Soldati turchi della postazione militare di guardia di Yakacık hanno aperto ieri il fuoco su centinaia di persone che stavano protestando contro la costruzione di altre postazioni nel villaggio all’interno del distretto di Lice (Diyarbakır). Una persona è morta ed altre otto sono state gravemente ferite nell’attacco di ieri. Jiyan Bulut, Nihat Kocakaya e Nebi Aslan, a loro volta feriti, stanno ancora ricevendo cure mediche presso la Facoltà di Medicina dell’ospedale universitario Dicle; Metin Bulut e Ronida Pervane sono in cura presso l’ospedale di Ricerca di Diyarbakır ed altre tre persone, İsmail Pehlivan, Ramazan Çakıl e Dinar Demir presso l’ospedale pubblico di Lice.
Medeni Yıldırım, il giovane gravemente ferito nell’attacco, ha perso la vita in serata dopo essere stato condotto presso l’ospedale pubblico di Lice. Il corpo di Yıldırım è stato in seguito trasportato presso l’ospedale pubblico di Diyarbakır per eseguire l’autopsia, accompagnato da centinaia di persone che scandivano lo slogan “Şehid namirin” (i martiri sono immortali).
Anche alla co-Presidente del BDP (Partito della Pace e della Democrazia) Gültan Kışanak, a due avvocati e ad un medico della Camera di Medicina di Diyarbakır è stato permesso di entrare all’interno della sala autoptica; ció è avvenuto in seguito alle forti reazioni contro la polizia mostrate dalla Kışanak e dalle famiglie che aspettavano di fronte all’ospedale: l’edificio era stato circondato da veicoli corazzati e in un primo momento era stata proibita l’entrata. Nelle prime ore di questa mattina il feretro del giovane è stato prelevato da centinaia di persone, inclusi rappresentanti del BDP, del DTK (Congresso della Società Democratica) e di organizzazioni non-governative.
Anche alla co-Presidente del BDP (Partito della Pace e della Democrazia) Gültan Kışanak, a due avvocati e ad un medico della Camera di Medicina di Diyarbakır è stato permesso di entrare all’interno della sala autoptica; ció è avvenuto in seguito alle forti reazioni contro la polizia mostrate dalla Kışanak e dalle famiglie che aspettavano di fronte all’ospedale: l’edificio era stato circondato da veicoli corazzati e in un primo momento era stata proibita l’entrata. Nelle prime ore di questa mattina il feretro del giovane è stato prelevato da centinaia di persone, inclusi rappresentanti del BDP, del DTK (Congresso della Società Democratica) e di organizzazioni non-governative.
Il giovane, che avrebbe vent’anni, sarà sepolto oggi presso il cimitero di Yeniköy dopo una cerimonia alla moschea di Bayramoğlu.
Il rapporto autoptico ha affermato che il giovane è stato colpito da un proiettile vero e proprio che è entrato nel braccio destro, ha danneggiato i polmoni ed è uscito dal braccio sinistro, secondo quanto riportato oggi dall’agenzia stampa Dicle (DIHA).
Dopo quanto accaduto ieri, un’intensa attività militare è stata registrata a Lice: due elicotteri di tipo Cobra hanno sorvolato i villaggi di Dibek (Dêrxust), Çağdaş (Cinezûr) e Yolçatı (Sîsê) fino a tarda notte. Droni starebbero effettuando voli di ricognizione nell’area dalle prime ore di questa mattina ed anche elicotteri starebbero sorvolando periodicamente la regione.
D’altra parte, un sergente specializzato dell’unità di gendarmeria per le operazioni speciali sarebbe stato trattenuto la scorsa notte dopo l’accaduto da un gruppo armato che avrebbe effettuato dei controlli stradali per due ore durante la notte nella regione di Yakacık.
Squadre per le operazioni speciali avrebbero lanciato un’operazione nell’area per ritrovare l’uomo.
Oggi la popolazione di Lice sta tenendo chiuse le attività commerciali per protestare contro l’attacco dei soldati alla manifestazione di ieri.ANF Amed
Traduzione a cura della redazione di ReteKurdistan Italia