giovedì 31 gennaio 2013

Emergono dettagli sugli omicidi di Parigi

Il quotidiano turco Akşam ha scritto ieri in merito ad un'asserzione che riguarda Ömer Güney, l'uomo agli arresti dal 19 Gennaio in relazione agli omicidi di Sakine Cansız, Fidan Doğan e Leyla Şaylemez, avvenuti a Parigi il 9 Gennaio. Lo zio di Ömer, Zekai Güney, ha affermato che suo nipote era accompagnato da altre due persone mentre entrava nell'Ufficio di Informazione del Kurdistan, luogo in cui le tre rappresentanti politiche kurde sono state uccise. Zekai Güney ha dichiarato che le immagini di queste due persone sono state “rimosse” dai video delle telecamere di siurezza che la polizia francese ha sequestrato in relazione all'indagine sulle esecuzioni. Inoltre, in base alle dichiarazioni del padre dell'indagato, ha detto: “Mio fratello mi ha detto che, secondo le informazioni che ha ricevuto dalla procura francese e dagli avvocati, Ömer ha negato di aver commesso gli omicidi nella sua testimonianza. Ömer ha affermato che c'erano altre due persone con lui e che il video è stato contraffatto rimuovendo le registrazioni riguardanti queste due persone. Deve aver menzionato i nomi di queste due persone, che non sono comunque visibili nel filmato ora in possesso del procuratore”. Se l'affermazione è vera, ció significa che la vita di Ömer è minacciata, ha detto lo zio sottolineando la loro preoccupazione sulla possibilità che il nipote sia vittima di un omicidio di autore non indentificato all'interno o all´esterno del carcere. “Non pensiamo che lo Stato francese non sia coinvolto negli omicidi, il che significa che non sarà fatta luce su di essi. Non abbiamo saputo della visita di Ömer ad Ankara finchè non l'abbiamo letto sulla stampa. Non è mai venuto da noi. Quando ho chiesto informazioni in merito a mio fratello, lui mi ha detto che Ömer era andato ad Ankara per partecipare al matrimonio di un suo collega di lavoro che aveva incontrato in Germania”. ANF Ankara