Batman - Circa 400 operai ribellandosi alle dure condizioni di lavoro cui sono sottoposti da mesi hanno deciso di interrompere i lavori alla diga di Ilisu, il cui completamento condurrà alla sommersione dell’antica cittadina di Hasankeyf, di centinaia di villaggi, di un lungo tratto della Valle del Tigri causando il cambiamento dell’intero ecosistema.
Da mesi gli operai della diga sopportano dure condizioni di lavoro e i tentativi di giungere ad un accordo per quanto riguarda diritti sociali e una retribuzione consona non hanno portato a nessun risultato. La settimana scorsa gli operai hanno quindi deciso di scioperare. Il rappresentante della società dei lavori della diga ha promesso un miglioramento della situazione promettendo cambiamenti entro la settimana e l’erogazione dello stipendio del mese che ancora non è stato versato. Non essendoci stati movimenti positivi i lavoratori hanno reagito alle ingiustizie prolungate cominciando il boicottaggio dei lavori nella giornata di ieri, 27 aprile. I militari (sempre presenti nella zona per evitare avvicinamenti della guerriglia del PKK) hanno impedito agli operai di uscire dall’area dei lavori costringendoli a rimanervi.
E.Ö. uno degli operai che ha fornito informazioni sugli eventi ha affermato:“Le condizioni di lavoro degli operai che lavorano ad Ilisu sono ingiuste: facciamo orari di lavoro intensivi e gli stipendi sono molto bassi. Gli operai delle ditte Nurol e Cengiz che lavorano 11 ore al giorno per uno stipendio mensile di 990 lire (445 euro) hanno richiesto un aumento che i rappresentanti delle ditte hanno fatto sapere non essere stato accettato. Per questo motivo i lavoratori hanno indetto uno sciopero di un’intera giornata la scorsa settimana. Le ditte hanno promesso di ascoltare le nostre richieste e metterle in atto in settimana ma le cose non sono cambiate e una parte di noi non ha ancora ricevuto lo stipendio. In questo momento siamo tra i 300 e i 400 operai che hanno interrotto i lavori. I militari ci hanno bloccati qui e non permettono a nessuno di entrare”.
27 aprile, ore 12.00, Batman
Carlotta Grisi
Da mesi gli operai della diga sopportano dure condizioni di lavoro e i tentativi di giungere ad un accordo per quanto riguarda diritti sociali e una retribuzione consona non hanno portato a nessun risultato. La settimana scorsa gli operai hanno quindi deciso di scioperare. Il rappresentante della società dei lavori della diga ha promesso un miglioramento della situazione promettendo cambiamenti entro la settimana e l’erogazione dello stipendio del mese che ancora non è stato versato. Non essendoci stati movimenti positivi i lavoratori hanno reagito alle ingiustizie prolungate cominciando il boicottaggio dei lavori nella giornata di ieri, 27 aprile. I militari (sempre presenti nella zona per evitare avvicinamenti della guerriglia del PKK) hanno impedito agli operai di uscire dall’area dei lavori costringendoli a rimanervi.
E.Ö. uno degli operai che ha fornito informazioni sugli eventi ha affermato:“Le condizioni di lavoro degli operai che lavorano ad Ilisu sono ingiuste: facciamo orari di lavoro intensivi e gli stipendi sono molto bassi. Gli operai delle ditte Nurol e Cengiz che lavorano 11 ore al giorno per uno stipendio mensile di 990 lire (445 euro) hanno richiesto un aumento che i rappresentanti delle ditte hanno fatto sapere non essere stato accettato. Per questo motivo i lavoratori hanno indetto uno sciopero di un’intera giornata la scorsa settimana. Le ditte hanno promesso di ascoltare le nostre richieste e metterle in atto in settimana ma le cose non sono cambiate e una parte di noi non ha ancora ricevuto lo stipendio. In questo momento siamo tra i 300 e i 400 operai che hanno interrotto i lavori. I militari ci hanno bloccati qui e non permettono a nessuno di entrare”.
27 aprile, ore 12.00, Batman
Carlotta Grisi