venerdì 8 febbraio 2013

La trattativa con Ocalan conviene alla Turchia

contropiano.org - Intervista a Erdelan Baran Torniamo a occuparci della realtà politica kurda con una seconda intervista al responsabile italiano del Congresso Nazionale del Kurdistan che espone alcuni aspetti centrali del programma elaborato da Abdullah Öcalan. Signor Baran lei ha lanciato sospetti su una Gladio turca per l’assassinio delle tre attiviste kurde a Parigi. Il giornalista Ferda Çetin afferma che il governo di Ankara predispone “premi” per pagare omicidi di quadri storici del movimento kurdo. Come si conciliano queste ipotesi con le trattative in corso fra emissari del premier Erdoğan e Öcalan? Anche a noi questa sembra una contraddizione: come si può parlare di dialogo e di fatto sabotarlo promettendo denaro per attaccare i militanti del Pkk? Il comportamento di Erdoğan appare tutt’altro che onesto. Nel 2002 aveva dichiarato che avrebbe trovato una soluzione per la questione kurda. Dieci anni dopo ha ordinato di assassinare a Roboski 34 civili, 17 erano minorenni. Oggi dice che vuole un accordo ma non effettua nessuna proposta concreta, quindi sopraggiungono nuovi omicidi addirittura in una capitale europea. Murat Sahin, ex agente del Mıt che vive in Svizzera ha recentemente affermato che il sospettato per il massacro parigino, Ömer Güney, stava lavorando per l’Intelligence di Ankara. leggi tutto su www.contropiano.org