Istanbul, Avrupa - Tutti contro il Pkk. Mentre l’opinione pubblica internazionale è catturata dalla crisi turco-israeliana e attende con preoccupata impazienza le iniziative del primo ministro Erdoğan durante la sua visita in Egitto, in Tunisia e in Libia, la Turchia guarda con trepidazione soprattutto verso est: verso le regioni a maggioranza curda, verso le posizioni della guerriglia nell’Iraq settentrionale. Almeno da due mesi: da quando, il 14 luglio, uno scontro a fuoco tra l’esercito e i miliziani – un’operazione dai contorni però contestati: pianificata o fortuita? – ha fatto 13 morti tra i soldati, ha spazientito il premier turco, ha innescato una spirale di violenza con più di 60 vittime in divisa – le ultime 5 martedì – e con oltre 150 membri del Pkk uccisi dai bombardamenti – tra aviazione e artiglieria – al di là del confine. leggi tutto su: istanbulavrupa.wordpress.com