakir, con cui il Governo di Mister Erdogan ha celebrato
il 14 Luglio, anniversario della Rivoluzione Francese, diviene sempre
più pesante: “Contro la folla nella zona della manifestazione sono stati impiegati
veicoli di tipo TOMA, gas lacrimogeni ed acqua ad alta pressione. È stato segnalato che molte persone sono state ferite durante gli
attacchi, incluse decine di bambini, tre Deputate del Partito della Pace
e della Democrazia (BDP) ed il Sindaco Osman Baydemir. Migliaia di persone, radunatesi in cinque punti differenti, hanno rotto
le barriere della polizia intorno all’area della manifestazione, dove
gli scontri sono durati per molte ore. leggi tutto su La Terra di Nessuno
domenica 15 luglio 2012
Conferenza stampa dopo la repressione
I politici kurdi hanno organizzato un sit-in che è durato tutta la notte dal sabato alla domenica per protestare contro la repressione fascista di sabato. La mattina di domenica si è svolta una conferenza stampa dei deputati del BDP e del DTK: Il Co-presidente del BDP, Selahattin Demirtas ha dichiarato: "L'AKP, il partito di governo, ha perso ogni legittimità in Kurdistan, in seguito alla repressione di sabato." Demirtas inoltre ha valutato la resistenza di Amed (Diyarbakir) come una dichiarazione chiara da parte del popolo kurdo che - ha sottolineato - "non potrà mai rinunciare alla resistenza fino a quando le sue richieste non saranno accolte". Dopo Demirtas, è intervenuto il co-presidente del DTK Aysel Tuğluk che ha dichiarato che a Diyarbakir ha visto ancora una volta in azione "il fascismo dell'AKP ed i 90 anni di politica di repressione dello Stato turco". Aggiungendo che "il popolo kurdo è sottoposto a queste politiche perché vuole vivere libero con la propria lingua e la propria identità e ha indicato il leader kurdo Ocalan come interlocutore per una soluzione democratica. Il popolo kurdo organizzato non potrà mai inchinarsi ai piedi del governo dell'AKP che dovrebbe quindi porre fine all'isolamento di Ocalan e accettarlo come interlocutore pr un negoziato di pace ". ANF / AMED / DIYARBAKIR
Resistenza storica e terrore di stato a Diyarbakir
La
polizia del regime turco ha seminato il terrore sabato 14 luglio nella
città di Diyarbakir, ferendo decine di persone tra cui tre deputati e un
sindaco. La città ha vissuto una giornata storica di resistenza al fascismo e all'Akp, il partito al governo. Alla chiamata del principale partito kurdo il BDP e il Congresso per una
Società Democratica (DTK), una piattaforma di associazioni e movimenti kurdi, migliaia di persone sono scese nelle strade di
Diyarbakir, sfidando il divieto ufficiale delle autorità turche. Per protestare
contro le condizioni carcerarie del leader del PKK Abdullah Ocalan, a cui non è consentito di incontrare i suoi avvocati, contro una repressione senza precedenti, i kurdi si sono scontrati con la
polizia in tutti i distretti di questa grande città. Migliaia
di agenti di polizia provenienti da 18 città sono stati
dispiegati a Diyarbakir, in aggiunta ai 5.000 già mobilitati. Per
tutto il giorno, gli elicotteri hanno sorvolato la città, mentre la polizia
ha perquisito i manifestanti che provenivano da altre città per impedirne l'ingresso a Diyarbakir. Dalle
ore 14.00 (ora locale), diversi gruppi cominciarono a muoversi verso la stazione di Istasyon dove la polizia ha istituito barricate, prima di
intervenire con violenza in tutti i quartieri, compresi Ofis e Baglar, facendo uso massiccio di gas lacrimogeni. Diverse barricate della polizia sono state distrutte dai manifestanti. Tre deputati e il sindaco di Diyarbakir Osman Baydemir sono stati feriti e ricoverati in ospedale. Pervin Buldan parlamentare del BDP è stata ferita da un candelotto lacrimogeno alla gamba. I
co-presidenti del BDP Gultan Kisanak e Selahattin Demirtas, il co-presidente del DTK Aysel Tugluk, i parlamentari Ertugrul Kurkcu,
Sirri Onder Surreyya e Ozdal Ucer sono stati attaccati con gas
lacrimogeni e cannoni ad acqua. Decine di persone, tra cui alcuni bambini sono stati feriti. Sei
poliziotti hanno duramente picchiato un bambino di 8 anni per le
strade di Sanat, mentre sono state gravemente ferite altre tre
persone nel quartiere di Sehitlik. Un giovane è stato torturato in strada, i suoi vestiti strappati per essere colpito con i manganelli sulla schiena nuda. Inoltre, la polizia ha fatto decine di arresti. Tra gli arrestati figurano due giornalisti kurdi dell'agenzia Diha. www.actukurde.fr
