lunedì 28 febbraio 2011
venerdì 25 febbraio 2011
55 ragazzini arrestati in una settimana
Nonostante le modifiche legali alla legge antiterrorismo, 75 ragazzini sono stati posti sotto custodia durante l'ultima settimana. 55 di loro sono stati arrestati e incarcerati. Amnesty International ha lanciato una campagna per i ragazzini vittime della legge antiterrorismo.
La legge antiterrorismo (TMY) prepara il terreno per l'arresto e la pesante punizione di migliaia di ragazzini e giovani semplicemente perché hanno partecipato a manifestazioni. Le modifiche della legge antiterrorismo effettuate nel luglio 2010 non hanno portato gli alleggerimenti attesi. Ora la Corte applica gli Articoli 220/6 e 314/2 della contestata legge. Quindi, i bambini sono accusati rispettivamente di "commettere un crimine per conto di una organizzazione" e di "appartenenza a un'organizzazione armata".
La legge antiterrorismo (TMY) prepara il terreno per l'arresto e la pesante punizione di migliaia di ragazzini e giovani semplicemente perché hanno partecipato a manifestazioni. Le modifiche della legge antiterrorismo effettuate nel luglio 2010 non hanno portato gli alleggerimenti attesi. Ora la Corte applica gli Articoli 220/6 e 314/2 della contestata legge. Quindi, i bambini sono accusati rispettivamente di "commettere un crimine per conto di una organizzazione" e di "appartenenza a un'organizzazione armata".
giovedì 24 febbraio 2011
Il vergognoso record dell'AKP : 196.000 persone portate davanti alla Corte sulla base di accuse inventate
ANKARA (DIHA) –Il Presidente del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) Demirtas ha criticato l'amministrazione del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP) per il suo vergognoso record. Inoltre ha continuato: 196.000 persone sono state portate davanti alla Corte in 53.193 casi negli ultimi 8 anni. Nonostante la definizione del Primo Ministro Tayyip Erdoğan della Turchia come "Paese delle Liberta" 83.000 persone sono state punite.
giovedì 17 febbraio 2011
martedì 15 febbraio 2011
Abdullah Öcalan
"...la questione curda deve essere trattata essenzialmente come una questione di democratizzazione. L’identità curda deve essere garantita dalla costituzione e dal sistema giuridico. La nuova costituzione dovrebbe contenere un articolo con la seguente formulazione: “La costituzione della Repubblica della Turchia riconosce l’esistenza e l’espressione di tutte le sue culture in maniera democratica”. Sarebbe sufficiente così".
Abdullah Öcalan
Carcere d’isolamento, Isola d’Imrali
Carcere d’isolamento, Isola d’Imrali
venerdì 11 febbraio 2011
Sabato a Strasburgo kurdi in marcia per Ocalan
Sabato a Strasburgo i kurdi ancora una volta scenderanno in piazza per chiedere la libertà del loro leader politico, Abdullah Ocalan. Ocalan è stato catturato in Kenya il 15 febbraio nel 1999. Il leader kurdo era arrivato in Italia a novembre del 1998 nel tentativo di portare la questione kurda in Europa. L’Italia per prima, e poi l’Europa, gli ha sbattuto però la porta in faccia.
mercoledì 9 febbraio 2011
Turchia, prima in Europa per violazioni dei diritti umani
Osservatorio Iraq, 28 gennaio 2011
Va alla Turchia il primo posto in Europa per la violazione dei diritti umani. Ad assegnare ad Ankara il poco ambito primato è stata la Corte europea diritti umani, che ieri ha reso noto il suo rapporto annuale sul vecchio continente. Il documento sottolinea che la Turchia è il primo paese (davanti alla Russia) per numero di violazioni della Convenzione europea dei diritti umani, firmata da 47 Stati. Ankara – afferma la Corte – resta ai livelli dell’anno passato, con una percentuale del 18,55 per cento sul totale delle violazioni riscontrate. La violazione più frequente (con 42 casi accertati) è quella dell'articolo 6 della Convenzione, che riguarda il diritto a un giusto processo. Seconda, invece, è quella dell'articolo 5, riguardante la libertà e la sicurezza.
venerdì 4 febbraio 2011
Marcia per la verità
Bitlis (Diha) - In migliaia hanno marciato nelle strade di Turchia per richiamare l'attenzione sulla recente scoperta di una fossa comune contenente i cadaveri di 18 curdi a Mutki, un quartiere di Bitlis. Gli abitanti del posto e cittadini provenienti da Van, Diyarbakir, Mus, Batman e Siirt si sono riuniti la mattina presto per aderire alla marcia. La marcia è proseguita per tutto il giorno, per concludersi presso la fossa comune, che le autorità statali stanno scavando da appena 10 giorni.
L'associazione che rappresenta i parenti che hanno perso i loro cari in Mesopotamia (Meya-DER) ha indetto la marcia e ha tenuto una conferenza stampa. Dirigenti e deputati del BDP hanno partecipato alla manifestazione.
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