Questa mattina gli studenti dell'Università di Amed hanno manifestato pacificamente denunciando l'uccisione dei due ragazzi il 4 aprile a Amara e l'arresto, avvenuto ieri durante il primo sit in, di 26 studenti di cui 15 sono ancora in stato di fermo. Circa un migliaio di giovani dalle 9.00 hanno partecipato al presidio gridando slogan contro la violenza del governo e contro il primo ministro T. Erdoğan. Uno degli studenti uccisi, un giovane di 21 anni, era proprio della "Dicle University".
La zona centrale dell'università era presidiata da un tank e da numerosi poliziotti in assetto antisommossa che hanno circondato gli studenti fino all'arrivo del sindaco della città Osman Baydermir, della parlamentare del DTP A. Tuğluk e di S. Demirtaş che sono intervenuti ed hanno portato il loro sostegno e solidarietà accompagnati dall'avvocato M. Erbay (presidente IHD Amed) e della sindaca neo-eletta della Municipalità di Bağlar A. Baran.
La presenza della polizia in borghese che filmava gli studenti mentre Osman Baydermir parlava ha creato un momento di forte tensione che è stato mediato dall'intervento dell'avvocato M. Erbey.
La polizia, i militari ed i servizi segreti stanno controllando capillarmente sia gli studenti che i rappresentanti delle istituzioni, l'arresto dei 26 giovani avvenuto ieri è stato preceduto proprio da una intervista di "giornalisti/agenti" agli studenti.
Delegazione Europa Levante