domenica 28 febbraio 2010
sabato 27 febbraio 2010
Solidarietà al popolo curdo!
I compagni e le compagne del Csa Vittoria di Milano
La repressione non fermerà la lotta per l’autodeterminazione del popolo curdo
Leggiamo con rabbia la notizia dell’arresto di 11 membri della comunità curda italiana, nonché delle perquisizioni in diverse abitazioni.
Dietro questi arresti vediamo la volontà del governo turco del fascista Erdogan di criminalizzare la lotta per l’autodeterminazione del popolo curdo e le proprie rappresentanze politiche.
Denunciamo il terrorismo, l’incarcerazione e le torture che il popolo curdo quotidianamente deve subire ad opera degli apparati repressivi di governo.
Denunciamo il sequestro, che dura ormai da più di dieci anni, del leader storico di questo popolo Abdullah “Apo” Öcalan rinchiuso in un carcere edificato appositamente sull’isola di Imrali.
Denunciamo il governo italiano che, come per l’arresto di Ocalan, si fa complice di queste pratiche terroristiche che vogliono isolare per poter meglio annichilire le rivendicazioni politiche e sociali del popolo curdo.
Ai nostri compagni e compagne curdi e curde diciamo che la loro lotta è la nostra lotta.
La solidarietà è l’arma dei popoli in lotta contro l’imperialismo
I compagni e le compagne del Csa Vittoria
Milano 27 febbraio 2010
La repressione non fermerà la lotta per l’autodeterminazione del popolo curdo
Leggiamo con rabbia la notizia dell’arresto di 11 membri della comunità curda italiana, nonché delle perquisizioni in diverse abitazioni.
Dietro questi arresti vediamo la volontà del governo turco del fascista Erdogan di criminalizzare la lotta per l’autodeterminazione del popolo curdo e le proprie rappresentanze politiche.
Denunciamo il terrorismo, l’incarcerazione e le torture che il popolo curdo quotidianamente deve subire ad opera degli apparati repressivi di governo.
Denunciamo il sequestro, che dura ormai da più di dieci anni, del leader storico di questo popolo Abdullah “Apo” Öcalan rinchiuso in un carcere edificato appositamente sull’isola di Imrali.
Denunciamo il governo italiano che, come per l’arresto di Ocalan, si fa complice di queste pratiche terroristiche che vogliono isolare per poter meglio annichilire le rivendicazioni politiche e sociali del popolo curdo.
Ai nostri compagni e compagne curdi e curde diciamo che la loro lotta è la nostra lotta.
La solidarietà è l’arma dei popoli in lotta contro l’imperialismo
I compagni e le compagne del Csa Vittoria
Milano 27 febbraio 2010
COMUNICATO DELLA CONFEDERAZIONE COBAS SUL BLITZ CONTRO I KURDI
E’ dalle elezioni del marzo 2009 in Turchia – quando il DTP/partito “ filokurdo” ha ottenuto l’8% dei voti nazionali e 22 deputati(13 donne); il 75% dei voti nel Kurdistan - che le massime istituzioni militari e il Governo Erdogan , hanno accentuato la repressione nei confronti del popolo kurdo.Lo scioglimento del DPT deciso dalla Corte Suprema controllata dai militari, la decadenza dei deputati Kurdi, oltre 500 arresti di dirigenti e attivisti del DTP, la distruzione di numerosi villaggi e ancora migliaia di profughi, oltre 1500 bambini-ragazzi arrestati/condannati a enormi pene, ne sono le conseguenze.
venerdì 26 febbraio 2010
Comunicato arresti kurdi in italia
Roma, 26 febbraio 2010
COMUNICATO STAMPA
La Turchia ha avviato una campagna di criminalizzazione della popolazione kurda in Europa e di tutte le sue espressione associative che promuovono eventi e manifestazioni di carattere sociale e culturale.
Riteniamo che l’operazione di polizia di questa mattina, che ha portato al fermo di diverse persone, rientri in quest’ottica e che l’unico obbiettivo che si tenta di perseguire attraverso ciò, non sia altro che attaccare con forza il diritto del popolo kurdo di auto-organizzarsi e di rendere ancora più difficile la vita di una popolazione che è stata obbligata con la forza a lasciare il proprio paese.
Arresti e perquisizioni contro kurdi in Italia
26 febbraio, 09:53
VENEZIA - Undici provvedimenti di custodia cautelare e 16 indagati nell' inchiesta coordinata dalla Procura di Venezia a carico di presunti appartenenti a un sodalizio che si proponeva il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo nei confronti della Turchia. In queste ore sono in corso perquisizioni nei confronti degli indagati - tra cui ci sono quattro italiani - in varie province del Nord e Centro Italia. In particolare, le operazioni di controllo sono in corso nelle province di Treviso, Venezia, Pisa, Modena, Udine, Pordenone e Milano.
L'indagine - svolta parallelamente in Italia e in Francia con il contributo delle strutture antiterrorismo di Germania, Belgio ed Olanda - ha consentito di accertare l'operatività in Italia di una struttura di reclutamento incaricata di reperire in Europa risorse umane e logistiche da impiegare a favore del Pkk.
Un cittadino turco, tratto in arresto, era stato fermato a Venezia nel marzo dello scorso anno. In quell'occasione, oltre a fotografie che lo ritraevano mente imbracciava un fucile mitragliatore, era stato trovato in possesso di alcune lettere con le quali una ragazza turca poco più che maggiorenne, scomparsa qualche mese fa dalla provincia di Viterbo, manifestava ai propri genitori l'intenzione di voler andare a combattere per la causa del Kurdistan. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di un incontro a fine mattinata in Questura a Venezia, alla presenza anche di un rappresentante della polizia francese.
