Il colonnello in pensione Arif Doğan sotto processo per la vicenda Ergenekon, ha rilasciato un'intervista il 26 settembre ad Haber Turk, dove ha ammesso di essere il fondatore di un unità illegale all'interno della gendarmeria, lo Jitem i cui operativi venivano premiati con 3000 YTL per ogni membro del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) ucciso.
In questa intervista spiega nel dettaglio il funzionamento dello Jitem, organizzazione ritenuta responsabile di vari atti di violenza,di centinaia di sparizioni e di omicidi oltre il confine turco.
Dice che lo Jitem era in larga parte composto da clan e di informatori in larga parte curdi di cui si fidava, che gli permettevano di conoscere e di prevedere in anticipo gli attacchi del PKK.
Quando lo Jitem era attivo aveva dato la responsabilita' ai clan kurdi. Ognuno aveva la propria area di competenza e poteva contare fino a 10.000 persone a disposizione.
Ammette di aver organizzato operazioni transfrontaliere per colpire i campi del PKK e di aver costituito lo Jitem di propria iniziativa senza ordini provenienti dall'alto.
Nelle registrazioni dei suoi discorsi ha presumibilmente ammesso di avere ordinato l'uccisione del generale Eşref Bitlis, morto in un misterioso incidente aereo nel 1993.
Ha fatto anche riferimento ad un popolare sceneggiato turco "La valle dei Lupi",un film su bande oscure all'interno della gerarchia statale,come lo Jitem,collettivamente conosciute come
"Stato Profondo",dichiarando:"Se parlo tutti voi diventerete degli obbiettivi".