sabato 21 novembre 2009

NO ALLA PENA DI MORTE LIBERTA' PER IL POPOLO KURDO

SIT IN DI PROTESTA DAVANTI AMBASCIATA DELL’IRAN
VIA NOMENTANA 361
MARTEDI’ 24 NOVEMBRE 2009 DALLE ORE 15:00 ALLE ORE 19:00

L’11 novembre 2009 il prigioniero politico curdo Ehsan (Esmail) Fattahian, 28 anni, è stato impiccato nella prigione di Sanandaj, capoluogo della provincia del Kurdistan iraniano.

Prima della sua condanna a morte, Ehsan aveva avviato lo sciopero della fame e della sete da domenica 8 novembre, come protesta per la sua condanna. Ehsan Fattahian è stato condannato per essere un "moharebeh" (in guerra contro Dio) e per il suo legame con un gruppo curdo che si pensa sia il Free Life Party of Kurdistan (PJAK).

Fattahian è stato arrestato tra l’aprile e l’agosto 2008, alcune fonti riferiscono che ha subito torture durante il periodo di detenzione. Le numerose campagne dei gruppi locali ed internazionali per i diritti umani, i quali hanno chiesto all’Onu e all’UE e alla comunità internazionale di esercitare pressioni sulle autorità iraniane, al fine di cancellare l’esecuzione Ehsan, non hanno dato alcun risultato. Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di Iran Human Rights, ha dichiarato: “il nostro pensiero va alla famiglia di Ehsan e ai suoi amici e a tutti coloro che si battono per l’abolizione della pena di morte in tutto il mondo. Condanniamo con forza l’esecuzione di Ehsan. I leader iraniani devono sapere che l’impiccagione e le torture non risolvono i gravi problemi del regime iraniano, e che finiranno per essere ritenuti responsabili per i loro atti”.

Altri due uomini curdi iraniani sono in imminente rischio di morte. Si tratta di Habibollah Latifi, arrestato nel mese di ottobre 2007, e Sherko Moarefi, arrestato nel mese di ottobre 2008. La loro esecuzione potrebbe rappresentare una rappresaglia per un’ondata di omicidi e i numerosi tentativi di assassini contro i funzionari statali che hanno avuto luogo nel mese di settembre.

La comunità kurda di Roma riunita nel Centro socioculturale “Ararat”, alla luce di quanto esposto e dato il rischio molto presente di ulteriori condanne a morte di altri prigionieri politici kurdi promuove un sit in di protesta, denuncia e solidarietà davanti all’Ambasciata della Repubblica iraniana.

 
CONTRO LA PENA DI MORTE
LIBERTÀ PER IL POPOLO KURDO
SIT IN DI PROTESTA DAVANTI
AMBASCIATA DELL’IRAN
VIA NOMENTANA 361
MARTEDI’ 24 NOVEMBRE 2009
DALLE ORE 15:00 ALLE ORE 19:00


Centro Socio-culturale “Ararat” di Roma
Per adesioni: araratroma@gmail.com