Kurdish Info 29.08.2009 - Mentre nell'AKP pare sia all'ordine del giorno un "apertura democratica" che include la questione curda e l'HPG sta mantenendo una tregua fino all'1 settembre, i militari turchi realizza operazioni durissime. Negli ultimi giorni queste operazioni aumentano con la giustificazioni che un guerrigliero HPG ha perso la vita. Solo ieri il comandante dell'aeronautica militare Hasan Aksay durante il suo insediamento ha detto "la nostra lotta continua fino alla morte dell'ultimo terrorista". Era evidente che dopo di questo le operazioni aumentavano in particolar modo a Dersim. All'operazione partecipano migliaia di soldati. L'operazione ha luogo sia intorno alla città di Dersim che nelle regioni di Pülümür, Hozat, Nazimiye e Ovacik nella provincia di Dersim. Combattimenti particolarmente pesanti a Pülümür. Bombardamenti da elicotteri da combattimento, artiglieria e mortai. Fonti turche parlano di un guerrigliero morto, mentre l'HPG non ha ancora rilasciato dichiarazioni. L'operazione a Dersim continua mentre i guerriglieri si attengono alla tregua. Attività di contra intorno a Lice continuano: da un po' di tempo si muovono unità di contra nella regione di Lice nei dintorni di Diyarbakir. Portano abiti da guerriglieri e ricattano la popolazione. Intorno ai villaggi di Sise, Derxust e Hüseynik hanno portato via alla popolazione bestiame e sottratto alimenti ed oggetti di valore presentandosi come guerriglie. Testimoni oculari riportano che queste persone di giorno stanno nei campi militari mentre di notte vanno nei villaggi come guerriglieri per ottenere informazioni.
10 villaggi ostaggio della controguerriglia
Nella regione Batman a Sason e la privincia vicina di Diyarbakir in Silvan aumentano notevolmente le attività della controguerriglia. Circa 200 controguerriglieri tengono sotto blocco quasi 10 villaggi da una settimana. Durante il giorno si nascondono nelle montagne, mentre di notte tendono tranelli nelle vicinanze dei villaggi. Si muovono in gruppi di 5-10, vengono riforniti di viveri tutti i giorni da tre bus senza targa. La popolazione dei villaggi vivono nel terrore e non osa né andare nei campi né far andare il bestiame nei pascoli.