Dopo l’ordine del Primo ministro Erdogan emesso il giorno precedente (cioe’ il 5 dicembre): “Fate quel che occorre fare, nel posto in cui occorre farlo”, la polizia ha rincarato la dose di violenza facendo orecchie da mercante alle richieste che dicevano: “Una commissione indipendente vada a Imrali”. In conseguenza del fuoco aperto dalla polizia ha perso la vita Aydin Erdem, di 23
Gia’ nel marzo 2006, subito dopo le dichiarazioni di Erdogan che dicevano: “Le forze di sicurezza pubblica facciano quel che devono fare, anche se si trata di un bambino o ragazzo, anche se si trata di una donna”, la polizia aveva ucciso con i suoi proiettili 11 persone a Diyarbakir, due a Mardin ed una a Batman, di cui la maggior parte bambini e ragazzi.
Gli scontri di strada sono durati per ore nella citta’ di Diyarbakir, divenuta bianca per il fumo che la riempiva a causa dele bombe a gas lacrimogeno.
Istanbul
Il “Movimento Unitario per la Democrazia” (DBU, Demokrasi için Birlik Hareketi)
ha dichiarato la necessita’ che i lavoratori, i pensionati, le done, i giovani
e gli Alevi si mobilitino per la soluzione democratica della Questione kurda,
durante la manifestazione svoltasi con gli slogan: “Per la Questione kurda
vogliamo la soluzione democratica ed una Turchia democratica, non le
‘operazioni’, l’isolamento ed il linciaggio”.
La manifestazione si e’ svolta in a Istanbul in piazza Taksim, all’insegna del
cartello con la scritta: “Soluzione democratica, Turchia democratica”. Ha
partecipato anche parlamentare del DTP Sebahat Tuncel. In nIstiklal Caddesi un
gruppo di una decina di nazionalisti ha tentato una aggressione, ma sono stati
dispersi dalla polizia.
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La polizia ha gettato i ragazzi dal ponte
Nel distretto di Semdinli la polizia ha reagito assai duramente alla
manifestazione di massa. Poliziotti in borghese sopraggiunti in camion hanno
aggredito i manifestanti con manganelli e bastoni. Durante gli scontri la
polizia ha gettato dal ponte dei ragazzi. Essi sono rimasti in vita grazie
terreno morbido sottostante.