Gültan Kışanak, co-presidente e candidata per il parlamento del BDP (partito per la Pace e la Democrazia) ha dichiarato in un'intervista pubblicata oggi su Hürriyet Daily News & Economic Review: "Se i curdi hanno raggiunto a piedi la frontiera [in segno di protesta] a causa della repressione, questo dimostra che la situazione ha raggiunto un punto di ebollizione". La polizia lunedì 25 aprile ha arrestato 35 persone nella provincia sudorientale di Hakkari, tra cui il vice sindaco e altri funzionari locali, in relazione alle indagini in corso sull'Unione delle Comunità Kurde KCK.
"Ogni protesta è stata violentemente interrotta, le tende sono state rimosse, le persone sono state attaccate con veicoli militari e gas lacrimogeni e continua la violenza". "La situazione oggi è terribile, con migliaia di persone in custodia, centinaia di feriti e un morto. Quelli che si sono diretti verso i confini di Hakkari protestano contro questa situazione". Kışanak ha sottolineando che la marcia "Non è stata programmata. Nasceva dal sentimento di rabbia di quel momento. La psicologia dominante è: Tu ci vedi come il nemico. Tu ci tratti come un nemico. Se non siamo cittadini allora dobbiamo andarcene".
"Ogni protesta è stata violentemente interrotta, le tende sono state rimosse, le persone sono state attaccate con veicoli militari e gas lacrimogeni e continua la violenza". "La situazione oggi è terribile, con migliaia di persone in custodia, centinaia di feriti e un morto. Quelli che si sono diretti verso i confini di Hakkari protestano contro questa situazione". Kışanak ha sottolineando che la marcia "Non è stata programmata. Nasceva dal sentimento di rabbia di quel momento. La psicologia dominante è: Tu ci vedi come il nemico. Tu ci tratti come un nemico. Se non siamo cittadini allora dobbiamo andarcene".