L´esercito turco ha colpito mercoledì pomeriggio il villaggio siriano di Ayn Arus, in seguito ad un attacco di mortaio diretto verso la cittadina di Akçakale nella provincia sudorientale di Urfa. Il colpo di mortaio, che secondo quanto riportato è stato lanciato dal territorio siriano, ha colpito un quartiere centrale della cittadina, uccidendo una donna ed i suoi quattro bambini e ferendo altre dieci persone circa. I parenti delle vittime hanno marciato dopo l´incidente fino all´ufficio del Governatore per esprimere la propria preoccupazione in merito alla mancanza di sicurezza delle ultime settimane. La polizia ha attaccato la folla con gas lacrimogeni per impedire lo svolgimento della marcia, causando scontri con i manifestanti che hanno risposto con lanci di pietre. Un comunicato dell´ufficio del Primo Ministro ha affermato che l´esercito turco ha immediatamente risposto all´attacco di mortaio, colpendo gli obiettivi individuati secondo le norme. Il comunicato non ha fornito nessun dettaglio riguardo al luogo colpito dall´esercito turco; secondo quanto riferito ad ANF si dovrebbe trattare del villaggio di Ayn Arus, recentemente occupato dall´Esercito Libero Siriano appoggiato dalla Turchia. Il comunicato ha aggiunto: “La Turchia non permetterà che tali provocazioni del regime siriano contro la nostra sicurezza nazionale rimangano senza risposta”. L´incidente ha provocato tensioni ad Ankara, dove il Primo Ministro Recep Tayyip Erdoğan ha tenuto una riunione urgente con il Ministro degli Esteri Ahmet Davutoğlu ed il Capo di Stato Maggiore Necdet Özel. Il partito AKP al potere ha richiesto un´assemblea generale del Parlamento che dovrebbe svolgersi giovedì mattina intorno alle 10.00. In una dichiarazione riguardo all´incidente, Omran Zoabi, Ministro siriano dell´Informazione, ha affermato che il suo paese sta indagando sull´origine del colpo di mortaio. Zoabi ha porto le sue condoglianze alla popolazione turca, dichiarando che il suo paese rispetta la sovranità delle nazioni confinanti; ha inoltre invitato gli altri paesi a rispettare anche la sovranità della Siria ed a controllare le loro frontiere per fermare l´entrata di bande armate nel territorio siriano. ANF / NEWS DESK