sabato 14 luglio 2012
venerdì 13 luglio 2012
Messaggio del PKK per il 14 Luglio
Sei membri del PKK morirono a seguito di uno sciopero della fame il 14 luglio 1982, per lottare contro le torture praticate in carcere. Il Consiglio Esecutivo del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) ha rilasciato un comunicato scritto sul suo sito web in occasione della ricorrenza del trentesimo anno dal “Grande Sciopero della Fame fino alla Morte”, nell´ambito della resistenza della lotta kurda per la libertà. Sei membri del PKK praticarono uno sciopero della fame fino alla morte, a partire dal 14 luglio 1982, per lottare contro le torture inflitte ai detenuti a seguito del colpo di stato del 12 Settembre 1980. Il comunicato del PKK ha sottolineato che riversarsi nelle strade il 14 luglio di quest´anno, nel primo anniversario dalla dichiarazione del Kurdistan Autonomo e Democratico, sarebbe la migliore risposta al governo AKP che ha praticato lo stesso fascismo –terribile e in grande quantità- del periodo del colpo di stato degli anni Ottanta. Riferendosi alla situazione creata nella regione kurda e nelle carceri negli anni Ottanta, il comunicato riporta che “I membri del PKK e i suoi sostenitori detenuti nel carcere di Diyarbakır erano sottoposti continuamente a pratiche e trattamenti inumani, sistematicamente sviluppati per rinnegare l´identità umana, nazionale e politica dei kurdi e per turchizzarli. Comunque i nostri compagni hanno scelto un´altra via: proteggere la loro identità e resistere a costo delle loro vite”. Il PKK ha concluso il comunicato invitando tutto il popolo del Kurdistan ed i suoi sostenitori a partecipare alla manifestazione di Amed del 14 luglio per garantire la libertà del leader Öcalan e per costruire l´esistenza libera e dignitosa che il popolo kurdo desidera. ANF / NEWS DES
giovedì 12 luglio 2012
Novant'anni di carcere per tre studenti kurdi
Novanta anni di carcere sono stati chiesti per tre giovani membri del Partito Democratico Socialista (SDP) di Mersin. I tre ragazzi Ali Okutan (19 anni), Dersim Dincer (19 anni) e Bedrettin Akdeniz (20 anni) sono accusati di aver celebrato la giornata del Newroz "sotto istruzioni da parte dell'organizzazione KCK (Unione delle Comunità Kurde)". L'atto d'accusa del pubblico ministero elenca canzoni kurde e i post di Facebook come prova che i ragazzi facevano propaganda per l'organizzazione KCK. I tre studenti sono anche accusati di aver lanciato pietre e bottiglie molotov contro la polizia durante le celebrazioni del Newroz a Mersin, il 20 marzo 2012. L'atto di accusa contro gli studenti incarcerati afferma inoltre, che i ragazzi sono membri del DEV-LIS [organizzazione degli studenti della scuola superiore] al quale è chiesto di organizzare azioni congiunte con il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK). Bedrettin Akyuz che ha partecipato al Newroz svolto presso il campus dell'Università di Mersin ha affermato di aver diffuso propaganda per il PKK ballando l'Halay [una danza tradizionale] accompagnata da canti kurdi. La prima udienza del caso si terrà presso il Tribunale penale di Adana il 27 settembre. ANF / MERSIN
martedì 10 luglio 2012
Demirtaş: è giusto e legittimo chiedere la libertà del leader del popolo kurdo Abdullah Öcalan
Intervenendo durante la conferenza stampa congiunta del BDP (Partito della Pace e della Democrazia) e del DTK (Congresso della Società Democratica), a seguito del divieto della manifestazione del 14 luglio a Diyarbakır da parte del Governatore, il co-presidente del BDP Selahattin Demirtaş ha fatto notare che chiedere la libertà del leader del popolo kurdo Abdullah Öcalan è un atto giusto e legittimo. Sottolineando che tutte le manifestazioni del BDP sono state impedite e vietate in tutto il paese durante l´ultimo anno, Demirtaş ha affermato che “ Le politiche del governo AKP sono rappresentate da torture ed arresti quando si tratta di impedire al popolo kurdo di esprimere le sue legittime richieste. Comunque, una soluzione politica della questione kurda non può progredire finchè Öcalan non verrà liberato e incluso in questo processo. L´approccio dello stato alla manifestazione del 14 luglio rivela l´approccio del governo AKP e delle sue istituzioni alla soluzione della questione kurda”.
