Ahmet K. Che è stato ripreso in un video dove viene violentemente picchiato da un gruppo di ufficiali di polizia nel distretto Fatih di Istanbul. Ha raccontato di essere stato pestato per aver parlato in kurdo al telefono con suo fratello. Il pestaggio si è verificato martedì suscitando indignazione quando è stato pubblicato su numerosi siti web mercoledì. Ahmet K. si stava recando in ospedale assieme alla moglie per prelevare una parente ricoverata, una pattuglia della polizia gli intima di fermarsi e lui spiega che deve andare in ospedale urgentemente, incuranti di tutto i poliziotti hanno prelevato di forza l'uomo trascinandolo fuori dalla macchina. Una decina di agenti ha cominciato a colpire brutalmente l'uomo, non prestando orecchio alle urla della moglie che chiedeva agli agenti di fermarsi. Oltre che con dei bastoni, nel video si vedono alcuni ufficiali che picchiano l'uomo con le cinture. Dopo la pubblicazione del video, il governatore di Istanbul, Huseyin Avni Mutlu ha rilasciato una dichiarazione sulla vicenda e la polizia ha detto che cinque ufficiali coinvolti sono stati sospesi. Vittima Ahmet K., parlando a Haberturk TV, racconta "ho detto alla polizia che avevo fretta e ho aggiunto che ero un soldato e mi trovavo ad Istanbul per alcuni giorni. Nel momento in cui ho chiamato al telefono mio fratello e ho parlato con lui in kurdo, un poliziotto mi ha chiamato terrorista e ha cominciato a picchiarmi violentemente, anche altri poliziotti arrivati sul posto si univano al pestaggio." Ahmet K. conclude dicendo che si vergogna di vivere in questo paese. Oltre ai video casualmente catturati dai testimoni, la polizia turca causa migliaia di casi di tortura e violenza ogni anno, provocando anche morti in manifestazioni pacifiche. Tuttavia, gli agenti di polizia godono della più completa impunità. ANF / ISTANBUL