venerdì 25 maggio 2012

Revocare la condanna di Leyla Zana per l’avvio di un processo di pace

La "Peace in Kurdistan Campaign" deplora la decisione del tribunale di Diyarbakir del 24 maggio, che ha condannato Leyla Zana a dieci anni di carcere con l'accusa di "fare propaganda " a nome del PKK. A nostro avviso tale condanna fa emergere le carenze  della Turchia in merito alla democratizzazione del paese e mette seriamente in discussione l'imparzialità del sistema giudiziario turco. La situazione attuale non può far altro che acutizzare le tensioni preesistenti e portare ad un' ulteriore alienazione della comunità curda da parte dello Stato turco. Le accuse riguardano nove discorsi pronunciati da Leyla Zana, in merito al riconoscimento dell'identità curda e all'apertura dei negoziati di pace tra la Turchia e il Pkk. Leyla Zana gode attualmente dell' immunità parlamentare, che dovrebbe proteggerla dal rischio di finire in  prigione. Nel 1990 Leyla Zana è diventata un simbolo della resistenza curda contro l'oppressione dello Stato turco, dopo aver trascorso quasi un decennio in prigione. Fu rilasciata nel 2004. Invece di essere processata per presunti legami terroristici, Leyla Zana dovrebbe essere considerata come portavoce del suo popolo, poichè l'Onorevole ha assunto un ruolo di vitale importanza nel porre fine al conflitto curdo. Questa situazione è incline a durare all'infinito se la Turchia non inizierà ad accettare che l'unica strada per raggiungere una pace duratura e globale, è quella di impegnarsi in un dialogo significativo con i rappresentanti curdi. Per informazioni contattare: Campaign for a political solution of the Kurdish Question
Email: estella24@tiscali.co.uk   www.peaceinkurdistancampaign.wordpress.com