mercoledì 3 febbraio 2010

Serve una legge per i bambini sotto processo e in prigione


da www.kurdish-info.eu
Bianet 27/28.01.2010 - Un tribunale ha condannato una 15enne a 8 anni di prigione. Gli avvocati  Tanrıseven (Presidente dell’associazione degli avvocati di Batman) e Aktaş (Coordinatore del Centro per i diritti dei minori di Diyarbakir) hanno chiesto al governo di produrre, con estrema urgenza, le modifiche normative necessarie ad impedire l’imprigionamento dei minori. La ragazza, residente a Batman, è stata condannata dalla Autorità speciale dell’Alta corte criminale di Diyarbakir sulla base delle norme contenute nella Legge Anti Terrorismo.

Nella prima udienza, tenutasi il 26 gennaio la giovane 15enne è stata condannata ad un totale di 13,5 anni di prigione. La condanna è stata successivamente ridotta a 7 anni e 9 mesi a causa della sua giovane età. L’accusa è di “aver commesso crimini per conto di un’organizzazione illegale”, di aver partecipato a “incontri e dimostrazioni in violazioni della legge” e “diffusione di propaganda per una organizzazione illegale”.

La ragazzina è stata presa in custodia nel corso di una manifestazione a Batman lo scorso 9 ottobre, essa ha affermato di essere stata picchiata dalla polizia e di essere stata costretta a confermare i capi d’accusa ed ha anche detto di non conoscere il significato del termine “propaganda”.

Circa 1300 minori sotto processo o in carcere

Nel corso di una intervista rilasciata a Bianet, Aktaş ha affermato che, solo nel 2009, circa 1300 sono i minori  in attesa di giudizio o in arresto a causa della legge Anti Terrorismo (TMK), quasi esclusivamente nelle regioni kurde dell’est e sud est dell’Anatolia.

Il governo ha sospeso il disegno di legge per consentire che i minori siano giudicati esclusivamente dai tribunali minorili. I due avvocati hanno chiesto al governo di rendere esecutivo il disegno di legge il prima possibile, altrimenti centinaia di altri minori dovranno sperimentare il carcere. Gli attuali emendamenti alla legge non sarebbero ritenuti sufficienti a modificare la sostanza del sistema punitivo.

L’Iniziativa per i Diritti dei Minori mise in luce le seguenti questioni quando il disegno di legge proposto fu messo in discussione:

1. Bloccare l’aumento della punizione per i minori: secondo gli emendamenti preposti una condanna a 90 mesi di carcere può essere ridotta, per un minore, fino a 20 mesi. Ci sono minori che ricevono fino a 190 mesi di condanna. Questo chiaramente mostra che l’emendamento a 20 mesi non risolve il fatto.
2. Giudizio dei minori dai 16 ai 18 anni davanti al Tribunale minorile: E’ necessario giudicare tutti i minori davanti al Tribunale minorile, senza considerare le fasce d’età.
3. Sospensione delle sentenze, perdono, rinvio del verdetto, sanzioni alternative: è necessario permettere che ai minori, dai 16 ai 18 anni, sia possibile comminare sentenze alternative. Per permettere ciò però le condanne non devono essere più lunghe di 3 anni. È quindi necessario che i minori non siano condannati a più di tre anni di detenzione.

L’Iniziativa ha chiesto che 6 articoli del TMK siano emendati, così come un articolo del Codice penale turco  e della Legge sugli incontri e le manifestazioni pubbliche. (TK/VK)

Rapporto UNICEF sui minori accusati di “Crimini di terrorismo”

A seguito delle visite ad Adana, dal 9 all’11 marzo 2009 e ad Hakkari dal 23 al 24 marzo, l’UNICEF ha chiesto allo Stato turco di proteggere il diritto alla vita dei minori che prendono parte alle dimostrazioni e ha chiesto di modificare la Legge Anti-terrorismo.

La rappresentanza turca dell’UNICEF ha sottolineato che il governo non ha ottenuto alcun risultato sul problema dell’arresto dei minori che prendono parte alle manifestazioni accusandoli, con scopo di deterrenza, di partecipare a crimini di terrorismo. L’UNICEF ha chiesto di non giudicare i minori come degli adulti e di impedire che diventino delle vittime.

Il “Rapporto sui minori accusati di crimini di terrorismo per aver partecipato a delle manifestazioni” contiene importanti e dure raccomandazioni. In occasione del viaggio del marzo 2009, una missione composta da UNICEF-Turchia e dal Dipartimento per i diritti umani della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha incontrato le amministrazioni locali della regione e i rappresentanti delle ONG.

Gli emendamenti al Codice penale del 2006, a causa dell’inasprimento degli scontri nella regione kurda hanno peggiorato la condizione dei minori. Sebbene il governo abbia annunciato ulteriori emendamenti per implementare il processo di “iniziativa democratica” la corrispondente discussione parlamentare in merito è stata posticipata a seguito dell’attentato di Tokat (attribuito dal governo al PKK).

“La legge antiterrorismo deve essere emendata”

Le raccomandazioni del Rapporto possono sintetizzarsi nel modo seguente:

1. Gli interventi di polizia durante e dopo le manifestazioni mettono a serio rischio il futuro dei minori. Interventi contro tortura e maltrattamenti dovrebbero essere presi al più presto.
2. Ai minori dovrebbe essere garantito il giudizio davanti a tribunali per i minori sulla base di procedure specifiche. Il rapporto raccomanda l’emendamento degli articoli 9 e 13 della Legge antiterrorismo (TMK). Per quanto riguarda i minori bisognerebbe assumere il principio di una unica responsabilità per diversi crimini.

I minori non dovrebbero essere trattati come adulti

3. I cambiamenti legislativi dovrebbero essere fatti su misura dei bisogni dei minori e in accordo coi principi basilari del sistema giudiziario minorile. Deve essere possibile intervenire contro procedimenti illegali. Il rapporto sottolinea che la cura del minore nel sistema giudiziario dovrebbe essere demandata esclusivamente a personale di polizia specificatamente formato. Essi dovrebbero: essere giudicati dai tribunali minorili, essere portati immediatamente davanti al procuratore; le famiglie dovrebbero essere informate immediatamente  e gli avvocati dovrebbero avere immediato accesso ai documenti per l’interrogatorio.  Il rinvio a giudizio dovrebbe impedire ai minori di abbandonare la scuola. I minori non dovrebbero essere detenuti assieme agli adulti e tutto il procedimento dovrebbe svolgersi nel totale rispetto della legge.
4. L’educazione dei minori dovrebbe essere gratuita  e di alta qualità. Bisognerebbe aumentare il numero delle aree per giocare. Si raccomanda di destinare un maggiore livello di risorse a questo settore.
5. Bisognerebbe riconoscere la dimensione politica, sociale ed economica del problema.
6. Devono essere aumentate le precauzioni relative alla protezione dei minori dai rischi derivanti dalla organizzazione e partecipazione a riunioni e manifestazioni.
7. Un sistema di controllo ed archiviazione dei dati dovrebbe essere creato per rendere più effettivi i miglioramenti e attuare le politiche necessarie nel tempo stabilito.(EÜ/VK)