lunedì 16 maggio 2011

La tensione resta alta in Kurdistan

Il giorno volge al termine e in molte città turche e kurde la tensione resta alta. Polizia e soldati hanno attaccato la gente che da domenica notte cercava di recuperare i corpi di 12 guerriglieri kurdi uccisi tra venerdì e sabato a Uludere. Nella zona da alcuni giorni l'esercito turco porta avanti un pesante operazione militare. Domenica notte la gente ha recuperato i primi corpi attraversando il confine con il Kurdistan iracheno.
Ancora una volta questa mattina circa 300 persone hanno attraversato la frontiera, ancora una volta per cercare altri corpi. Migliaia di persone si sono dirette verso il confine e molti altri cominciano a riunirsi in diverse città. Il BDP (partito per la Pace e la democrazia) e il Blocco Democrazia, Lavoro e libertà hanno indetto tre giorni di lutto. Del gruppo di questa mattina facevano parte diversi candidati indipendenti del BDP così come il sindaco di Diyarbakir Osman Baydemir. I soldati hanno bloccato il convoglio che portava i cadaveri dei guerriglieri sulla via del ritorno al villaggio di Yemişli, sequestrando i corpi, con la necessità di sottoporli ad autopsia ed ha attacato la gente che si opponeva. Manifestazioni e cortei sono stati organizzati in molte città. A Diyarbakır un affollato sit in è stato attaccato dalla polizia. Attacchi polizieschi anche a Silvan, Cizre Şırnak e Silopi. In serata sembra che cinque cadaveri dei guerriglieri siano stati portati al Malatya Hospital, dove sono state prese severe misure di sicurezza. A Cizre cinquantamila persone hanno vegliato il corpo di un guerrigliero che la famiglia ha recuperato allo Şırnak State Hospital.