VENEZIA - Undici provvedimenti di custodia cautelare e 16 indagati nell' inchiesta coordinata dalla Procura di Venezia a carico di presunti appartenenti a un sodalizio che si proponeva il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo nei confronti della Turchia. In queste ore sono in corso perquisizioni nei confronti degli indagati - tra cui ci sono quattro italiani - in varie province del Nord e Centro Italia. In particolare, le operazioni di controllo sono in corso nelle province di Treviso, Venezia, Pisa, Modena, Udine, Pordenone e Milano.
L'indagine - svolta parallelamente in Italia e in Francia con il contributo delle strutture antiterrorismo di Germania, Belgio ed Olanda - ha consentito di accertare l'operatività in Italia di una struttura di reclutamento incaricata di reperire in Europa risorse umane e logistiche da impiegare a favore del Pkk.
Un cittadino turco, tratto in arresto, era stato fermato a Venezia nel marzo dello scorso anno. In quell'occasione, oltre a fotografie che lo ritraevano mente imbracciava un fucile mitragliatore, era stato trovato in possesso di alcune lettere con le quali una ragazza turca poco più che maggiorenne, scomparsa qualche mese fa dalla provincia di Viterbo, manifestava ai propri genitori l'intenzione di voler andare a combattere per la causa del Kurdistan. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di un incontro a fine mattinata in Questura a Venezia, alla presenza anche di un rappresentante della polizia francese.
giovedì 25 febbraio 2010
Libertà per Berivan
Il 1 Febbraio 2010 il “The Guardian” ha reso nota la vicenda di una giovane 15enne kurda, Berivan, arrestata e condannata ad 8 anni di carcere.
La madre di Berivan afferma che la ragazza si sente sola e disperata. La madre riporta che le autorità carcerarie non le permettono nemmeno di sfiorarla nel corso delle visite periodiche e la obbligano a parlarle attraverso uno spesso vetro.
domenica 21 febbraio 2010
NEWROZ 2010 IN KURDISTAN
Giovedì 25 febbraio 2010 dalle ore 19.00
NEWROZ 2010 IN KURDISTAN
Presentazione della Campagna “Newroz 2010 Liberiamo la pace!” a cura della Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo
intervento di Mehmet Yuksel (UIKI onlus)
Lettura di poesie di e con Hevi Dilara, musica kurda con Ozel e Mamoste
proiezione del video "Azadiya Te Azadiya Me Ye"
Libreria Caffè FLEXI
via Clementina 9 Roma
NEWROZ 2010 IN KURDISTAN
Presentazione della Campagna “Newroz 2010 Liberiamo la pace!” a cura della Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo
intervento di Mehmet Yuksel (UIKI onlus)
Lettura di poesie di e con Hevi Dilara, musica kurda con Ozel e Mamoste
proiezione del video "Azadiya Te Azadiya Me Ye"
Libreria Caffè FLEXI
via Clementina 9 Roma
mercoledì 17 febbraio 2010
lunedì 15 febbraio 2010
Kurdi protestano per anniversario arresto Ocalan
15.02.2010 16:54 Ticino news
Inneggiando al leader curdo in carcere Abdullah Ocalan, migliaia di curdi in tutta la Turchia sono scesi in piazza tra ieri e oggi per commemorare con la protesta l'undicesimo anniversario della cattura in Kenya - il 15 febbraio 1999 - del fondatore del separatista Partito dei Lavoratori del Kurdistan.
Arrestati decine di membri del Bdp
Operazione contro il Bdp
In operazioni avviate in 11 province lo scorso fine settimana la polizia ha arrestato piu' di 100 persone,molti di loro membri del Partito della Pace e della Democrazia(BDP).Di tutte le persone arrestate ad Hakkari,15 sono state poste in detenzione.
In operazioni avviate in 11 province lo scorso fine settimana la polizia ha arrestato piu' di 100 persone,molti di loro membri del Partito della Pace e della Democrazia(BDP).Di tutte le persone arrestate ad Hakkari,15 sono state poste in detenzione.
giovedì 11 febbraio 2010
Appello per il Newroz 2010
In occasione del Newroz, la festa che il 21 marzo ogni kurdo celebra in segno si libertà, ogni anno si recano in Turchia delegazioni di osservatori dall’Italia e dal resto d’Europa.
La Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo riunisce insieme individui, associazioni e gruppi di persone che svolgono sul territorio italiano attività di solidarietà e sensibilizzazione al fine di rompere il silenzio circa la questione kurda in Italia e in Europa.
La Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo riunisce insieme individui, associazioni e gruppi di persone che svolgono sul territorio italiano attività di solidarietà e sensibilizzazione al fine di rompere il silenzio circa la questione kurda in Italia e in Europa.
mercoledì 3 febbraio 2010
Serve una legge per i bambini sotto processo e in prigione
da www.kurdish-info.eu
Bianet 27/28.01.2010 - Un tribunale ha condannato una 15enne a 8 anni di prigione. Gli avvocati Tanrıseven (Presidente dell’associazione degli avvocati di Batman) e Aktaş (Coordinatore del Centro per i diritti dei minori di Diyarbakir) hanno chiesto al governo di produrre, con estrema urgenza, le modifiche normative necessarie ad impedire l’imprigionamento dei minori. La ragazza, residente a Batman, è stata condannata dalla Autorità speciale dell’Alta corte criminale di Diyarbakir sulla base delle norme contenute nella Legge Anti Terrorismo.
lunedì 1 febbraio 2010
Comitato per la prevenzione della tortura visita la prigione di Imrali
Una delegazione del Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa, ha esaminato le condizioni di detenzione sull'isola di Imrali, dove il leader del PKK Ocalan è imprigionato con cinque altri detenuti.
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