lunedì 28 gennaio 2013

La difesa in lingua kurda approvata dal Parlamento

In seguito agli intensi dibattiti degli ultimi due giorni, il Parlamento turco ha approvato una legge che permette di parlare in lingua madre all'interno dei tribunali. Alle persone sotto processo sarà concesso di richiedere un traduttore per potersi difendere in lingua madre a condizione di far fronte alla spese dei servizi di traduzione. La disposizione legale fa parte di una proposta di modifica, di 13 articoli, del Codice di Procedura Penale (CMK) e della Legge sull'Esecuzione delle Pene e delle Misure di Sicurezza. In Parlamento il dibattito sulla legge ha raggiunto l'apice quando la deputata di İzmir del Partito Popolare Repubblicano (CHP) Birgül Ayman Güler ha affermato due giorni fa: "La nazione turca non puó essere uguale a quella kurda. Non potete appiopparmi il nazionalismo kurdo schierandovi con l´indipendenza”. Queste affermazioni hanno condotto a reagire molti membri del Parlamento, inclusi alcuni del CHP; inoltre hanno causato ulteriori dibattiti sul sentimento nazionalista presente all´interno di questo partito, di cui il deputato di Adıyaman Salih Fırat ha rassegnato le dimissioni ieri in risposta all´accaduto.