mercoledì 12 settembre 2012

Şerzan Kurt ucciso dalla polizia

ANF NEWS AGENCY - Ömer Kurt, padre dello studente universitario ventunenne Şerzan Kurt ucciso dalla polizia nella provincia occidentale di Muğla nel Maggio 2010, ha reagito duramente in seguito al rilascio dell’ufficiale di polizia colpevole dell’accaduto. Alla diciottesima udienza venerdì presso la Prima Alta Corte Penale di Eskişehir hanno partecipato i genitori di Kurt e la deputata di Batman del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) Ayla Akat. La corte ha condannato il poliziotto Gültekin Şahin (45) ad otto anni di carcere ma in seguito lo stesso è stato rilasciato, in considerazione del fatto che fino ad oggi aveva già scontato una pena di due anni e mezzo. “La giustizia ci ha girato le spalle”, ha dichiarato Ömer Kurt in un’intervista ad ANF svoltasi dopo l’udienza. “Ci hanno strappato il cuore prima uccidendo nostro figlio e poi rilasciando il suo assassino. Non abbiamo fiducia nella magistratura perché gli assassini vengono rilasciati se si tratta di ufficiali dello stato. Questo è ciò che sta accadendo da molti anni a questa parte. Circa 35 giovani sono stati uccisi dalla polizia dopo la morte di Şerzan ma nessuno è stato processato finora”. Considerando il caso di Şerzan Kurt come “riguardante la società”, il padre ha affermato: “Per questa ragione, i magistrati non hanno ferito solamente la mia coscienza ma anche quella della società. Şerzan era uno studente inerme, ucciso in mezzo alla strada sotto gli occhi di tutti. Hanno finto di condannare l’assassino ma in realtà non è successo nulla. Non vedo veramente luce alla fine del tunnel”. La deputata del BDP Ayla Akat, intervistata a sua volta da ANF, ha valutato il rilascio dell’assassino di Şerzan come un’indicazione del fatto che l’AKP non ricerca in nessun modo la giustizia e la democrazia. “In qualità di attivisti per i diritti umani, di studenti, socialisti e Kurdi, abbiamo lottato nel corso degli ultimi due anni e mezzo per veder rispettata la giustizia ma oggi abbiamo visto che la cosiddetta ‘democrazia avanzata‘ dell’AKP porta a questo tipo di conseguenze”, ha dichiarato la Akat, sottolineando che la condizione di impunità è diventata un’esperienza pratica in Turchia quando si tratta di commettere crimini contro i kurdi. “La Turchia è diventata uno stato dove gli stupratori e gli assassini sono rilasciati mentre coloro che pensano e scrivono sono condotti in carcere”. “I kurdi e i gruppi d’opposizione non hanno più fiducia nella magistratura turca”, ha rimarcato la Akat, ricordando le più recenti dichiarazioni del Primo Ministro che ha affermato di aver incaricato la magistratura di rimuovere l’immunità parlamentare dei deputati del BDP. “Ad ogni modo, non metteremo mai termine alla nostra lotta per la giustizia”. L’avvocato Mehmet Tursun, padre di Baran Tursun a sua volta ucciso dalla polizia nella provincia occidentale di İzmir, ha dichiarato che la magistratura turca sta cercando di far abituare le persone al rilascio degli assassini. ANF / ESKISEHIR