ARCIDOSSO – PIAZZA INDIPENDENZA dalle ore 10 di SABATO 17 NOVEMBRE alle ore 19.00 di DOMENICA 18 NOVEMBRE
I prigionieri politici kurdi in sciopero della fame da più di due mesi! Centinaia di detenuti politici nelle carceri turche, per la maggior parte kurdi, hanno dato inizio il 12 settembre 2012 ad uno sciopero della fame irreversibile e a tempo indeterminato per chiedere l’eliminazione degli ostacoli riguardanti l´istruzione scolastica e la possibilità di difesa durante i processi in lingua madre, il rispetto dei diritti democratici della popolazione kurda e la libertà del loro leader, Abdullah Öcalan, come percorso verso una soluzione pacifica della questione kurda in Turchia.
I prigionieri politici kurdi in sciopero della fame da più di due mesi! Centinaia di detenuti politici nelle carceri turche, per la maggior parte kurdi, hanno dato inizio il 12 settembre 2012 ad uno sciopero della fame irreversibile e a tempo indeterminato per chiedere l’eliminazione degli ostacoli riguardanti l´istruzione scolastica e la possibilità di difesa durante i processi in lingua madre, il rispetto dei diritti democratici della popolazione kurda e la libertà del loro leader, Abdullah Öcalan, come percorso verso una soluzione pacifica della questione kurda in Turchia.
Gli aderenti alla protesta sono aumentati giorno dopo giorno, fino a raggiungere il 5 Novembre l’impressionante cifra di 10.000, prendendo così parte all’azione numericamente più grande della storia di questo paese. Al momento, le loro condizioni di salute sono estremamente critiche e molti di loro sono ad un passo dalla morte nell’assordante silenzio dei mass-media e dell’opinione pubblica internazionale. La chiusura al negoziato decisa dal governo AKP di Erdoğan ha causato una profonda crisi. Le migliaia di arresti di rappresentanti kurdi, inclusi parlamentari, sindaci, membri dei consigli cittadini, giornalisti sindacalisti, studenti e molti altri attivisti della società civile si sono tramutate in un vero e proprio massacro politico. A nulla sono valsi finora gli appelli per i negoziati finalizzati alla soluzione della questione kurda, che deve imprescindibilmente includere Abdullah Öcalan, detenuto da tredici anni sull’isola-prigione di Imralı e da quindici mesi in completo isolamento.
Rompiamo il silenzio, la vita umana è preziosa!
Chiediamo all’opinione pubblica ed alle istituzioni di agire prima che sia troppo tardi, facendo pressione sullo Stato turco affinchè ascolti le legittime richieste dei detenuti in sciopero della fame ed adotti soluzioni concrete e durature per assicurare i diritti umani fondamentali della popolazione kurda.
Per questo motivo la Comunità Kurda residente in provincia di Grosseto organizza uno
SCIOPERO DELLA FAME SIMBOLICO IN SOSTEGNO AI DETENUTI KURDI NELLE CARCERI TURCHE
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