lunedì 9 luglio 2012
Vietata la manifestazione del 14 luglio a Diyarbakır
Il Governatore di Diyarbakır ha negato il permesso per la manifestazione “Resistenza Democratica per la Libertà” del 14 luglio, organizzata congiuntamente dal BDP e dal DTK (Congresso della Società Democratica). In un comunicato scritto, il Governatore ha basato la sua decisione su informazioni di intelligence che –ha detto- rivelano la presenza di gruppi e organizzazioni illegali che cercherebbero di portare la gente in strada ingannandola, che affronterebbero le forze di sicurezza e organizzerebbero azioni ed attività illegali. Il Governatore ha anche aggiunto che “le dichiarazioni sulla manifestazione rilasciate da alcuni gruppi e media utilizzano espressioni quali ´resistenza´ e ´guerra´, rappresentanti un invito che potrebbe portare ad ostilità, odio ed opposizione tra il nostro popolo”. Il tentativo di divieto da parte del Governatore di Diyarbakır sarà valutato oggi in una riunione congiunta dei co-presidenti del DTK e del BDP. Parlando con ANF prima del meeting, la co-presidente del DTK Aysel Tuğluk ha affermato che la decisione “non ha nessuna legittimità per il nostro popolo che proteggerà la sua giusta lotta e violerà il divieto”. La Tuğluk ha valutato la decisione come parte dell´attuale politica di repressione contro i kurdi ed ha aggiunto che “siamo di fronte al solito approccio e timore da parte dello Stato. L´AKP, che sembra credere di poter sconfiggere la resistenza del popolo kurdo impiegando la polizia, sta cercando di impedire una manifestazione in cui una volta ancora i kurdi affermeranno di non obbedire e di non accettare questa politica”. La co-presidente del DTK ha proseguito, dichiarando che “abbiamo una sola scelta, quella di continuare la nostra legittima lotta e resistenza. Non riconosciamo la legittimità di questa proibizione. La resistenza del popolo sconfiggerà il divieto ancora una volta come ha fatto in occasione della celebrazione del Newroz [Capodanno, 21 marzo]”. La Tuğluk ha concluso la sua dichiarazione invitando le persone di Diyarbakır a mostrare il loro rifiuto verso questa decisione. ANF / DIYARBAKIR/AMED
giovedì 5 luglio 2012
Resistenza democratica per la libertà
L´organizzazione di distretto del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) di Nusaybin ha tenuto un incontro pubblico per invitare alla partecipazione al meeting del 14 luglio a Diyarbakır. Sono in corso i preparativi per la manifestazione “Resistenza Democratica per la Libertà” del 14 luglio, organizzata congiuntamente dal BDP e dal DTK (Congresso della Società Democratica). Sono stati tenuti incontri pubblici nelle quattro zone della regione per invitare alla partecipazione al meeting, in cui i kurdi proporranno una road map per la soluzione della questione kurda. Intervenendo durante l´incontro pubblico a Nusaybin, vicino a Mardin, il co-presidente di distretto del BDP Ayten Kahraman ha fornito informazioni sui preparativi e ha invitato le persone della zona a partecipare in massa alla manifestazione. In un´intervista rilasciata ad ANF riguardante lo stesso soggetto, il co-presidente del DTK e deputato indipendente di Mardin Ahmet Türk ha attirato l´attenzione sull´importanza di questo storico incontro ed ha sottolineato: “Non smetteremo di mostrare le nostre reazioni finchè l´AKP manterrà la sua attuale mentalità”.Il co-presidente del DTK ha anche invitato il governo AKP a riconoscere il fatto che l´isolamento imposto al leader del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) Abdullah Öcalan è una “politica di stallo” ed ha altresì invitato i deputati in parlamento a sforzarsi per una soluzione della questione kurda e della situazione di Öcalan. Türk, rimarcando che non si troverà una soluzione finchè il governo AKP non riconoscerà i kurdi come una società con le sue proprie regole, ha affermato che “gli ufficiali governativi necessitano di cambiare il loro punto di vista e la loro mentalità per il fatto che nessuna soluzione sarà altrimenti possibile redigendo una nuova costituzione, discutendo di un´inziativa kurda o prolungando l´isolamento di Öcalan.” ANF / NEWS DESK
mercoledì 4 luglio 2012
Conferenza stampa - 06 luglio ore 12:00
Venerdì 6 luglio 2012 alle ore 12 presso la Federazione nazionale
della stampa in Corso Vittorio Emanuele II, 349, Roma CONFERENZA
STAMPA. Partecipano: Fabio Marcelli (giuristi democratici), Roberto Natale (presidente Federazione nazionale della stampa), Arturo Salerni (progetto diritti).
