mercoledì 21 novembre 2012

Ció che Abdullah Öcalan ha detto a suo fratello

Mehmet Öcalan ha affermato di essere stato condotto sull´isola di Imrali tramite traghetto, lo stesso traghetto definito “non funzionante” da oltre un anno. Il messaggio che il leader kurdo ha consegnato al fratello è il seguente, secondo quanto riportato dall´agenzia DIHA: “Vi sto facendo appello da qui per chiedervi di cessare adesso gli scioperi della fame. Quest´azione ha raggiunto i suoi obiettivi”. Il fratello di Abdullah Öcalan ha dichiarato: "Ho potuto incontrare mio fratello, a cui non è stato permesso di vedere i suoi avvocati da più di quindici mesi, per circa 45 minuti. E´ stato un incontro faccia a faccia e abbiamo ovviamente parlato dello sciopero della fame. Tutti sanno che solo il leader Apo puó farlo cessare”. Öcalan ha ripetuto a suo fratello che “lo sciopero della fame ha raggiunto i suoi obiettivi. Quest´azione è molto significativa per me. E poichè è stata condotta all´interno delle carceri lo è ancora di più”. Nel suo messaggio, Öcalan ha anche affermato che invece “di basarsi sulle persone in carcere per condurre azioni di protesta” sarebbe necessario “che agissero le persone all´esterno. Dovete condurre le persone in strada nelle città, in particolare a Diyarbakir e in altri grandi ed importanti luoghi”. Ha inoltre affermato di disapprovare lo sciopero della fame e che “quest´azione se intrapresa, dovrebbe essere effettuata dalle persone all´esterno del carcere”. Öcalan ha anche parlato con suo fratello dei Kurdi siriani e degli ultimi sviluppi della situazione nella regione. "Mando i miei saluti al popolo kurdo in tutte le zone del Kurdistan. I Kurdi siriani non possono risolvere i problemi della Siria solamente conquistando sei città. Devono essere cercati e costruiti contatti con Arabi, Ebrei, Cristiani e tutte le popolazioni della Siria. Devono muoversi tutti insieme. In questo modo, l´autonomia raggiungerà il suo pieno significato. E´chiaro che né Bashar Assad nè l´FSA (Esercito Siriano Libero) possono rendere libera la popolazione che vive in quel luogo. Gli scontri vissuti in quella zona sono molto pericolosi. L´autonomia democratica puó essere significativa se sviluppata da tutte le popolazioni della Siria”. ANF / NEWS DESK