La marcia iniziata a Ginevra il 31 gennaio con lo slogan "Libertà per Ocalan, status politico per il popolo kurdo", organizzata dalla Federazione delle associazioni kurde in Europa (KON-Kurd) oggi entra nel nono giorno e da Basilea raggiungerà Sierentz (Francia). Ecco i commenti di alcuni dei partecipanti. Salih Mele del Movimento islamico del Kurdistan: "...camminare con la mia gente, nonostante tutte le difficoltà è una cosa meravigliosa e mi rende felice. Seguire il percorso stabilito dal nostro leader Abdullah Öcalan mi fa sentire orgoglioso. Stiamo marciando per la nostra fede, il futuro e l'esistenza di un intero popolo. Se l'AKP ha dalla sua parte la polizia, i pubblici ministeri, l'esercito, le armi chimiche e le prigioni, noi abbiamo le nostre anime e la nostra fede." Il giornalista e scrittore Mustafa Peköz: "con 30 anni di lotta per la libertà il popolo kurdo ha riscritto la storia. Oggi la storia viene scritta ancora una volta. Le persone stanno marciando con grande convinzione in condizioni climatiche di -8 gradi. C'è un incredibile livello di motivazione. L'isolamento del signor Ocalan ha indurito le convinzioni dei manifestanti. I loro canti per la libertà del Kurdistan si stanno moltiplicando. Credo che questo sia molto importante. La tirannia del governo AKP non riuscirà a spezzare la volontà dei kurdi, questo è evidente". Bard Maruf: "Con gli artisti, gli intellettuali, i rappresentanti delle organizzazioni kurde che partecipano a questa marcia, stiamo condannando la congiura internazionale contro i kurdi e contro Abdullah Öcalan. Credo che ogni artista deve stare con il suo popolo in momenti storici come questi". ANF / BASEL