I soldati turchi hanno attaccato la "Veglia per la Giustizia per Roboski". Lo slogan della manifestazione recita: "Non abbiamo dimenticato Roboski e non vogliamo che si dimentichi". I soldati hanno usato idranti per disperdere la gente che si univa alla marcia. La marcia sotto la guida del Congresso della Società Democratica (DTK) è affiancata da rappresentanti di molti partiti politici e organizzazioni non governative. I manifestanti chiedono giustizia, di fronte alla mancanza di qualsiasi procedimento giudiziario contro gli autori della strage. Aysel Tuğluk del DTK, Figen Yüksekdağ del ESP (Partito Socialista degli Oppressi), i rappresentanti del KESK, IHD, TMMOB e Iniziativa madri per la pace si sono uniti alla marcia, nonostante la pressione delle forze militari che per lungo tempo non hanno consentito alla gente di raggiungere l'ufficio del governatore nel villaggio di Roboski. La marcia si concluderà nella zona della strage del 28 dicembre 2011 in cui 34 civili, compresi 19 bambini, sono stati bombardati dagli aerei da guerra turchi.