Il 12 settembre, Aldo Canestrari, attivista italiano per i diritti umani, da anni impegnato a sostegno della libertà e per i diritti del popolo kurdo, è stato prelevato dall'auto su cui viaggiava insieme ad altri due kurdi, picchiato e lasciato esanime su una strada di campagna da un gruppo di persone non identificate. Il fatto è avvenuto nei pressi di Diyarbakir, la principale città della regione kurda. Lo stesso Canestrari ha fatto sapere alla Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo, alcuni dettagli dell’aggressione: “mi hanno guardato i documenti, poi trasportato in una stradina di campagna e brutalmente picchiato a sangue. Ero del tutto convinto che mi uccidessero”. L’attacco contro l’italiano amico del popolo kurdo è avvenuto allo scopo evidente di intimorirlo ed indurlo ad andarsene. Aldo Canestrari si è rivolto all’Associazione per i diritti umani e alle autorità denunciando il fatto. Aldo Canestrari, insieme agli altri italiani ed italiane che da anni seguono da vicino la lotta del movimento democratico kurdo, non smetteranno di essere solidali con i/le militanti e gli/le attivisti/e kurdi/e e turchi/e, che numerosi/e ancora in questi giorni vengono arrestati e privati della libertà di espressione e dei diritti democratici, né tanto meno smetteranno di diffonderne le voci del dissenso al di fuori della Turchia.
La Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo richiama i mezzi di informazione italiani e non, a diffondere questa notizia e a tenere alta l’attenzione rispetto a quanto accade in Turchia nel silenzio più totale, ed esprime tutta la sua solidarietà ed appoggio ad Aldo Canestrari.
Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo