Dalla delegazione italiana a Yuksekova.
Un gruppo fascista denominato Mezit, con una lettera inviata ai giornali ha minacciato di sparare sulla popolazione kurda che partecipera' ai festeggiamenti del Newroz in programma domani. Il BDP ha invitato ad una partecipazione di massa e alla vigilanza, e' prevısta la presenza del sindaco di Diyarbakir Osman Baydemir e dei deputati del BDP.
dove grande e tangibile è stata la solidarietà della popolazione: applausi, limoni, acqua e riparo nelle abitazioni. Altre forti emozioni.
La repressione è continuata in periferia fino a tar da sera, ancora alle 19 in tutta la città si respira va l'acre odore dei lacrimogeni, qualche sparo in lontananza, rastrellamenti di squadracce poliziesche nelle case private, fumi di fuochi proibiti accesi dai giovani qua e là. Questa gente non si arrende e giocoforza il governo turco del falso e ipocrita Erdogan se ne dovrà rendere conto.
Un grande SPAS!(grazie) alle sorelle e fratelli, compagne/i kurdi, che ci hanno dato forza, amore e un grande esempio di resistenza civile.
La degazione di Hakkari
Dalla delegazione italiana ad Hakkari
La delegazione composta da 22 persone è giunta nella grande spianata dove si celebra la festa del Newroz verso le 11.30. Una folla coloratissima di ca. 40.000 persone ballava e intonava slogan per la libertà del kurdistan e di Ocalan fra cornici di montagne innevate.
L'accoglienza per noi è stata come sempre straordinaria. La prima emozione è stato il grande abbraccio di donne uomini di ogni età e dei tantissimi bambini per tutti noi: baci, lacrime, scambi di semplicissimi doni...Tante le scritte anche sui volti della gente: o libertà, o libertà; le parole d' ordine di quest' anno, per sottolineare la loro forza e perseveranza.
Poi i balli e i cori insieme a loro e l'onore di essere chiama ti sul palco fra i saluti dei tanti amici che ormai riconoscono molti di noi come fratelli della stessa lotta.
Famosi musicisti kurdi si sono alternati a discorsi dei membri del BDP (Partito della pace e della democrazia). Dal sindaco sono stati ribaditi, e sottolineati dal boato d' approvazione della folla, i tre punti fondamentali della loro lotta per i diritti di tutte le minoranze esistenti in Turchia:
Poi i balli e i cori insieme a loro e l'onore di essere chiama ti sul palco fra i saluti dei tanti amici che ormai riconoscono molti di noi come fratelli della stessa lotta.
Famosi musicisti kurdi si sono alternati a discorsi dei membri del BDP (Partito della pace e della democrazia). Dal sindaco sono stati ribaditi, e sottolineati dal boato d' approvazione della folla, i tre punti fondamentali della loro lotta per i diritti di tutte le minoranze esistenti in Turchia:
- Diritto all' uso anche della propria lingua (bilinguismo turco kurdo e altri)
- Abolizione della soglia di sbarramento al 10% nelle elezioni politiche per poter eleggere propri rappresentanti in parlamento.
- Liberazione degli oltre 2.000 prigionieri (sindaci, esponenti del partito e di associazioni per i diritti umani, semplici cittadini) arrestati nelle operazioni iniziate nel 2009 dopo la schiacciante vittoria del partito kurdo in tutte le province kurde.
dove grande e tangibile è stata la solidarietà della popolazione: applausi, limoni, acqua e riparo nelle abitazioni. Altre forti emozioni.
La repressione è continuata in periferia fino a tar da sera, ancora alle 19 in tutta la città si respira va l'acre odore dei lacrimogeni, qualche sparo in lontananza, rastrellamenti di squadracce poliziesche nelle case private, fumi di fuochi proibiti accesi dai giovani qua e là. Questa gente non si arrende e giocoforza il governo turco del falso e ipocrita Erdogan se ne dovrà rendere conto.
Un grande SPAS!(grazie) alle sorelle e fratelli, compagne/i kurdi, che ci hanno dato forza, amore e un grande esempio di resistenza civile.
La degazione di Hakkari