La questione curda è per la Turchia una spina nel fianco che fatica a trovare una soluzione pacifica. E intanto le vittime innocenti di questa guerra aumentano. Il reportage è di Rita Rocca
Seconda parte
giovedì 23 luglio 2009
martedì 21 luglio 2009
Abdullah Ocalan prepara la pace
Eppur si muove. Nonostante il governo turco faccia di tutto per dare del paese un’immagine di stabilità, il paese di Ataturk è in fermento. Migliaia di persone scendono in piazza quasi quotidianamente per chiedere al governo di accettare la proposta di pace del Pkk.
leggi su il manifesto
La road map di Abdullah Ocalan
di Orsola Casagrande leggi
Turchia, si lavora a un accordo di pace con il Pkk
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La road map di Abdullah Ocalan
di Orsola Casagrande leggi
Turchia, si lavora a un accordo di pace con il Pkk
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domenica 19 luglio 2009
Koma Civaken Kurdistan: prorogato il cessate il fuoco
La leadership politica kurda del Koma Civaken Kurdistan (KCK) ha annunciato che il cessate il fuoco è stato prorogato per dare la possibilità di risolvere la questione curda in Turchia con mezzi pacifici e politici. Il cessate il fuoco già dichiarato dal 1 giugno 2009 è stato esteso al 1° settembre 2009.
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Kirkuk, le speranze nella Gerusalemme curda
L'Iraq di oggi, per come lo conosciamo, è un insieme di notizie e ricordi lontani, legati ad un passato che ci ha visto incollati al televisore, quando nel 2003 gli Stati Uniti dichiararono guerra a Saddam...leggi su nuovasocietà
Hasankeyf
Documentario tedesco del canale Arte sulla lotta delle associazioni internazionali per la salvaguardia di Hasankeyf
seconda parte
seconda parte
lunedì 13 luglio 2009
Svizzera, Germania ed Austria si ritirano dal progetto di costruzione della diga di Ilisu
La campagna Acquasuav saluta con grande gioia la decisione di Svizzera, Germania ed Austria di ritirarsi dal progetto di costruzione della mega diga di Ilisu nella Turchia sud-orientale.
leggi comunicato acquasuav
Hasankeyf: finanziamenti a secco
Le agenzie per l'esportazione del credito di Germania, Austria e Svizzera si ritirano dal progetto della diga Ilısu nella Turchia sud-orientale, considerato dagli oppositori come devastante per il sito di Hasankeyf. Festeggiano le ong, ma il governo turco vuole andare avanti.
leggi su osservatorio balcani
leggi comunicato acquasuav
Hasankeyf: finanziamenti a secco
Le agenzie per l'esportazione del credito di Germania, Austria e Svizzera si ritirano dal progetto della diga Ilısu nella Turchia sud-orientale, considerato dagli oppositori come devastante per il sito di Hasankeyf. Festeggiano le ong, ma il governo turco vuole andare avanti.
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domenica 12 luglio 2009
Ragazzini incarcerati continuano lo sciopero della fame nel carcere di Pozanti
ADANA (DİHA) -Ragazzini svolgono sciopero della fame nella prigione di Pozanti ad Adana per richiamare l'attenzione sulla violazione dei diritti. I maltrattamenti contro i ragazzini sono ancora al centro dell'attenzione. Secondo le informazioni ottenute continueranno lo sciopero della fame a meno che il problema venga risolto. I parenti dei ragazzini hanno sostenuto che in prigione non è stato consentito incontrare il medico, leggere giornali come Azadiya Welat e Gunluk.
Le Nazioni Unite chiedono alla Turchia perché sta arrestando degli adolescenti
ANKARA – Un’inchiesta da parte delle Nazioni Unite sui Tribunali turchi che condannano come terroristi ragazzi minori di 18 anni nell’area del sud-est sta innalzando il dibattito sul sistema giudiziario del paese. leggi
mercoledì 8 luglio 2009
Iniziativa per mantenere in vita Hasankeyf
La decisione odierna di ritirarsi dal progetto di Ilisu da parte dei governi di Germania Austria e Svizzera è una grande vittoria della nostra giustificata lotta. Oggi i governi di Germania Austria e Svizzera sono usciti dal progetto della diga di Ilisu e della centrale idroelettrica che avevano deciso di garantire concedendo credito nel marzo del 2007. leggi comunicato
lunedì 6 luglio 2009
La Turchia riconsidera la questione curda
I curdi, una volta tallone d’Achille della Turchia, potrebbero diventare la sua maggiore risorsa, una sorta di cuscinetto contro un instabile Iraq ed un emergente Iran – scrive l’analista Ranj Alaaldin (The Guardian) leggi su arabnews
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