martedì 4 gennaio 2011

Il vicepresidente del partito curdo Dtp chiede asilo politico in Grecia

it.peacereporter.net Attualmente le autorità elleniche lo hanno incarcerato, in attesa che la Repubblica di Cipro decida sulla richiesta d'asilo di Mustafa Sarikaya, imprigionato per 20 anni in Turchia. Mustafa Sarikaya, ex vicepresidente del partito curdo Dtp, dichiarato illegale da Ankara nel 2009, è in stato di detenzione in Grecia dove aveva chiesto asilo politico dopo esservi entrato illegalmente.
Le autorità elleniche hanno trasmesso la sua richiesta alla Repubblica di Cipro che, secondo il Regolamento di Dublino, sarebbe competente al riguardo. Sarikaya, secondo quanto indicano fonti della polizia, era stato arrestato nei giorni scorsi a Salonicco durante uno scalo, proveniente da Cipro e diretto a Sofia, perché trovato in possesso di un passaporto bulgaro falso. Tradotto davanti a un magistrato, questi lo aveva però scagionato per aver commesso il fatto "in stato di necessità". Le autorità greche lo hanno comunque trattenuto in attesa della risposta del governo cipriota alla domanda di asilo.
Sarikaya, 46 anni, ha giustificato la sua domanda di asilo affermando di aver trascorso 20 anni nelle prigioni turche e che la sua vita sarebbe in pericolo se fosse deportato in quel Paese, la cui politica repressiva nei confronti della minoranza curda è stata criticata anche a livello internazionale. Il Regolamento di Dublino stabilisce, allo scopo di evitare richieste multiple di asilo, quale sia lo stato europeo competente a garantire la protezione in base alla Convenzione di Ginevra e alla legislazione Ue.
Di solito tale competenza spetta al primo Paese dell'Unione in cui il richiedente ha messo piede, in questo caso la Repubblica di Cipro.