Migliaia di studenti curdi hanno boicottato il primo giorno di scuola a sostegno del diritto all'insegnamento della lingua madre.
Gli studenti kurdi, nonostante le minacce dei funzionari turchi, hanno sostenuto la campagna di boicottaggio lanciata dal TZP (Movimento della lingua curda). Mentre la maggior parte delle classi a Diyarbakır, Urfa, Hakkari, Van, Agri, Mus, Igdir, Bitlis e Kars sono rimaste vuote, alcuni insegnanti di scuola hanno aderito al boicottaggio.
Il primo ministro e il ministro della Pubblica istruzione hanno dichiarato che "il boicottaggio della scuola è un reato costituzionale".