mercoledì 12 gennaio 2011

Riprende il processo ai politici kurdi

DIYARBAKIR (DIHA) - Lo storico processo di massa ai 153 politici kurdi riprenderà con la seconda udienza il 13 gennaio nella sesta sezione penale della Corte di Diyarbakir. Il processo è stato rinviato a causa della confusione seguita dopo la proibizione dell'utilizzo della lingua Kurda all'interno della Corte. I kurdi che sostengono gli imputati hanno tenuto una manifestazione di massa per salutarli e protestare contro il governo e la magistratura per la proibizione della lingua kurda. A fianco molti osservatori stranieri e rappresentanti della stampa estera, molti deputati, dirigenti del partito della Pace e della Democrazia (BDP), leader di ONG, intellettuali, avvocati e sindacalisti hanno partecipato alla manifestazione, condannando il processo e presenziando come osservatori.

Migliaia  di donne hanno manifestato a Batman e a Urfa per la liberta' dei politici kurdi la cui udienza avrà luogo il 13 Gennaio. Il Movimento delle donne libere e democratiche (DÖKH) ha tenuto una manifestazione per attirare l'attenzione sul caso. Le donne hanno criticato il governo accusato di agire in modo razzista e ultranazionalista contro i kurdi e in particolare contro i politici kurdi. Le donne hanno anche sostenuto la campagna per il bilinguismo nella regione.