Il 2 e 3 luglio 2012 Fabio Marcelli ha assistito come osservatore internazionale al processo in corso a Silivri, Turchia, contro 195 giornalisti, intellettuali, femministe, militanti e simpatizzanti del Partito per la pace e la democrazia.Nella sua dichiarazione finale alla stampa turca e internazionale Marcelli ha sottolineato come gli imputati siano “colpevoli” solo di svolgere attività politica democratica alla luce del sole e che pertanto tale processo si configura come una violazione dei diritti civili e politici garantiti dal Patto internazionale delle Nazioni Unite in materia e dalla Convenzione europea sulla tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, trattati internazionali di cui la Turchia è parte.
lunedì 2 luglio 2012
Istanbul: tensione al processo KCK
193 persone, principalmente membri del BDP, vengono giudicati oggi ad Istanbul nel cosiddetto processo "KCK" (Unione delle Comunità Kurde). I deputati del BDP (partito per la Pace e la democrazia) non sono stati autorizzati a presenziare l'udienza. Le persone che sono riuscite ad arrivare nella zona, nonostante molti posti di blocco della polizia, sono stati fermate a 2 km dal tribunale. Costretti ad andare al palazzo di giustizia a piedi, molti membri del BDP sono inoltre stati sottoposti a perquisizione dalla polizia. La tensione davanti al tribunale continua e circa un migliaio di persone stanno aspettando fuori, nonostante le unità della gendarmeria e gli sforzi per disperdere la massa. La co-presidente del BDP, Gültan Kışanak ha rilasciato una dichiarazione: "I nostri amici all'interno della sala d'udienza, oggi sono in piedi davanti al giudice come conseguenza del massacro politico in corso. Porteremo i nostri amici via da qui e continueremo a difendere il nostro diritto di fare politica democratica. La repressione che ci troviamo di fronte oggi è la repressione della legge marziale. La gendarmeria e la polizia hanno sequestrato i nostri veicoli, ma la nostra gente è riuscita ad arrivare qui per mostrare la loro volontà democratica". In attesa davanti al tribunale vi sono i deputati del BDP Sebahat Tuncel, Pervin Buldan e Sirri Sureyya Önder, il Presidente del SDP (Partito Socialista), Ridvan Duran, Gülsüm Agaoglu membro del consiglio esecutivo del HDK (Congresso democratico del popolo), Tekstil Sen Engin presidente del Gül, Sema Salokoğlu vice presidente del ODP (Partito della Libertà e solidarietà), membri di KESK, TKP, ESP, SDP, BDP, SODAP. ANF / ISTANBUL
domenica 1 luglio 2012
Fermato e rilasciato il rapper kudo Serhado
Batman - La polizia ha fermato il rapper kurdo (con cittadinanza svedese) Serhado. Il fermo è avvenuto all'aeroporto di Batman da dove Serhado avrebbe raggiunto Antalya per un concerto. Non è chiaro su quali basi sia stato preso in custodia, ma si è saputo che è stato trasferito alla stazione di polizia di Siirt per essere interrogato e poi rilasciato. ANF / BATMAN
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