Ci sono stati numerosi feriti e 35 persone sono state fermate a Mersin, a seguito a un intervento della polizia durante una manifestazione organizzata dalla sezione femminile del sindacato KESK di Mersin. La protesta è stata organizzata per reagire contro l'arresto delle colleghe avvenuto pochi giorni fa. Questa ondata di violenze, si sta verificando pochi giorni prima della giornata internazionale della donna, che si celebrerà l'8 marzo. La tensione è aumentata quando la polizia ha impedito ai partecipanti di dirigersi verso l’edificio del Comune di Mersin, per la lettura di un comunicato stampa. Nermin Karasu, Segretario della Egitim Sen, ha espresso la ferma intenzione di proseguire la marcia. La polizia si era resa disponibile nel consentire la manifestazione, a patto che nessuno dei partecipanti cantasse slogan o sventolasse bandiere o striscioni. La protesta è proseguita ma quando le manifestanti hanno iniziato a sventolare le bandiere e a cantare slogan, gli agenti le hanno immediataente caricate. La giornalista Zeynep Kūris che lavora per l’Agenzia DIHA, è stata minacciata dalla polizia, che le ha impedito di filmare gli attacchi. Tra le persone fermate, si segnalano i presidenti delle sezioni locali dei sindacati SES, BES e dell' Haber-Sen, alcuni membri dei sindacati Halkevi e Egitim-Sen, il Presidente dell’ SDP di Mersin, uno studente e due giornalisti di Evrensel. ANF/MERSIN