mercoledì 5 maggio 2010

MINORI IN RIVOLTA NEL CARCERE DI DIYARBAKIR


Kurdish Info
I minori detenuti a Diyarbaki, nelle baracche 7 e 12, del Carcere Tipo E, hanno dato vita ad una rivolta di 5 ore per protestare contro la mancanza di cure mediche all’interno della struttura detentiva e contro la generale situazione carceraria. Ancora una volta il problema dei minori incarcerati nelle prigioni turche torna al centro dell’agenda politica.


Come accennato la causa scatenante è stato il mancato trasferimento all’ospedale pubblico dei minori malati in stato di detenzione, questo nonostante le numerose richieste prodotte alla amministrazione carceraria.
I minori hanno appiccato il fuoco ai letti nelle baracche ed hanno sprangato le porte. Davanti alla prigione oltre ai familiari si sono anche radunati i membri del BDP (Partito della pace e della democrazia) e gli attivisti per i diritti umani che, per tutta la rivolta non hanno potuto comunque avere notizie di ciò che stava accadendo all’interno: questo ha provocato non poca apprensione soprattutto tra i familiari dei giovani.
La rivolta si è conclusa con una mediazione tra le autorità penitenziarie e la rappresenta dei rivoltosi. Il BDP ha avuto la possibilità di incontrare due minori detenuti che sono rimasti leggermente feriti nel corso della rivolta ed ha poi reso una dichiarazione stampa per tranquillizzare le famiglie in attesa fuori dal carcere. La rappresentante del BDP, Aysel Tugluk, ha rilasciato la seguente comunicazione: “Le carceri non sono un posto nel quale dei bambini possono stare. Chiuderceli dentro non è la soluzione. Debbono essere rilasciati il prima possibile. Il governo deve prendere coscienza di questa situazione vergognosa e trovare una soluzione per il bene di questi ragazzi”.